31.1.12

Ultimo giorno a Manila, nel caos del traffico cittadino

ieri mattina sono andato a visitare la chiesa del Nazareno nero di Qiapo, un rione di Manila che si trova adiacente a China town. E' la chiesa più venerata a Manila, ma per me niente di particolare, c'era l'immagine venerata in un angolo e la chiesa affollata di fedeli dato che stavano celebrando la messa. Ho poi camminato per Qiapo incontrando soprattutto bancarelle che vendevano immagini e statue religiose e poi sono entrato in China town in cerca di qualche tempio buddista, ma il paio che mi hanno indicato era chiuso e dentro edifici moderni per niente interessanti. Ho quindi preso una jeepney per arrivare al Mall of Asia, il grande shopping center di cui i filippini vanno matti. Sono rimasto imbottigliato in un grande ingorgo di traffico e sono arrivato a destinazione dopo quasi due ore. La zona è elegante e moderna con bei edifici e viali alberati lungo il mare. Il Mall of Asia è basso, di due soli piani, ma molto esteso, con tantissimi negozi, bar e ristoranti, anche l'italiano Italianni's, sale cinematografiche e una grande pista di pattinaggio sul ghiaccio. Ripresa una jeepney sono rimasto di nuovo bloccato nel traffico micidiale di Manila. Avrei dovuto prendere invece la LRT o MRT, cioè le linee ferroviarie sospese che evitano il traffico stradale. Dopo un'ora di strazio e faceva anche molto caldo, ho chiesto al driver della jeepney se nei pressi ci fosse una piscina e fortunatamente c'era in zona Pasay City. Una piscina enorme, coperta ma che lateralmente fa entrare l'aria. C'erano soprattutto ragazzini che si divertivano a tuffarsi e a giocare con l'acqua. Ho passato un paio d'ore e poi mi sono sdraiato su una panchina a sonnecchiare ed ho sentito delle punturine cui non ho fatto caso. Stanotte ho avuto un sonno agitato, avevo prurito per tutto il corpo e come se non bastasse c'era un neonato che piangeva continuamente. Nel dopopiscina ho visto gli allievi di una scuola di marina ed ho parlato con un gruppo di loro. Il loro corso dura ben 4 anni e poi prendono il diploma e si imbarcano. Infatti le navi del pianeta intero sono piene di marinai filippini. Erano tutti ventenni e non percepiscono alcun stipendio, ma sono loro che devono pagare la scuola, incredibile! Poi ho parlato con un gruppo di studenti di una scuola superiore che mi hanno raccontato cose interessanti, tipo che lo stipendio a Manila è doppio rispetto al resto del paese, 7 euro al giorno! Ho cercato di consolarli e dir loro che la più grande ricchezza è la salute e la gioventù, non i soldi e che se vogliono possono raggiungere nella loro vita qualsiasi obiettivo come Bill Clinton che divenne presidente degli Stati Uniti nonostante provenisse da una famiglia disagiata. E se il loro paese è corrotto, e lo è parecchio, devono cercare di cambiarlo e se proprio non ci riescono, è meglio cambiar paese piuttosto di buttare la propria vita in un posto dove si hanno scarse possibilità di lavoro e di realizzazione. Mi pareva di averli convinti, loro erano curiosi della mia impressione sul loro paese che è stata positiva e questo li ha riempiti di soddisfazione. Abbiamo parlato anche del loro eroe Rizal, volevano capire se lo conoscessi e parlando del medesimo alla fine è venuto fuori che quasi quasi ne sapevo più io, date le recenti visite ai siti che Manila gli ha dedicato. Stamattina parto verso Clark, a nord di Manila, a circa due ore di pullman dove prenderò il mio volo per Kota Kinabalu, la capitale della provincia del Sabah, in Borneo Malesia e decisamente mi spiace lasciare le Filippine, ma oramai ho visto quasi tutto quello che di interessante offre questo paese ed ora è il momento di altri stimoli e visioni.

28.1.12

in giro per Manila

per il momento non mi piace questa città caotica, con un traffico pazzesco, piuttosto sporca, rumorosa, con l'aria irrespirabile e tanti poveracci in giro, gente che vive sui marciapiedi, persone che si lavano perfino con le acque di scolo, bambini sporchi e tanti accattoni, soprattutto donne con bambini in braccio

accanto a questa miseria, ci sono grattacieli e alberghi di lusso ed un sacco di gente che si arrabbatta a trovare il denaro per sopravvivereho

ho preso una jeepney dalla mia strada Mabini, centrale nel quartiere di Malate e sono arrivato al parco Lorieta o Rizal, l'eroe nazionale filippino il cui nome si incontra dappertutto
il parco è molto grande ma non bello, verde e con parecchie statue tra cui quella dedicata a Rizal e a Lapo Lapo, l'indigeno che nel 1522 uccise il navigatore portoghese Magellano arrivato per primo in questo arcipelago

