14.7.10

ROMANIA -quinta parte : BUCAREST

e poi non tanto piccola, coi suoi 2 milioni di abitanti
una capitale bella, elegante e molto interessante.
Io la volevo addirittura saltare e dirigermi in aereoporto a nord passando qualche giornata in più in altri posti meno stressanti.
Che errore avrei commesso perchè Bucarest mi è veramente piaciuta.
Innanzitutto ci abbiamo messo meno di un'ora per arrivare in centro mentre nella guida scrivono che ci vuole molto più tempo.
Poi le strade sono larghe e scorrevoli con piazze enormi, tanti parchi e palazzi classici con belle facciate che appunto ricordano Parigi ma anche Vienna.
C'è anche un fiume non larghissimo che si intravvede ogni tanto, sembra più canale che fiume.
Piazza Università e Piazza Unirii sono due passaggi obbligati.
La prima oltre ad essere vicina alla grande università locale, è anche un importante snodo dell'ottimo metro con tanto di piazzetta sotterranea con comodi divani e mostra fotografica impressionante del periodo successivo alla rivoluzione del 1989.
Il leader del momento Iliescu era un ex comunista che si era riciclato nel nuovo corso politico. La gente non lo voleva e lui a proprio sostegno aveva chiamato i minatori che erano intervenuti a migliaia nella capitale per sostenere il leader discusso. Le foto sembrano risalire ad un secolo fa per la condizione dura e patita di questi minatori incazzati.
Purtroppo intorno a Piazza Universitate ci furono anche un migliaio di morti quando gli insorti nel 1989 furono chiusi dai carri armati in un angolo della piazza e massacrati dalle truppe inviate dal dittatore alla fine del suo regime.
Noi avevamo preso un ottimo albergo, il Tempo che non era lontano da questa bella piazza. Un'ottima camera con aria condizionata, tv, frigo per 60 euro la notte. Non certo i prezzi fino allora trovati di 20 euro per stanza, ma la capitale è un'altra cosa.
Comunque per il resto non cara perchè si può pranzare con 10 euro e anche meno negli ottimi ristoranti e bar sparsi dappertutto, nel centro storico e pedonale molto frequentato soprattutto dai giovani la sera che causa il gran caldo affollano per rinfrescarsi a base di birra e cocktail esotici.
Bucarest è ricca di belle chiese ortodosse e lunghissime strade eleganti con negozi e boutique di moda che niente hanno da invidiare a Milano o Roma.
Inoltre la vita culturale è molto sviluppata come in tutte le città romene.
Infatti abbiamo trovato il festival del cinema ed una bella mostra fotografica. C'è il teatro dedicato a Ionescu e ci sono musei molto interessanti e preziosi in particolare quella dell'arte rumena con una ricca pinacoteca di ottimi artisti locali che hanno attraversato tutti gli stili della pittura contemporanea e passata. Ci sono poi delle sale di arte europea con molti quadri di artisti italiani, fiamminghi e francesi.
Inoltre un bel museo del contadino e del folclore con tutti i costumi tradizionali delle varie regioni del paese.
Bucarest ha tanti parchi e giardini curatissimi come tutte le città rumene. In particolare ho visitato il grande parco che porta all'Arco di trionfo, simile a quello di Parigi e di Milano.
C'è un grande viale che si percorre in mezzo al parco per arrivare all'Arco. Lungo questo viale si trovano parecchie ambasciate e consolati e ricche ville d'epoca.
Nel parco fioritissimo e fornito di fontane c'è anche un grande lago con tanto di battello per il giro panoramico. Ci sono delle gabbie con pavoni di cui uno impressionante tutto bianco, credo albino.
Si può noleggiare la bicicletta per l'escursione, andare a cavallo, pescare, guardare i cigni o navigare gratis in internet dato che il parco è fornito anche di connessione wireless.
E poi si crede che la Romania sia un paese arretrato! Per molti versi ho avuto l'impressione che sia l'Italia ad essere più arretrata e senz'altro meno vivibile della Romania.
Non si può mancare il Palazzo del Parlamento, cioè il gigantesco palazzo da 7.000 stanze fatto costruito da Ceasescu al culmine della sua megalomania e portato a termine dopo la sua morte dato che oramai avevano già comprato tutto il materiale costato 3-4 miliardi di dollari pagato col sudore dei romeni e verso il quale gli stessi non sembrano provare tanto astio.
Effettuiamo la visita guidata in spagnolo (per questioni di orari avremmo dovuto aspettare troppo quella in italiano)da un'ottima e simpatica studentessa in compagnia di un gruppo di ragazzi spagnoli che stanno trascorrendo a Timisoara uno stage studentesco con Erasmus e di un gruppo di turisti equadoregni.
Il palazzo è proprio impressionante perchè elegantissmo, raffinato con marmi bianchi, seta alle pareti, lampadari di cristallo, tappeti preziosi. Insomma uno sfarzo costoso con enormi sale conferenze ed uffici per i 500 parlamentari e i 5.000 impiegati che lo frequentano, ma anche per un teatro che viene affittato per varie cerimonie e le cui entrate bastano a pagare gran parte delle spese di amministrazione. A differenza dei nostri carissimi politici che ci costano salatissimo!
Pare che abbiano spianato una buona parte del centro storico che costruirlo, inclusi preziosi palazzi d'epoca e chiese antiche. Sotto il palazzo ci sono 5 piani di rifugi, uffici e chissà quant'altro sottoposto a segreto di stato.
Nell'enorme cortile prospicente stavano allestendo un palco per il concerto di Elton John che non mi perderò, essendo un suo fan da decenni.
Infatti il viaggio si è concluso, sabato notte proprio con questo bel concerto di un grande artista che con due ore e mezza di grande esibizione dei suoi pezzi con un gruppo di sessantenni, grandi professionisti, quasi tutti americani ex appartenenti a gruppi sciolti, mi hanno emozionato ed entusiasmato, ricordando i vecchi tempi ed intonando i motivi sentiti più volte nel corso degli anni.
Che dire alla fine, se non raccomandarvi un bel viaggio in questo splendido e convenientissimo paese che vi lascerà a bocca aperta.

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