23.2.12

Isola di Pangkor e divagazioni politico- economiche










Stamattina ho deciso e la notte ha portato consiglio. Il dubbio era se andare a nord verso le isole Perhentians sulla costa est o a sud ovest all'isola Pangkor.

Ho scelto quest'ultima per evitare il rischio delle piogge della costa est ed i trasferimenti troppo lunghi.
Per il momento sono soddisfatto perchè l'isola Pangkor che significa isola bella, è proprio all'altezza del suo nome ed inoltre l'ho raggiunta solo con due ore di pullman da Ipoh e mezzora di traghetto da Lumut.

Ho avuto difficoltà a trovare un alloggio economico e l'ho trovato per sole due notti perchè per il week end è tutto prenotato dagli abitanti di Ipoh e Kuala Lumpur che si riversano in questa bella isola a poca distanza dalle loro città.

Insomma per il week end dovrò cambiare hotel, ma non dispero e intanto mi godo il posto.
Oggi pomeriggio ho passato belle ore prima nella spiaggia di Kuala Nipah vicina al mio hotel e poi in un'altra molto più bella cioè Coral Bay a poca distanza conosciuta per merito di Martin e Monica una simpatica coppia di Varsavia che ho conosciuto strada facendo.

Più tardi ho fatto amicizia con un giovane ragazzo danese appena arrivato dall'Europa e poi al ristorante ho incontrato Giuseppe un coetaneo che vive a Milano, un grande viaggiatore da 40 anni come me, ma che ha deciso dopo il prossimo pensionamento di smettere coi viaggi e di comprarsi una casa in Sicilia.

Abbiamo parlato a lungo in spiaggia dei nostri viaggi e della nostra vita, dato che abbiamo la stessa età e attraversato la stessa epoca e vissuto avvenimenti simili.

In mattinata abbiamo camminato lungo la strada interna per raggiungere una spiaggia molto bella, ma l'accesso è riservato ai soli clienti del resort esclusivo.
Abbiamo incontrato un piccolo villaggio di pescatori a ridosso di una baia con le barche appoggiate sulla sabbia perchè l'acqua del mare è a grande distanza.

Abbiamo visto anche un piccolo aereoporto deserto e poi il tempio kitsh a ridosso della spiaggia di Coral Bay con tante statue colorate, inclusa quella di Paperino!

Verso le 11 del mattino si può raggiungere a piedi la piccola isola di fronte dato che la bassa marea porta l'acqua all'altezza delle ginocchia.

Abbiamo cenato assieme al ristorante migliore vicino alla spiaggia dove ho avuto una lunga discussione in tedesco con una coppia di Jena, parlando della situazione economica e finanziaria mondiale e dell'Europa e dell'attacco americano, a mio avviso premeditato alla Comunità Economica Europea e all'euro, nonostante i proclami contrari del loro presidente.
Il motivo è la debolezza del dollaro stampato a piene mani negli anni scorsi per salvare banche e assicurazioni americane dal sicuro fallimento. Gli americani a mio avviso vogliono distruggere la UE e l'euro che temono possa sostituire il dollaro barcollante e usano a questo scopo le loro agenzie di rating che declassano continuamente le banche ed i debiti pubblici europei, senza accorgersi, guardo caso che gli USA e l'amica Inghilterra sono messi molto peggio sia a livello di debito pubblico che dei debiti privati dei loro cittadini abituati a spendere anche soldi che non hanno grazie all'uso inveterato delle carte di credito.
Diversa è la situazione europea i cui paesi mediterranei, inclusa l'Italia hanno rilevanti debiti pubblici, ma di molto inferiore a quelli americani e inglesi che vengono nascosti ma non debiti privati se non di poco conto.

La consapevolezza di questa situazione mi irrita dato che i politici europei non sono capaci di difendere l'Europa da questo attacco evidente e scandaloso, per colpa o connivenza di politici come Sarkozy o Angela Merkel al disegno americano.
Inoltre gli americani puntano a comprarsi a prezzi stracciati, usando la montagna di moneta che hanno stampato e che è nei tesori delle banche americane, numerosi asset europei la cui lista è sul tavolo dei nuovi leader europei, quello italiano, greco, spagnolo che, guarda caso, sono tutti uomini ex Goldman Sachs.

L'ultima speranza rimasta all'Europa è il nuovo presidente francese che verrà eletto fra pochi mesi e che spero si opponga a questo disegno americano.

Scusate questo intervento extra, ma sono cose che mi bruciano dentro e che desidero manifestare da tempo anche in questo contesto legato ai viaggi.