mi riprometto di ritornare a Rizal Park perchè vi sono varie altre cose da visitare
non lontano dal parco vi sono enormi edifici gialli, sede di vari ministeri, del palazzo del municipio di Manila, del Museo Nazionale e della Galleria Nazionale

su questa ultima è da stendere un velo pietoso perchè vi sono aperte solo 5-6 sale mentre le altre sono in restauro e contengono solo quadri di pittori filippini, la gran parte di fine novecento e alcune sculture non male

invece il museo nazionale è decisamente messo meglio con 4 piani, ma in pratica l'ultimo è quasi vuoto
vi sono porcellane cinesi, vasi e terracotte rinvenute soprattutto in fondo ai mari locali, dentro o accanto a navi spagnole affondate nel passato

la via delle spezie terminava qua e vi era perfino una via che conduceva dalle Filippine al Messico dato che entrambi i paesi erano colonie spagnole

interessanti le ricostruzioni delle navi e galeoni, degli oggetti di bordo rinvenuti come l'astrolabio e poi molti manufatti delle comunità contadine con costumi, oggetti per la lavorazione del riso, tessuti e monili, insomma un bel museo dal quale si riesce a capire meglio la realtà e la storia di questo paese

sono poi entrato nella vicina Intramuros, cioè la vecchia città coloniale spagnola, circondata da mura e da un parco e campi da golf

purtroppo nella battaglia di Manila del 1945, giapponesi contro alleati, la quasi totalità del centro storico venne distrutto e solo successivamente ricostruito, ma spesso vi sono le tabelle che indicano: qui c'era una volta, ecc...

vi sono belle porte antiche lungo le mura, bastioni e soprattutto il forte Santiago con la ricostruzione della cella dove l'eroe Rizal visse in prigione lunghi anni prima di essere fucilato nel 1896

vi sono anche interessanti mobili antichi della sua casa in un altro palazzo fortezza vicino

l'altra bellezza di Intramuros è la chiesa, convento e museo di S.Agostino che è nella lista Unesco e che contiene al piano superiore in varie gallerie molti oggetti religiosi, statue, paramenti oltre al chiosco ed il bel altare

poi sono approdato alla vicina China Town, molto grande ma a mio avviso poco interessante

25.1.12

Batad-Banaue il trekking di ritorno e le stranezze a Banaue

dopo il trekking di tre ore tra le risaie di Banaue e le due ore tra tricycle e camminata per arrivare a Batad, il mattino successivo per non farmi mancare niente, discesa attraverso centinaia di scalini per raggiungere il nucleo centrale del paese e poi altre due ore per arrivare alla cascata d'acqua, quindi ritorno all'albergo, doccia e colazione e via per un trekking bellissimo di tre ore che costeggia varie montagne con panoramiche stupende e arrivo alla strada dove ci aspetta il triciclo che ci riporta a Banaue. Mi faccio poi portare nei tre punti panoramici e faccio foto pazze con vecchietti in costumi tradizionali e poi in paese mangio il balut, specialità filippina di uova fertilizzate con feti di oche conditi con aceto e poi strani dolci di riso, testoline morbide di pollo di cui si scarta solo il becco, ancora vino di riso ed una masticata di betel. Incontro i figli bellissimi di Efrem e sua sorella che ha un negozio di pesce in paese e infine salgo in cima alla collina che domina Banaue dove incontro tre italiane di Bergamo e Portogruaro, prima della cena e di incontrare Lennar, il danese che è ammalato come tanti altri per la troppa aria condizionata di cui i filippini sono ossessionati. Domani partenza per Vigan, la città coloniale spagnola sulla costa nord ovest di Luzon

Da Banaue a Batad fra risaie e risate

Due giornate intense di trekking, risaie e risate sono partito la mattina presto con Efrem, la mia guida di Banaue, un simpatico ragazzo di 29 anni sposato con tre figli che ho conosciuto stasera e con la moglie che lavora a Taiwan e che manca da parecchio tempo e tornerà ad aprile. Il cielo era nuvoloso e impediva di vedere le risaie al punto panoramico così siamo partiti subito alla volta di Batad, l'altra cittadina ricca di risaie panoramiche ad un'ora di tricycle ed un'altra ora di camminata. La strada era interrotta per vari lavori di pavimentazione, c'erano varie frane ed il fondo spesso fangoso. Siamo scesi per un sentiero lungo, incontrando un sacco di coreani che stavano risalendo . Dopo un'ora di discesa si arriva ai bordi di una vallata che i locali chiamano anfiteatro e che circondata da alte montagne verdi contiene una parete con le terrrazze delle risaie, in fondo il piccolo borgo antico di Batad e sul costone sovrastante varie abitazioni immerse nel verde fra cui l'albergo che mi ha ospitato. Dopo un pranzo ristoratore siamo scesi verso le risaie e poi abbiamo visitato alcune case tipiche, inclusa quella di due vecchiette simpatiche di oltre 90 anni e poi abbiamo comperato una bottiglia di vino di riso che ci siamo scolati più tardi, dolce come il marsala o il porto. Ho provato anche il betel, la noce che si mastica dentro le foglie verdi dopo aver cosparso il contenuto della noce di una polverina bianca che diluisce la sostanza e provoca salivazione intensa e la bocca rossa che sembra di essere un vampiro. Dopo un po'arriva una leggera sensazione benefica di stordimento. Secondo Efrem non è una droga, ma serve per una sterzata di energia e per lui per non fumare. In serata abbiamo cenato in un ristorantino vicino in compagnia di una coppia composta da un canadese ed una filippina molto bella e simpatica, una coppia gay composta da due ragazzi trentenni che vivono ad Hong Kong, uno francese di Bordeaux e l'altro vietnamita ma cresciuto a Los Angeles e poi altre due simpatiche guide locali, ragazzi giovani amici di Efrem. Abbiamo cantato e suonato la chitarra in cerchio attorno ad un falò e ci siamo divertiti molto. Io ero in vena, grazie al betel ed al vino di riso ed ho tenuto banco con le mie storie buffe facendo lo scemo e divertendo i presenti.

