Ho iniziato a viaggiare nel 1966 e continuato per 50 anni - oramai sono circa 70 paesi per 70 anni d'età - all'inizio in gruppo- poi con la mia ex - infine da solo ed è il modo migliore per un amante della libertà e per una full immersion nel paese visitato -pensionato nel 2007 dopo 3 anni di sosta ho ripreso a viaggiare, visitando con 7 viaggi tutti i paesi dell' Europa orientale e poi due lunghi viaggi nel sud est asiatico di 5-6 mesi l'uno.Ora sono fermo da 5 anni in attesa di ispirazione
20.8.25
Parigi
la visitai la prima volta nel 1969 in gita scolastica prima del diploma ed una seconda volta dieci anni dopo durante un viaggio europeo.
Dopo aver preso possesso delle nostre camere d' albergo a Porte Montmartre ed aver consegnato le nostre auto a nolo, la sera siamo scesi per vedere la torre Eiffel illuminata.
Tantissima gente presente, volevamo mangiare le ultime crepes ma la polizia arresto' il povero venditore per abusivismo e gli porto' via ogni cosa.
Ammutoliti e vista l' ora tarda decidemmo di rientrare camminando lungo la Senna fino alla stazione metro successiva che trovammo chiusa per lavori, quindi sconsolati ordinammo due taxi Uber che ci portarono in albergo per 45 euro.
Il giorno dopo tutti vollero visitare Notre Dame restaurata dopo l' incendio, ma quando arrivammo sul posto c' erano centinaia di turisti in coda ed io rinunciai, preferendo la visita al non lontano museo Quais d' Orsay che raccoglie tutti i maggiori pittori impressionisti oltre a parecchie statue di buona fattura.
Prima di arrivare percorsi le sponde della Senna osservando i bateaux mouche che ospitano i turisti per la gita sul fiume e le bancherelle che vendono libri, riviste e quadri d' epoca.
Passai anche per il cortile del Louvre senza entrare dato che lo avevo visitato gia' due volte.
Riuscii a svincolarmi da un gruppo di zingare che in uno stretto passaggio avevano cercato di incastrarmi per derubarmi.
Piu' avanti presi il metro per i Champs Elisees e li percorsi fino all' Arco della Pace, osservando gli atelier delle varie maison francesi (delle italiane neanche l' ombra).
Presi ancora una volta il metro per raggiungere Montmartre dove salii le varie scalinate fino a raggiungere la piazzetta degli artisti, molto cambiata.
Ci sono ancora i ritrattisti ma la gran parte dello spazio e' stata presa dai bistro' sial centro che una volta era libero, sia ai lati.
Nella chat di gruppo notai che i miei compagni avevano prenotato la cena alla Taverne Montmartre alla base della collina che raggiunsi e dove li aspettai per tre ore seduto al bar dove conobbi di seguito due bellissime ed eleganti ragazze di New York, una signora italiana di Napoli ma residente a Basilea col marito siriano e le due figlie adolescenti ed infine una simpatica coppia di Stoccarda.
Ultima nota triste: gli sportelli di ITA Airways all' aeroporto C.De Gaulle, sono relegati in fondo fondo fra compagnie aeree anonime e sconosciute.
A prescindere da tutto questo viaggio mi e' piaciuto tanto oer le tante cose belle che ho visto.
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