22.2.12

Castello di Kelly e tempio di Kek Lok Tong

Oggi sono andato in escursione la mattina al castello di Kelly arrivando prima a 40 minuti di pullman a Batu Gajah e da qui in taxi a 5 km al maniero del ricco cittadino inglese William Kellie-Smith che fece fortuna con la gomma a fine Ottocento e che volle costruire una sontuosa abitazione sulle rive del fiume Kinta, iniziata nel 1915 ma che non potè terminare l'opera essendo scomparso prematuramente nel 1926. Non lontano un tempio indiano Tamil che Kellie volle erigere per ringraziare gli operai morti per un'epidemia influenzale e che lo vollero ricordare mettendo una statua di lui medesimo fra le varie divinità indù. Il pomeriggio ho invece raggiunto col pullman da Ipoh una serie di templi buddisti dentro varie grotte contenute in una lunga montagna lungo la strada. In effetti cercavo il famoso tempio Kek Lok Tong che purtroppo era parecchio lontano e che per raggiungere il quale ho camminato qualche chilometro prima di trovare un gentile malese che con la sua moto mi ha accompagnato alla meta senza chiedere nulla in cambio. Questo tempio degli anni '70 è impressionante per l'enorme grotta che lo contiene con tante stallattiti e stallagmiti e le statue sono insolitamente sobrie senza il trionfo di colori degli altri templi un po' kitsch. Ho avuto la faccia tosta di chiedere il passaggio di ritorno a Ipoh ad una coppia cinese di Georgetown in visita a Ipoh che mi ha gentilmente accompagnato con la sua auto fino al mio albergo. Dopo la lunga camminata sotto il sole cocente, ci voleva questa doppia fortuna di trovare due passaggi gratuiti!

Escursione alla città reale di Kuala Kangsar

Ieri ho fatto un'escursione alla città reale di Kuala Kangsar a un'ora e mezza di autobus da Ipoh. Kuala Kangsar, ex capitale del Perak, prima di essere soppiantata da Ipoh, è una tranquilla cittadina di 40.000 abitanti, piuttosto brutta nel centro dove si possono vedere: la torre dell'orologio, una piazza centrale verde dove ci sono diversi college di stampo inglese, un padiglione in legno da cui il sultano poteva assistere alla sfilata senza essere visto e l'albero della gomma, il primo piantato dagli inglesi. Oltre il fiume, che è circondato da bellissimi parchi verdi con i soliti splendidi alberi malesi, voi è la zona sede di tre palazzi reali o Istane di cui il più grande e maestoso con le torri bianche sovrastate da cupole sferiche gialle e circondato da un immenso parco in un collina, Istana Iskandariah del 1933, è la residenza del sultano di Perak e gli altri due lo erano in epoche diverse e ora ospitano musei, il più originale, Istana Kanangan del 1931, è piccola ma carina, con la tradizionale architettura in legno verniciato giallo e con bordature molto fini ed eleganti che sembrano ricami. L'altro, Istana Hulu, è un bellissimo edificio in stile vittoriano del 1903 che oggi ospita il museo Azian Galeri Sultan Shah, il sultano di Perak attuale che, secondo il principio della rotazione dei diversi stati federali, era sultano della Nazione dal 1984 al 1994 e che contiene in camere molto eleganti oggetti donati dai vari monarchi alla famiglia reale, i costumi sontuosi e le immagini degli stessi, i trofei vinti in tornei di golf, una collezione di pugnali malesi e camere che ricreano alcune magnificenze reali. Fuori un meraviglioso giardino con ricca fontana. Non lontano la bella moschea Ubudiah del 1917, bianca con cupole e torri gialle circondate da palme, fiori e un cimitero islamico.

20.2.12

Fra grotte con statue di Budda e parchi termali

L'escursione di oggi è stata alla periferia di Ipoh. Innanzitutto alla grotta di Perak Tong con 40 statue di Budda, tra cui una di 13 metri di altezza e poi affreschi molti colorati sulle pareti. Il tempio fu costruito nel 1926 da un monaco buddista cinese e tutto è dentro la grotta che è di 135 metri di altezza con una scala di 500 gradini che conduce fino alla cima della collina che contiene la grotta, con belvederi da cui ammirare il panorama della la valle dietro, tuttavia una zona industriale. Ho incontrato una simpatica coppia della Cecoslovacchia con cui ho visitato il tempio. Sono poi tornato in città ed ho fatto il giro della zona coloniale, dove ho ammirato la piazza centrale di erba col prestigioso Royal Ipoh Club e l'imponente scuola di St. Michael e poi ho pranzato al Coffee Old Town. Poi ho preso un altro autobus e ho raggiunto Hot Spring e Lost World, un parco termale con acque calde e sulfuree ed un parco divertimenti in una vasta area circondata da bellissime montagne verdi e ville di lusso. Purtroppo, Hot Spring, che ha diverse piscine rotonde con acque termali apre solo alle 6 pm e il Mondo Perduto marino adiacente alle 6 di sera, ma l'ultimo autobus per Ipoh è a quell'ora. Quindi ho chiesto solo il permesso di entrare e scattare qualche foto, ma solo la parte più vicina, perdendo l'area degli scivoli e dei laghi sulla cima della collina con barche, canoe e alcuni giochi dato che questo è essenzialmente un parco divertimenti. In breve, questa Ipoh è piuttosto sorprendente e c'è altro da vedere nei prossimi giorni.