23.1.12

Finalmente a Banaue

ci sono voluti due giorni per raggiungere questa località di montagna, con le famose terrazze di riso costruite ben 2.000 anni fa. Ho dovuto viaggiare 8 ore col pullman da Manila a Baguio, pernottare e la mattina successiva prendere un altro pullman da Baguio a Banaue dove sono arrivato oggi verso le 4 del pomeriggio dopo altre 8 ore di viaggio, attraversando una serie di montagne, un sacco di tornanti, un lago artificiale con diga e varie valli attraversate da fiumi con poca acqua ma con un letto enorme. Ho incontrato varie persone interessanti durante queste lunghe ore passate nel pullman: Maria, una signora filippina della mia età che vive in Texas e che è venuta a trovare parenti e amici Ligaya, un'insegnante quarantenne che lavora e vive a Baguio e con la quale ho avuto una conversazione molto piacevole nell'ultima parte del viaggio prima di arrivare a Baguio A Baguio ho cercato inutilmente la connessione internet o un internet caffè e così ho perso l'appuntamento su Skype con mia figlia e sua madre ho visitato un mercato notturno dove vendevano abiti di seconda mano ed ho comprato invece un sacco di dvd di film in lingua inglese invece oggi ho parlato a lungo con John John, un ventunenne filippino di Legawe, una città prima di Banaue, lui studia criminologia a Baguio e anche la conversazione con lui è stata simpatica e interessante A Banaue ho trovato alloggio presso il People's Lodge, con camera panoramica sulla valle e le terrazze di riso Ho cenato nel ristorante dell'hotel dove ho conosciuto Efrem e Bong due simpatici filippini coi quali mi sono accordato per le escursioni di domani e del giorno dopo a Banue e Batad dove dormirò domani sera prima di rientrare a Banaue. Ho poi conosciuto una giovane coppia di Monaco di Baviera che sta viaggiando da mesi prima negli USA e poi qui in Asia

21.1.12

beach con Isabel, party con Lauront

altra interessante giornata passata ad Alona beach anche se alquanto piovosa, con brevi scrosci, nuvoloni e poi di nuovo il sole. Sono rimasto fino alle 11 a navigare in internet e scrivere nel forum di finanza online che è uno dei miei preferiti, specialmente la sezione Arena Politica. Poi ho incontrato una simpatica coppia di Monaco di Baviera, Reni e Christoph coi quali, con lei soprattutto, ho parlato a lungo di Trieste, del suo castello di Miramare legato agli Asburgo, di Italo Svevo e James Joyce, il primo triestino, il secondo irlandese ma vissuto a lungo nella bella città giuliana dove ho vissuto fino ai miei 42 anni. lasciata la coppia tedesca, ho incontrato Isabel in spiaggia e sono rimasto con lei fino alla sera, parlando del più e del meno, soprattutto di esperienze di viaggi. Sono andato poi al bar dove avevo appuntamento con Lauront, il francese che festeggiava i suoi 45 anni e dopo aver bevuto un drink al bar, siamo andati a mangiare in un ristorante sulla spiaggia. Lui ha scelto aragosta, un bel pezzo fresco che gli è costato 12 euro mentre io mi son limitato a 6 euro con un ottimo pesce alla griglia, chiedendo di evitare ogni spezia locale, ma di condirlo con olio di oliva, aglio e limone che mi hanno procurato. Insomma abbiamo mangiato molto bene e poi abbiamo fatto amicizia con tre simpatici filippini, una coppia giovane e molto bella che vive a Manila, colleghi di lavoro ed il loro cugino diciannovenne che festeggiava anche lui il suo compleanno. C'era un complesso che suonava ottima musica moderna e pezzi rock classici e così abbiamo ballato assieme facendo parecchio casino e coinvolgendo anche gli altri ospiti del ristorante. Ho voluto insegnare al filippino come un italiano corteggia una donna e come le si dichiara, ma lui poi mi ha superato alla grande quando ha dato prova con lei di grande amore, dedicandole un'appassionante dichiarazione d'amore e promessa di vita assieme. Lauront era molto contento, al punto che a mezzanotte ha voluto fare il bagno nelle acque vicine e così abbiamo fatto l'una di notte in bella e allegra compagnia. Ci ha raccontanto della sua delusione per la giovane filippina conosciuta in internet da un anno e che arrivata ad Alona beach, dopo un buon inizio festoso e affettuoso, via via si era spenta e sembrava interessata solo al suo cellulare (malattia molto diffusa in questo paese) ed alla tv mentre il povero Lauront la invitava alle escursioni interessanti e doveva trascinarla controvoglia, finchè la ragazza se ne era andata con la scusa, chissà se vera, della figlioletta ammalata. Ho cercato di consolare il povero Lauront deluso facendogli capire che probabilmente quella donna non valeva granchè e che forse mirava come tante ragazze giovani locali solo ad una nuova posizione migliore contando sull'aiuto del ricco straniero. Questo non esclude che ci siano delle ottime coppie miste e che nascano delle belle famiglie, ma bisogna essere piuttosto fortunati per questo e trovare la donna giusta.

