Questo stato che si è separato dalla Slovacchia nel 1994, è diventato un punto di riferimento per l'Europa centrale ed è composto da due regioni: la Boemia con Praga e la Moravia con Brno.
PRAGA è una delle più belle città d'Europa, la quinta più ricca, ha circa 2 milioni di abitanti, è attraversata dalla Moldava ed ha un passato glorioso. Fu capitale del Sacro Romano Impero nel Medioevo ed una delle più importanti e popolose città europee.
Due imperatori tedeschi furono determinanti a lanciarla e consolidarla: Carlo IV che portò a Praga la capitale del Sacro Romano Impero intorno al 1350 e fece costruire la cattedrale di S.Vito, il ponte vecchio e l'università e poi l'imperatore Rodolfo II che intorno al 1570 rilanciò la città politicamente ed artisticamente con l'allargamento del castello, il più grande del mondo essendo ancora attivo come residenza del Presidente della Repubblica e iniziò la dinastia degli Asburgo che dominarono il paese per 4 secoli.
La città barocca colpisce per le facciate dei suoi palazzi che meritano ammirazione come in nessuna altra città del pianeta.
L'attrazione principale è il ponte Carlo di pietra che è diventato un salotto con i suoi pittori che vendono le loro opere accanto alle statue religiose che ne adornano i lati mentre si ammirano le torri d'ingresso e d'uscita, i battelli che percorrono il fiume per la gioia dei turisti mentre si ammira la collina prospiciente col castello e gli altri palazzi eleganti ed antichi che si allineano lungo le rive, soprattutto quello del Teatro dell'Opera col suo tetto rotondo dal colore giallo oro.
L'altra attrazione è la piazza principale con la chiesa di Tyn con due torri di cui una è leggermente più piccola dell'altra per un vezzo dell'imperatore e soprattutto della torre dell'orologio astronomico, il più fotografato fra le tante attrazioni della città.
Girare per le stradine strette del centro storico è come girare per i calli di Venezia e si incontrano sempre nuove sorprese come la casa di Franz Kafka, il celebre scrittore praghese di lingua tedesca che ha lasciato varie tracce in giro:una statua strana con un uomo senza testa che porta sulle spalle un altro uomo piccolo, la casa natale e la casa della sorella nel vicolo storico ed a pagamento che si trova al limitare destro del castello.
A Praga si visita il ghetto ebraico di Josefov per ammirare le vecchie sinagoghe,addirittura una del 1270 che Hitler aveva ordinato di non danneggiare e nella quale ordinò di riunire vari oggetti della cultura ebraica perchè pensava che la gente avrebbe avuto la curiosità di visitare le testimonianze di una razza estinta.
Impressiona il cimitero ebraico nel quale è sepolto anche Franz Kafka, pure lui ebreo. Il piccolo cimitero contiene intorno ai 12.000 defunti sepolti in vari strati che arrivano a grande profondità.
Un'altra zona interessante di Praga è quella che ospita il bel municipio con una facciata art nuveau, un caffè storico molto noto e amato ed una sala concerto, una vecchia torre prospiciente e bei palazzi tutto intorno in una piazza che è un punto di riferimento anche per l'importante stazione di metrò sottostante.
Il castello è un palazzone enorme con vari cortili ed ospita il Presidente della Repubblica e vari musei di cui i due più importanti sono quelli antistanti, uno di arte barocca e la galleria nazionale al palazzo Sternberg che ho visitato e che ospita una pinacoteca molto ricca con opere di grandi pittori italiani, francesi, tedeschi e fiamminghi, statue ed altre opere artistiche contenute in bellissime stanze affrescate che a volte colpiscono più delle opere in mostra.
All'estremità del castello, oltre al vicolo con le casette basse color pastello tra cui la casa della sorella di Kafka, si incontra anche una torre prigione con la stanza delle torture.
Vi è anche un bel vigneto panoramico ed una villa con bar e ristorante di lusso che ho attraversato per scendere al fiume e incontrare il palazzo del Senato ospitato nella bella villa classica Wallenstein con un grande giardino italiano con statue classiche, delle pareti strane che ricordano l'interno di una grotta e perfino un laghetto ed una bella fontana.
Dall'altra parte del fiume il teatro con la statua del compositore Dvorak ed alcuni palazzi sede di facoltà universitarie tra cui quella frequentata dall'eroe suicida della Primavera di Praga, il famoso Jan Palak che nel 1969, dopo l'invasione russa si diede fuoco e si immolò per protesta.
Di lui e di un altro suicida eroe, Jan Zajic, vi sono le tombe commemorative proprio di fronte al palazzo del Museo Nazionale nella enorme piazza longitudinale di San Venceslao con la statua del medesimo santo a cavallo.
La piazza è un altro punto di riferimento della città dato che lungo i suoi lati vi sono palazzi molto belli sede di alberghi di lusso e di palazzi di rappresentanza oltre a tanti negozi eleganti.
