non avrei immaginato, dopo la delusione all'arrivo di trovarmi così bene a Dumaguete, la città a sud est dell'isola di Negros sulla rotta navale che porta dalla vicina isola di Cebu a Bohol, l'altra isola dirimpettaia dove mi recherò domattina con nave veloce dopo due ore di navigazione per raggiungere Tagbilaran e poi l'isola di Panglao con la famosa Alona Beach che è una copia in piccolo di Boracay.
Tornando a Dumaguete, oltre alla piacevole passeggiata lungomare, stamattina ho visitato la sua famosa università di Similan, fondata nel 1901 col contributo dell'omonimo patrocinatore inglese. Il campus si presenta bene con un grande prato centrale e vari palazzi ai due lati che ospitano le varie facoltà universitarie oltre ad una bella chiesa, un campo sportivo e la palazzina più antica all'estremità meridionale che oggi ospita un interessante museo antropologico che ho visitato, scoprendo urne funerarie antiche, vasi e piatti cinesi, spade da cerimonia tibetane, varie piante curative e perfino una sezione dedicata al malocchio. Colpiscono nell'area universitaria i maestosi alberi che mi dicono trattasi di acacie, ma io dubito al riguardo.
C'è una sezione al terzo piano dedicata alla lotta di indipendenza del paese dagli spagnoli che hanno occupato il paese per tre secoli prima di venirne allontanati dagli USA che poi vi si sono insediati all'inizio del Novecento fino alla seconda guerra mondiale alla fine della quale le Filippine hanno ottenuto l'indipendenza.
Ho visitato anche la vecchia cattedrale che purtroppo è stata restaurata molto male e pertanto dimostra molto meno della sua età. Per fortuna accanto c'è un campanile antico con una Madonna molto venerata che invece ha l'aspetto originario del '600.
La bella sorpresa però è arrivata dalla spiaggia di El Dorado a circa mezzora di jeepney dalla città nella località di Dauin che ospita vari resort eleganti in prossimità della spiaggia dalla sabbia scura con tanti alberi maestosi e palme da cocco, belle ville in cui vivono soprattutto stranieri accanto a povere case di pescatori locali.
Sono stato ospite del resort Pura Vida, un complesso molto bello ed elegante con una piccola piscina e vari bungalow dove alloggiare costa dai 45 ai 165 euro a seconda del tipo di camera. Io ho pagato solo 1,5 euro per l'ingresso che poi ho recuperato con la consumazione. Mi sono riposato su una comoda sdraio davanti alla spiaggia e accanto alla piscina ed al bar-ristorante, facendo amicizia con una coppia tedesca di Monaco di Baviera che ha espresso indifferenza nei confronti di alcune coppie composte da vecchi occidentali in compagnia di giovanissime ragazze filippine che sembravano le loro nipoti e che invece si accompagnano a questi turisti per denaro.
Io non sono indifferente a queste scene che mi fanno quasi vomitare, ma forse sbaglio perchè dovrei essere più tollerante e meno puritano, ma per me è troppo!
Ho fatto delle belle passeggiate in spiaggia nei due versanti e sono rimasto fino alle 16.30 quando sono tornate le barche con gli escursionisti, soprattutto dediti alle immersioni nella vicina piccola isola di Apo che è l'attrazione principale della zona, assieme a quella più grande di Siquijor che ha fama di avere un'aria magica e misteriosa.
Da Dumaguete si può raggiungere con il battello anche la lontana e bella isola di Camiguin che si trova vicino alla grandissima isola di Mindanao, abitata soprattutto da mussulmani piuttosto belligeranti al punto che i loro atti terroristici tengono lontani i turisti, non il tifone che ha colpito l'isola recentemente facendo quasi 2.000 vittime tra morti e scomparsi.
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