20.1.12

nuove conoscenze ad Alona beach

ieri mattina sono stato con Michelle in spiaggia e poi le ho portato il pesante sacco a spalla fino alla stazione della Jeepney che la portava a Tagbilaran lei aveva una ferita ad un piede che si è procurata con le pinne e camminava con fatica le ho dato del propoli che io uso per ogni evenienza e dei cerotti abbiamo pranzato assieme in un ristorantino e poi ci siamo ripromessi di rivederci a Shangai in una mia prossima visita del paese asiatico tornato in spiaggia ho ritrovato al bar Jan, un norvegese di Bergen che avevo conosciuto in aereo assieme ai suoi genitori che sono venuti a trovare i parenti della moglie filippina di Jan, Evangeline che ho conosciuto anch'io al bar con Jan abbiamo parlato un paio d'ore di economia, politica e del recente incidente assurdo della nave da crociera italiana, dato che lui si occupa proprio di navi ho conosciuto anche Ray, un americano amico di Michelle che vive a Phoenix, Arizona e che è di padre italiano l'ho aiutato a contrattare il prezzo della sua escursione con la banka dato che gli chiedevano 1.500 pesos, un prezzo assurdo che di solito chiedono quando uno affitta da solo la banka, ma invece nella banka c'erano già una mezza dozzina di persone e pertanto sono riuscito a far scendere il prezzo a 500 pesos Ryan mi ha ringraziato e poi l'ho rivisto la sera in spiaggia ho anche rivisto Isabel che era già tornata dalla sua escursione alle Chocolate Hills in serata ho conosciuto al bar Laurient, un francese di Marsiglia che proprio oggi compie 45 anni e mi ha invitato a mangiare aragosta ad un ristorante sulla spiaggia la sua donna filippina ha dovuto momentaneamente lasciarlo per assistere la figlioletta ammalata e così mi sono offerto di tenergli compagnia per non lasciarlo solo nel giorno del suo compleanno lui si occupa di acquisti di frutta e verdura per una grande società francese di distribuzione e mi ha raccontato che i prezzi sono fatti dal mercato, dall'incontro della domanda e dell'offerta mentre io avevo letto in un articolo che i prezzi vengono decisi dalla grande distribuzione, penalizzando gli agricoltori ultimi due giorni di Alona beach prima del rientro a Tagbilaran per il mio volo su Manila di domenica mattina alle 10

19.1.12

escursione e bella compagnia

ieri bella giornata
sono andato in escursione in barca alla vicina isola di Calibasag in compagnia di tre subacquei americani: Chris, Ian e Steven e due filippini, il pilota della barca e la guida dei tre sommozzatori
mentre loro si inabissavano a 20 metri di profondità con le loro tute nere e le bombole di ossigeno, io me ne stavo in superficie con la mia maschera e boccaglio ad ammirare i pesci colorati ed i coralli veramente straordinari
ho incontrato anche una tartaruga che era salita per respirare
gli americani mi hanno detto di averne incontrate parecchie sul fondale

siccome il sanctuary fish era vicino all'isola sono sbarcato per visitarla
ci sono alcuni resort e la spiaggia che la circonda a 360 gradi ed un pontile di plastica rossa e azzurra
dopo aver pranzato all'isola, siamo poi andati in un secondo posto più al largo, interessante per i divers ma non per me snorkeler
così sono rimasto in barca a parlare col pilota che mi ha raccontato cose interessanti delle Filippine
per esempio con circa 20.000 euro si può comprare un bel terreno e con altrettanti costruirsi una villetta che però bisogna intestare ad un fiduciario locale con un contratto capestro presso un avvocato per impedire che poi l'intestatario se ne impossessi