Ricordo sotto il castello un bel parco ed il muro alto che contiene graffiti colorate e scritte in omaggio a John Lennon ed ai Beatles vicino ad un ponticello con tanti lucchetti che gli innamorati hanno attaccato in segno d'amore nei pressi di un vecchio mulino a ruota.
A Praga alloggiai in un bell'ostello centrale, il Down Town dove conobbi tante persone simpatiche tra cui un ragazzo locale che una sera accompagnò il sottoscritto ed un altro ragazzo ospite alla visita della collina di Vysehrad lungo la Vistola che ospita la bella chiesa si S.Pietro e Paolo ed un piccolo cimitero con le tombe di Svetana e Dvorak, i due grandi musicisti praghesi.
Quella sera ammirammo perfino i fuochi d'artificio nei pressi del castello illuminato con effetti speciali e spettacolari.
Poi andammo in un ristorante tipico per assaggiare certe specialità locali e berci la buona birra che venne inventata proprio dai cechi, esattamente nella città di Pilsen il cui nome viene riportato ancor oggi su gran parte delle bottiglie di birra di varie marche, inclusa la Budweiser che è ceca di Budeovice una città che andrò a visitare più avanti in una breve escursione anche se poi un altro famigliare fondò più tardi una filiale negli USA coi quali è andata avanti una lunga controversia legale per il nome.
Lo stesso ostello mi invitò a partecipare ad una visita guidata a piedi dalla piazza centrale del centro storico che feci aggregandomi al gruppo spagnolo meno numeroso di quello inglese e condotto da un simpatico andaluso di Siviglia che vive da anni a Praga, sposato ad una ragazza ceca.
Queste visite sono gratuite ma alla fine chi è soddisfatto può dare una mancia alla guida che poi invita ad una visita a pagamento pomeridiana del castello al costo di 10 euro che io ho evitato perchè ho preferito visitarlo per conto mio anche se poi ho incontrato il gruppo strada facendo.
Ho visitato il museo di arte contemporanea in un palazzo moderno a 5 piani con un sacco di quadri e statue che non ho apprezzato molto perchè non capisco e non mi piacciono i quadri con macchie colorate o righe che potrebbe fare un bambino d'asilo e che vengono inspiegabilmente giudicate dei capolavori.
Vi è anche una collina che ospitava una statua di Lenin o Stalin e che oggi è stata sostituita da un gigantesco metronomo,oggetto che scandisce il tempo per i musicisti.
La maggior delusione di Praga è il fatto che la visita di tutte le chiese prevedono il pagamento di un biglietto di ingresso e vi è davanti ad ognuna un banco che vende i biglietti dei concerti di musica classica per la serata, al costo di circa 40 euro per concerto.
Non sono riuscito a visitare la chiesa di S.NIcholas sotto il castello con l'immagine sacra di una piccola Madonna che è venerata dai cattolici europei e oggetto di culto e pellegrinaggio perchè si può visitare a pagamento solo dalle 8.30 alle 9.00 del mattino.
Una cosa assurda anche se il paese è quasi completamente ateo dopo 50 anni di comunismo mentre all'opposto la vicina Slovacchia è profondamente cattolica, come la supercattolica Polonia non lontana, loro pure dominate da regimi comunisti che hanno osteggiato il culto religioso.
Il clima era molto caldo nonostante fosse la fine di agosto per questa estate che si è prolungata di oltre un mese e c'erano molti turisti nonostante l'alta stagione fosse già terminata.
La città non è cara, a parte gli alberghi che fan pagare intorno ai 50 euro per una doppia mentre se ne spendono 20 per un letto in camerata a 6 letti in ostello.
In compenso si spende poco per un pasto in ristorante, potendo mangiare bene con 10 euro ma anche con la metà accontendandosi di una pizza e di un'ottima birra alla spina che costa intorno ad un euro.
Praga è servita da un ottimo metrò e da tanti tram, ma se si alloggia al centro non servono perchè il centro storico, il castello, il ponte, Piazza San Venceslao, la stazione centrale dei treni e degli autobus sono raggiungibili in pochi minuti atttraversando ampie zone pedonali dato che la città è affrancata dal traffico come tante altre città europee a differenza delle nostre che sono invase dalle automobili, dallo smog e dai rumori. e senza le piste ciclabili, i parchi e giardini di cui sono ricche le città più civili, ma non quelle italiane.
Partii da Praga con un certo magone perchè è una città che ho tanto amato ed alla quale sono ritornato dopo una triste visita di 30 anni prima quando la città pur bella era tristissima, buia, con pochissimi negozi,bar e ristoranti perchè i russi, dopo l'occupazione del 1969, l'avevano sottoposta ad ogni angheria a differenza di Budapest che allora era stata oggetto di esperimento, liberalizzazione e privatizzazione con negozi che si trovavano dappertutto e perfino ai secondi e terzi piani delle case.
La tappa successiva fu la cittadina di CESKY KRUMLOV, seconda attrazione turistica della Repubblica Ceca, nella lista UNESCO dal 1992 ed a circa 5 ore di autobus e che si trova quasi al confine meridionale con l'Austria.
