30.1.15

ULTIMO GIORNO A CALCUTTA

Stamattina dopo colazione, ho fatto le valigie e consegnate alla reception dell'albergo e poi sono partito col metro verso la parte meridionale della citta'per visitare il tempio piu'importante ossia il Kali temple ed entrando ho sentito parlare italiano e cosi'ho conosciuto una splendida coppia di coetanei bresciani STEFANIA E FRANCO coi quali ho trascorso una bella giornata visitando anche altri due templi jainisti molto interessanti e contornati da bei giardini e da un'atmosfera di pace e tranquillita'. Nel secondo abbiamo avuto la fortuna di incontrare un vecchietto tutto pimpante che ci ha fatto da guida e ha perorato per noi l'ingresso al tempio chiuso, indicandoci non solo le cose da vedere, ma anche le postazioni dove scattare le foto migliori. Naturalmente alla fine gli abbiamo dato una buona mancia e poi col metro ma anche camminando parecchio, abbiamo raggiunto il quartiere dove preparano le statue per i vari festival religiosi. E'stata una visita che ha fatto impazzire la mia macchina fotografica, non solo per gli oggetti artistici, ma anche per la gente del posto. Alla fine siamo rientrati verso Sudder Street dove alloggiamo entrambi e ci siamo rilassati in un bar, prima di accomiatarci. Stefania e Franco rientrano domattina in Italia dopo un mese di viaggio in India trascorso soprattutto in Assam e Nagaland. Loro sono esperti del paese che han visitato in lungo e largo, oltre a tanti altri paesi del sud est asiatico. Abbiamo avuto una conversazione veramente piacevole e ho imparato da loro tante cose interessanti sull'India. Spero proprio di incontrarli ancora, magari sulle strade di questo paese che amiamo. Sono le sette di sera e devo far trascorrere tre ore prima di prendere il taxi che mi portera'alla stazione ferroviaria per il mio treno notturno verso Darjeeling a 500 km a nord di Calcutta, facente sempre parte dello stato del Bengala occidentale e confinante col Sikkim, altro paese indiano, non piu'indipendente dal 1975. Sembra pero'che le temperature siano di ben 20 gradi di differenza per cui dovro'limitarmi probabilmente alla zona piu'calda anche se mi sono attrezzato con vestiti pesanti e coperte. Domattina dovrei arrivare verso le 9 ad una stazione dalla quale dovrei prendere un pullman che in tre ore dovrebbe portarmi in alto verso Darjeeling, famosa per il miglior the, per la terza montagna piu'alta dell'Asia che pero' non e'il K2 come pensavo e per esser stata una stazione climatica estiva per i colonialisti inglesi quando la capitale era a Calcutta, prima di essere trasferita a New Delhi.

29.1.15

OOOOOOHHHHHHH CALCUTTA!

Nel 1982 fui a New York e a Broadway vidi 3-4 musical, tra cui "Oh Calcutta" che allora fece scandalo perchè parlava soprattutto di sesso esplicito e poi i protagonisti ballavano nudi in scena. Ecco perchè questo titolo, anche se l'India di oggi è totalmente pudica. Oggi è stata una bella giornata per completare la visita di Calcutta e fare tanto shopping, forse 10 kg di roba, giusto per preparare il quarto pacco da spedire in Italia, ma forse no. Dato che domani sera parto con treno notturno per Darjeeling, ho comprato due coperte di cotone-lana per la modica cifra di 4 euro, per non patire il freddo del viaggio precedente. Finita la mia vacanza ...al freddo, le regalerò. Ho comprato anche un bel giubbotto per 7 euro per le freddi notti che mi aspettano al nord, un pigiama che posso usare anche all'esterno e poi altre cazzate tra cui un bel orologio finora funzionante per 3 euro, dato che il mio Swatch rimane sempre indietro per la batteria balorda che ho comprato e che non riesco a sostituire con una giusta. Mi son fatto anche pulire le orecchie dal cerume, da un tipo che usava strumenti vari, ma anche disinfettanti e oli vari e che mi ha chiesto solo 0.70 euro per 15 minuti di lavoro mentre dei ragazzi indiani mi guardavano e se la ridevano. Ho visto una moschea, la Nakhoda Masjid, bei palazzi coloniali, soprattutto il Writer Building che ospitava i giovani inglesi di stanza nella colonia indiana e la chiesa di St.Andrew, entrambi datati 1700. Ho penato per trovare la Chinatown e alla fine ho visto solo un cinese che mi ha confermato di trovarmi in Chinatown, ma lui era l'unico con gli occhi a mandorla. Stamattina avevo preso la metro ed al ritorno due ferry boat lungo il fiume Hooghly che nasce in Himalaya. A colazione al bar avevo fatto amicizia con Sebastian, un tedesco di Stoccarda che gira per l'India e con Sherwin, un simpatico filippino. Calcutta è un immenso bazar per tutte le strade, tutti vendono qualcosa in questa metropoli e c'è molta vivacità. Ci sono ancora i vecchi rick-shaw coi poveracci che corrono a piedi scalzi e a volte portano anche tre persone. Molte strade sono loro proibite per evitare incidenti e rallentamenti. Sono entrato anche allo stadio del cricket Eden Gardens anche se la partita era appena terminata e forse domattina alle 9 ne vedrò una.