tornato ad Alona beach ho incontrato Michelle, una simpatica brasiliana di San Paolo di origini cinesi che attualmente vive a Shangai e che è amica anche di Steve e Bastian
l'avevo già conosciuta nei giorni precedenti ed avevamo parlato tanto, lei è molto interessante perchè conosce i tre continenti, avendo vissuto anche a New York ed è una ragazza molto intelligente che mi ha dato preziose informazioni e condiviso i suoi punti di vista su molte questioni
in spiaggia mi ha presentato Isabel, una bella giovane bionda tirolese di Bolzano che sta girando il sud est asiatico per vari mesi dopo aver vissuto in Australia a Sydney dove vorrebbe tornare ma ha problemi col visto

ho cenato in compagnia di Michelle presso un ristorantino sulla spiaggia e poi siamo andati al bar del nostro albergo dove abbiamo incontrato Isabel con la quale siamo rimasti a parlare piacevolmente fino alle 23, bevendo cocktail di ron filippino e sprite di cui avevo acquistato le bottiglie in un negozio vicino

oggi Michelle parte per incontrare il suo fidanzato tedesco a Saigon dove inizieranno un tour del Vietnam assieme e mi spiace tantissimo perchè è una simpatica amica con la quale ho passato piacevolmente parecchie ore assieme

Isabel invece va a fare un'escursione alle Chocolate Hills, ma ci siamo ripromessi di vederci venerdì prossimo
lei parte il giorno successivo verso Hong Kong per assistere ad una parata mentre io ho il volo per Manila la domenica mattina e pertanto mi fermo ad Alona beach ancora tre notti

17.1.12

dopo tanto mare e caldo un po di nostalgia di casa

per la mia Milano, la mia casa di montagna, i miei amici e soprattutto mia figlia che sta inanellando una serie di 30 all'Università di Milano e con la quale continuo ad avere un rapporto difficile e contrastato anche se ci vogliamo bene

ciao bellissima e intelligentissima figlia|

15.1.12

relax ad Alona Beach

ALONA BEACH è proprio un bel posto, molto rilassante e meno incasinato di Boracay vi sono tre bar-ristorante dove la sera fanno musica dal vivo poi un grande bar semichiuso dove trasmettono musica da discoteca e vi sono i fighi della zona, incluse ragazze in cerca di accalappiare turisti ieri sera c'era perfino i fireshow con due ragazzi che si esibivano in spiaggia ho fatto amicizia con due ventenni che vivono a Shangai: Stefano di Medellin,Colombia e Sebastian di Bruxelles abbiamo passato due serate a parlare del più e del meno, soprattutto della sorprendente Cina e di Shangai dove oramai vivono frotte di occidentali dato che la città offre molte occasioni di lavoro per tutti abbiamo bevuto tanti cuba-libre ovvero Ron - Coca, comprati al negozio vicino e scolati al bar sulla spiaggia del nostro albergo ho conosciuto anche tre simpatici francesi di cui una coppia di pensionati che stanno svernando come me e poi, finalmente una coppia di italiani, i simpatici pensionati milanesi Silvana ed Enzo che hanno girato il mondo come me e che se la stanno godendo in Asia, di passaggio da un continente all'altro il tempo è ballerino, piove ogni tanto, ma ieri ci ha graziati con una bella giornata di sole mentre stamattina è di nuovo velato, speriamo bene, però la temperatura è ottima e non si soffre il caldo qui vanno tutti a fare immersioni alle isole vicine, insomma un posto per subacquei, ma a me non piace e preferisco lo snorkeling che ho praticato tantissimo in questi due mes




13.1.12

Arrivato ad Alona beach

dopo circa un'ora di jeepney da Tagbilaran, passando prima per un ponte che collega la terraferma all'isola di Panglao poco distante e poi attraverso una bella campagna ed una strada in parte sterrata bisogna poi percorrere a piedi una discesa di un centinaio di metri prima di vedere la bella spiaggia di Alona Beach di circa 2 km di lunghezza, con sabbia bianca, parecchie palme e alberghi, bar-ristoranti e molti centri per sub gli alberghi sono piuttosto cari, dai 1500 pesos in su (oltre 25 euro), ma dopo una mezzora di perlustrazioni ho trovato una camera spartana con due letti, bagno privato, ventilatore presso il resort Bohol divers club per soli 600 pesos, cioè 10 euro e sono a due passi dalla spiaggia, con ristorante panoramico sulla stessa ed uso gratuito di internet purtroppo ha piovuto tutta la mattina e solo adesso mentre sto pranzando ha smesso ed il sole sta uscendo penso che mi fermerò qui ben sei notti, prima del mio volo del 19 gennaio per Manila da Tagbilaran dove sarò costretto a ritornare