Questa cittadina bellissima possiede un castello barocco e rinascimentale appartenente a famiglie importanti dell'aristocrazia austriaca, gli Schwarzenberg e Rozmberk ed un centro storico pedonale dentro le anse del fiume Vistola che formano quasi un'isola. Lungo il fiume decine di canoe, canotti e battelli di gomma percorrono il circuito, favoriti dalla corrente alimentata da dislivelli che mettono alla prova i gitanti, i cui meno esperti finiscono per ribaltarsi in acqua fra le risa degli spettatori che si assiepano lungo le rive.
Il castello è veramente degno di visita per le sue stanze riccamente decorate e arredate da mobili antichi e preziosi, quadri d'epoca e suppellettili appartenenti ai tanti casati che l'hanno abitato nel corso dei secoli a partire da un importante primo ministro dell'impero austro-ungarico di cui la città fece parte.
Ho passato una bella giornata passeggiando lungo le strette stradine e le belle piazze, mangiando ottimamente in un ristorante tipico che offre una bistecca altissima al sangue e pepe e frequentata da turisti giapponesi che non credono ai loro occhi quando pagano 7 euro per una bisteccona che nel loro paese costa venti volte tanto.
Ho passeggiato lungo le rive al tramonto, godendomi una buona birra in un bar panoramico e poi lungo il parco del castello che si trova nella parte alta.
Anche a Cesky Krumlov ho dormito in un ostello, ma in camera singola per soli 20 euro.
Ho passato la serata in compagnia di tre trentenni americani, uno di New York, uno di Chicago ed una di San Francisco. Erano presi dalle birre a basso costo ed io li ho riportati a discorsi seri sullo stato dell'economia mondiale e sulle colpe americane di questa crisi di cui tutti soffriamo.
Sono stati ad ascoltarmi un po' increduli, un po'scettici e parecchio ignoranti, al punto che uno di loro, laureato in Economia manco sapeva che al Congresso americano nei giorni precedenti si discuteva circa l'allargamento del debito pubblico americano col rischio di bancarotta dello stato in caso di mancato accordo fra il partito democratico e quello repubblicano.
Incredibile, ma non tanto per chi conosce gli americani, dei bambinoni allegri e scherzosi che non si rendono conto di quanto succede nel mondo e sono poco informati e interessati sulle vicende del mondo e sulle responsabilità del loro paese.
Per fortuna proprio in questi giorni, mi sto riavvicinando al popolo americano per la ribellione degli INDIGNADOS che stanno assediando Wall Street ed i centri di varie città americane, nel tentativo del popolo americano o almeno di quelli più consapevoli e ribelli al potere delle banche e della finanza che sono l'1% della popolazione e che hanno ridotto in mal misura il rimanente 99% per la loro avidità infinita e le loro speculazioni senza ritegno che hanno affossato l'economia internazionale e che i politici non riescono a risolvere, essendo per lo più dalla stessa parte del potere finanziario, Barack Obama incluso e deludente.
Tornando alla Repubblica Ceca, raggiungo in pullman dopo un viaggio di circa 5 ore la bella capitale della Moravia, BRNO, dal nome difficile e breve e famosa per lo più per il circuito sportivo di motociclismo che a quanto mi han detto sta per chiudere per mancanza di fondi.
Brno è una bella città molto elegante, pulita, con bei parchi e giardini, belle piazze con palazzi antichi ed edifici moderni che si sposano e si alternano con gli altri.
In particolare le attrazioni sono una torre bianca del municipio, la bella piazza centrale della Libertà con una colonna per commemorare la fine di una pestilenza ed il palazzo con le statue di 4 giganti che sembrano sostenerlo, la piazza del mercato con una fontana antica e tante bancherelle che vendono frutta e verdure in mezzo a palazzi antichi, la collina con la cattedrale di S.Pietro e Paolo che sovrasta il centro storico e dalla quale si gode il panorama cittadino e poi l'incredibile fortezza Spielberg che richiama alla memoria le vicende di Silvio Pellico e del suo libro “Le mie prigioni”. Infatti in questo castello prigione venivano imprigionati tutti i dissidenti dell'impero austro-ungarico fra cui il nostro eroe-scrittore di cui una targa sulle mura ricorda, in italiano, alcune sue frasi celebri inneggianti alla libertà e democrazia.
La fortezza è ora trasformata in un gigantesco museo che ospita mostre ed esposizioni d'arte che non ho avuto il tempo di visitare.
Anche a Brno ho alloggiato in un ostello molto originale, il Mitte che ha varie stanze ognuna delle quali ricorda personaggi storici. La mia si chiamava Austerlitz ed aveva poster giganteschi alle pareti di Napoleone e della famosa battaglia, oltre a mobili, un salotto di stile imperiale molto originale.
A Brno ho passato una bella serata in una birreria dove ho mangiato....un'insalata greca, in quanto sentivo il bisogno di un po' di verdure dopo tanta carne e patate.
Nel locale ho conosciuto due bellissime ragazze locali che mi hanno permesso di scattare loro una foto a ricordo della bella serata e che vi invito a sbirciare a conferma della nota bellezza delle donne ceche.
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