12.1.12

Riassunto dopo due mesi e quasi a metà viaggio

oramai sono due mesi che sono in viaggio, quasi a metà del mio percorso ed il tempo è volato piacevolmente anche se non tutto è andato per il verso giusto, ma tutto sommato sono contento perchè poteva anche andar peggio ho visto tanti bei posti e incontrato tanta gente simpatica con la quale ho comunicato e scambiato opinioni di viaggio, ma anche parlato di tutto, soprattutto di economia e politica che sono i miei argomenti preferiti ho passato venti giorni in Tailandia, dieci in Malesia e trenta nelle Filippine e nei prossimi due mesi e mezzo viaggerò ancora in questi paesi, ma oramai meno di venti giorni ancora nelle Filippine, poi più di trenta in Malesia e quasi altrettanti in Tailandia prima del mio volo del 1°aprile che da Bangkok mi riporterà a Milano: scherzo o pesce d'aprile ho avuto anche la fortuna di incontrare bel tempo, a parte la nottata del tifone quando ero a Sabang e l'acqua è entrata dal tetto del mio bungalow bagnando ogni cosa ha sempre fatto caldo, ma lo ho patito solo nelle prime settimane, soprattutto in Tailandia mentre qui nelle Filippine si sta meglio, c'è una bella brezza marina che permette di respirare meglio e sudare meno ha piovuto ogni tanto, soprattutto negli ultimi giorni della mia permanenza a Boracay, ma praticamente non ho mai usato l'ombrello o l'impermeabile perchè quando piove ci si rifugia da qualche parte e poi la pioggia non dura tanto, ritorna il sole e ci si asciuga presto ho mangiato abbastanza bene scegliendo specialità locali e a volte quelle occidentali che si trovano nelle catene internazionali del fast food ho bevuto parecchi succhi di frutta, shake alla frutta che ho mangiato a chili, soprattutto mango e banane anche parecchie birre, ma sicuramente sotto la media del turista medio che ne beve moooolte di più ho preferito personalmente i cocktail esotici, ma a parte qualche capirinha di troppo che mi preparavo da solo dopo aver comprato gli ingredienti, sono stato attento a non esagerare gli alberghi che ho frequentato sono stati quasi tutti modesti ma dignitosi, le camere comode col bagno e spesso la tv, l'aria condizionata o il ventilatore che preferisco e non solo perchè costa meno, ma perchè non sopporto l'aria gelida, soprattutto di notte e dunque scelgo il ventilatore che oltretutto tiene lontane le zanzare e fa risparmiare parecchio sul prezzo della camera dei locali mi sono piaciuti di più i filippini che sono pazienti e gentili anche se molto lenti a capire le cose e a rispondere, poi i malesi che hanno l'handycapp di essere mussulmani con tutto quello che si porta appresso la loro religione che rispetto, ma decisamente non mi piace per la poca libertà che concede deluso invece dai tailandesi che di anno in anno diventano sempre più freddi e scostanti fra i posti visitati mi sono piaciuti in particolare: l'isola di Ko Lipe in Tailandia, la città di Malacca in Malesia e Boracay nelle Filippine e poi metterei la sempre bella ma troppo affollata Phi Phi Island, la località montana di Cameron Highland in Malesia e le lagune e baie intorno a El Nido e Coron nell'isola di Palawan e a nord di questa in genere le Filippine mi ricordano Cuba sia per la gente che per gli ambienti ed io ho molto amato Cuba al punto da tornarci ben 5 volte la cosa che invece ho apprezzato di meno è il caos del traffico nelle città filippine, assediate dai trycycle, moto e jeepney che rendono l'aria irrespirabile e fanno anche molto rumore per quanto riguarda la spesa, penso di essere nella media dei 50 euro giornalieri, mettendo dentro 15 di spese generali sostenute prima della partenza ho avuto degli imprevisti, tipo il sovrapprezzo pagato per il sovrappeso del mio bagaglio e qui ho sbagliato in pieno portandomi dietro qualcosa come 40 kg, tenuto conto di circa 5 kg di acquisti vari e poi ho rispedito in patria circa 8 kg, ma potevo forse fare di più ho poi sacrificato all'acqua marina la mia macchina fotografica ed ho dovuto comprarne un'altra e inoltre ho scoperto da Jean Paul, un francese che mi ha fatto compagnia a Boracay per una settimana, che se avessi comprato il volo con la carta di credito, avrei avuto automaticamente un'assicurazione valida tre mesi che mi avrebbe fatto risparmiare 300 euro dei 600 spesi per la polizza comprata a parte con la Nomads di Copenhagen ho conosciuto soprattutto altri viaggiatori europei, americani, australiani e asiatici, ma fatto anche belle amicizie con giovani locali che spesso mi hanno invitato strada facendo alle loro tavolate o in spiaggia non ho fatto pazzie, a parte la traversata di 8 ore in barca fra El Nido e Coron e forse il ballo di oggi col gruppo canterino filippino tutto sommato mi sono divertito abbastanza ed il bilancio è positivo, sperando che continui così o magari che migliori, per esempio facendomi incontrare qualche bella donna in cerca di compagnia, che non sia la ragazza giovane locale in cerca di facile denaro perchè per quelle cose mi nego del tutto per principio e non voglio far la fine dei vecchietti che vedo in giro accompagnati da ragazzine che potrebbero essere le loro nipoti

il ballo col gruppo canterino


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Tarsier e Nuts Huts

Tarsier e Nuts Huts
che saranno?i Tarsier sono dei piccolissimi primati, erroneamente ritenuti scimmie e non sono vegetariani come le scimmie ma predatori notturni di farfalle e insetti vari di cui si cibano.
Ho visituato la riserva che per conto di una fondazione ne protegge una decina che vivono liberi sugli alberi dell'area protetta. Hanno degli occhi grandissimi che usano per vedere di notte quando cacciano e vivono fino a 25 anni mentre in cattività muoiono entro un anno, sottoposti a troppo stress e pertanto spero che nessuno vada a visitarli in gabbia che garantisce un ottimo affare per chi le gestisce ma un pessimo trattamento per gli animali.

La riserva si trova a Norella a pochi chilometri da Tagbilaran che ho raggiunto con jeepney dal terminal Dao e dove ho incontrato Antonio, un simpatico spagnolo che vive a Madrid e che sta facendo i salti mortali per visitare in pochi giorni quanto più è possibile dopo una crociera all'isola di Busuanga.
Ripartito da Norella con autobus locale pieno di filippini con un sacco di bambini, tra cui un neonato in braccio alla madre seduta accanto a me che mi ha tenuto l'indice con le sue manine forti prima di addormentarsi.
Dopo una mezzora sono arrivato a Loboc e dopo uno spuntino ho proseguito con mototaxi per Nuts Huts, una località a circa 5km che si raggiunge su una strada sterrata fino ad arrivare ad una lunga scalinata che scende al fiume Loboc, quello dell'escursione di ieri.
Sono sceso ed ho trovato una barchetta che mi ha traghettato dall'altro lato dove volevo visitare alcune grotte che si trovano in collina, ma poi ho desistito perchè non amo le grotte e invece ho proseguito lungo il fiume incontrando vari ristoranti galleggianti che passavano e sono arrivato alla postazione dove un gruppo di filippini cantano e suonano per le imbarcazioni in arrivo.

Durante una pausa mi hanno dedicato una canzone dopo che avevo cercato di dirigere per scherzo l'orchestra.Una ragazza ha voluto ballare con me e così mi sono esibito e sono stato fotografato.
Poi ho proseguito fino a raggiungere Loboc, incontrando alcune povere case lungo il fiume e delle bellissime risaie verdi, prima di arrivare in paese dove mi sono fermato a mangiare in un ristorantino ed ho fatto amicizia con una simpatica coppia australiana di Perth, Harry e Mita.
Ho poi preso una jeepney e sono tornato a Tagbilaran e arrivato in albergo ho scoperto di aver perso le chiavi del lucchetto col quale avevo chiuso un trolley, a causa di un buco nella tasca dei pantaloni.
Per fortuna un ragazzo dell'albergo ha tagliato il lucchetto ed ha risolto il problema. Per ringraziarlo del favore gli ho dato una bella mancia anche se lui la rifiutava.
Adesso piove, sono stanco e nervoso, ma la giornata è stata molto bella.

11.1.12

L'isola di Bohol

Sono arrivato alle 9.30 del mattino dopo due ore di barca veloce da Dumaguete, sorbendomi molto distrattamente un film della Disney con tre scoiattolini animati. un tipo di film che proprio non sopporto. Poi ho navigato un'ora con le mie due trolley in cerca di un albergo ed erano tutti piuttosto cari, insomma oltre i 15 euro quando finalmente ho trovato una stanza con aria condizionata, tv, connessione internet, bagno privato al Nisa Travellers Hotel in pieno centro e dentro una grande e bella casa coloniale. La ragazza della reception ha fatto la furbetta e mi ha affibbiato la camera con aria condizionata mentre quella con fan costava meno della metà ma al momento erano esaurite. Bastava che aspettassi un po'che si liberasse qualcuna per il check out, ma queste cose vengono in mente sempre dopo. Così mi sono rassegnato e dopo una doccia sono partito all'avventura ed è stato molto bello con rientro serale alle 17 dopo aver visitato in ordine: - il ristorante galleggiante a Loboc, una bella cittadina a circa un'ora di bus da Tagbilaran che percorre un bel tratto di fiume dalle acque verdi e con bella vegetazione ai lati, perfino delle piccole cascatelle d'acqua alla fine. Nel prezzo di 400 pesos , ossia 6,6 euro è compreso un buon pranzo a base di gamberetti, pollo impanato, varie verdure e tanti dolci e frutta locali. C'era perfino un'orchestrina con un bravo cantante che interpretava canzoni degli anni '70 e durante il tragitto la barca si è fermata accanto ad un pontile che ospitava un gruppo di filippini che si esibiva in canti e danze. Ho fatto amicizia con una simpatica coppia di coreani di Seoul, Luiz e Dumu che erano seduti al mio tavolo e che come al solito erano meravigliati del fatto che viaggiassi da solo, cosa inaudita per gli asiatici che non sanno cosa sia la libertà! Ho poi ripreso il bus in direzione di Carmen e sono sceso un po'prima all'incrocio con la strada che porta alle famose Chocolate Hills, insomma un gruppo di colline panettone in mezzo al verde. Una di queste è stata tagliata parzialmente da una strada che si arrampica alla vetta da cui si vede il panorama sottostante per la gioia dei fanatici di foto. Sono stato l'unico a salire a piedi per il chilometro che porta in cima e perfino dal parcheggio i pigrissimi filippini facevano fatica a salire la scalinata finale, abituati come sono a spostarsi sempre con i taxi di ogni tipo. Ho poi ripreso il bus per tornare a Tagbilaran, ma mi sono fermato un po'prima per visitare la famosa chiesa di Buoclayan una delle più antiche del paese, abbastanza suggestiva per l'atmosfera del passato, il bel altare, alcune statue di santi ed i fedeli in preghiera. Sull'autobus ho conosciuto uno studente che mi ha raccontato circa gli stipendi di sua sorella insegnante (300 euro al mese e del fratello vigilante 200 euro mentre una casa decente costa circa 30.000 euro, le famiglie filippine hanno in media 7-8 figli!) Prima di rientrare in albergo ho visitato il centro cittadino di Tagbilaran con la sua bella piazza centrale con un parco, una chiesa interessante piena di fedeli alle 5 di sera ed un bel palazzo della provincia.

Dumaguete nell'isola di Negros

non avrei immaginato, dopo la delusione all'arrivo di trovarmi così bene a Dumaguete, la città a sud est dell'isola di Negros sulla rotta navale che porta dalla vicina isola di Cebu a Bohol, l'altra isola dirimpettaia dove mi recherò domattina con nave veloce dopo due ore di navigazione per raggiungere Tagbilaran e poi l'isola di Panglao con la famosa Alona Beach che è una copia in piccolo di Boracay. Tornando a Dumaguete, oltre alla piacevole passeggiata lungomare, stamattina ho visitato la sua famosa università di Similan, fondata nel 1901 col contributo dell'omonimo patrocinatore inglese. Il campus si presenta bene con un grande prato centrale e vari palazzi ai due lati che ospitano le varie facoltà universitarie oltre ad una bella chiesa, un campo sportivo e la palazzina più antica all'estremità meridionale che oggi ospita un interessante museo antropologico che ho visitato, scoprendo urne funerarie antiche, vasi e piatti cinesi, spade da cerimonia tibetane, varie piante curative e perfino una sezione dedicata al malocchio. Colpiscono nell'area universitaria i maestosi alberi che mi dicono trattasi di acacie, ma io dubito al riguardo. C'è una sezione al terzo piano dedicata alla lotta di indipendenza del paese dagli spagnoli che hanno occupato il paese per tre secoli prima di venirne allontanati dagli USA che poi vi si sono insediati all'inizio del Novecento fino alla seconda guerra mondiale alla fine della quale le Filippine hanno ottenuto l'indipendenza. Ho visitato anche la vecchia cattedrale che purtroppo è stata restaurata molto male e pertanto dimostra molto meno della sua età. Per fortuna accanto c'è un campanile antico con una Madonna molto venerata che invece ha l'aspetto originario del '600. La bella sorpresa però è arrivata dalla spiaggia di El Dorado a circa mezzora di jeepney dalla città nella località di Dauin che ospita vari resort eleganti in prossimità della spiaggia dalla sabbia scura con tanti alberi maestosi e palme da cocco, belle ville in cui vivono soprattutto stranieri accanto a povere case di pescatori locali. Sono stato ospite del resort Pura Vida, un complesso molto bello ed elegante con una piccola piscina e vari bungalow dove alloggiare costa dai 45 ai 165 euro a seconda del tipo di camera. Io ho pagato solo 1,5 euro per l'ingresso che poi ho recuperato con la consumazione. Mi sono riposato su una comoda sdraio davanti alla spiaggia e accanto alla piscina ed al bar-ristorante, facendo amicizia con una coppia tedesca di Monaco di Baviera che ha espresso indifferenza nei confronti di alcune coppie composte da vecchi occidentali in compagnia di giovanissime ragazze filippine che sembravano le loro nipoti e che invece si accompagnano a questi turisti per denaro. Io non sono indifferente a queste scene che mi fanno quasi vomitare, ma forse sbaglio perchè dovrei essere più tollerante e meno puritano, ma per me è troppo! Ho fatto delle belle passeggiate in spiaggia nei due versanti e sono rimasto fino alle 16.30 quando sono tornate le barche con gli escursionisti, soprattutto dediti alle immersioni nella vicina piccola isola di Apo che è l'attrazione principale della zona, assieme a quella più grande di Siquijor che ha fama di avere un'aria magica e misteriosa. Da Dumaguete si può raggiungere con il battello anche la lontana e bella isola di Camiguin che si trova vicino alla grandissima isola di Mindanao, abitata soprattutto da mussulmani piuttosto belligeranti al punto che i loro atti terroristici tengono lontani i turisti, non il tifone che ha colpito l'isola recentemente facendo quasi 2.000 vittime tra morti e scomparsi.