30.12.11

Puerto Princesa, Cebu City e Boracay

dato che il mio volo era alle 12.35 e che ero a due passi dall'aereoporto, la mattina ho voluto fare una lunga passeggiata, non verso la città nevrotica ma in direzione opposta ed ho scoperto una bella zona residenziale con tantissimo verde e belle case, perfino ville con bei parchi e giardini fino ad arrivare alla spiaggia che come e più di quella del Microtel è una distesa di mongrovie, di sabbie e di rocce affioranti con l'acqua in superficie profonda di pochi centimetri dentro la quale alcuni locali cercano molluschi il volo poi è partito con un'ora e mezza di ritardo, come spesso avviene con la Cebu Pacific, la compagnia low cost filippina per fortuna avevo con me il romanzo "il matrimonio di Isabella" di cui oramai mi mancano solo una cinquantina di pagine sulle seicento totali arrivato all'aereoporto di Cebu City dopo circa un'ora di volo alle 15, ho preso un taxi che mi ha portato alla Cebu Guesthouse che avevo prenotato in internet, una camera semplice con ventilatore e bagno esterno per soli 10 euro è in posizione favorevole e centrale sulla Mango Avenue, praticamente in centro che ho raggiunto a piedi dopo aver pranzato al Chowking, sperimentando una minestra con spaghetti e carne bollita di manzo e poi per dessert l'Halo Halo, il bicchierone con tanto ghiaccio, dolcetti vari, alcuni gelatinosi, semi, gelato ho poi raggiunto downtown dopo aver percorso una via lunghissima piena di luminarie natalizie e aver passato una grande piazza con un enorme albero natalizio addobbato con luci colorate, in mezzo ad un parco giardino ho incontrato un negozio che sembrava fornito più di altri ed ho fatto un acquisto importante che consideravo da tempo: un MP3 della Philips per 44 euro da 4 giga poi sono entrato in un internet caffè e mi son fatto scaricare da un ragazzo esperto e velocissimo l'ultimo album dei Coldplay, alcune canzoni di Lady Gaga, la bella "Someone just like you"di Adele e "on the play" di J.Loppez col rapper che sono i pezzi che mi piacciono di più in questo periodo poi ho incontrato su un marciapiede cittadino in mezzo al caos una trentenne simpatica seduta davanti ad un computer che scaricava canzoni a 2 pesos il pezzo e me ne sono fatti scaricare ben 120 spendendo 4 euro: le più belle canzoni dei Beatles, alcuni pezzi di John Legend, James Blunt, Rolling Stones, Bee Gees, Eagles, Pink Floyd e Abba, dimenticando gli U2 tra i miei favoriti di oggi, ieri e altroieri così ho camminato lunghe le affollatissime e incasinate strade di Cebu City ascoltando musica, prima di rientrare al mio hotel per una doccia rigeneratrice sono poi uscito a farmi fare un massaggio tailandese da una brava ragazza che mi ha massacrato i muscoli e le ossa, senza provare altro un'ora di massaggio, incluso l'uso di olio profumato alle erbe, mi è costato poco più di 3 euro, insomma prezzi più competitivi della Tailandia dove si spende il doppio e della Malesia dove costa 5 volte tanto e che ho evitato come la costosissima birra Cebu city, la seconda città delle Filippine, è una città industriale e bruttina con tanti poveracci, bambini abbandonati che vivono sul marciapiede, ragazze madri che chiedono la carità coi loro bambini, padri e figli che girano suonando la chitarra e chiedendo un aiuto, insomma una pena infinita soprattutto quando, tornato all'albergo ho visto giovani dormire sui marciapiedi, sopra un cartone ed al riparo dalla pioggia sotto qualche balcone, una tristezza che non mi ha permesso di dormire bene il mattino successivo ho visitato le cose di maggior interesse di Cebu City che sono: - la chiesa di S.Nino del 1.600 con la statua del santo e manifestazione e messa perchè si onorova l'eroe nazionale filippino Rizal e c'erano autorità ed un sacco di fedeli che pregavano e mettevano le candele davanti a...niente, veramente strano poi una cappella con la copia della croce in legno che Francesco Magellano pose a Cebu al suo arrivo nel 1521 infine il forte di S.Pedro del 1600 e poi rifatto con antiche mura e bastioni, un cortile interno con prato e camminamenti sulle mura ed i torrioni con vista sulla piazza dell'Indipendenza ed il porto comunque Cebu è una città caotica ed esasperante con jeepney e trycycle che rendono l'aria irrespirabile e fanno tanto rumore, per non parlare del mercato pieno di bancarelle di ogni tipo e negozi sotto i portici e tanta gente che si arrabbatta e che fa intravvedere tanta improvvisazione e miseria per cui ho preso volentieri l'aereo per Boracay che questa volta è partito in orario ho conosciuto un canadese Michael che lavora nella ricerca del petrolio e intende lavorare tre mesi all'anno e viaggiare nei rimanenti nove mesi spero per lui che ce la faccia, ma poi l'ho visto in difficoltà all'arrivo a Boracay invece io che pensavo di riuscire facilmente al suo confronto, sono rimasto in ballo 4 ore prima di trovare il mio hotel, dato che Agoda, mortacci loro, hanno sbagliato e mi hanno indicato prima un hotel che nessuno conosceva ed era introvabile poi dopo averlo localizzato su internet con google map a casa di una gentile coppia svizzera-scozzese e telefonato all'hotel mi è stato comunicato il nuovo nome e indirizzo che ho raggiunto col terzo trycycle, dato che i primi due erano andati a vuoto perchè i tassisti locali sono proprio incompetenti e non conoscono i posti per fortuna l'albergo non è male, vicino alla spiaggia, camera grande con aria condizionata, tv, frigo e bagno grande con acqua calda e costa 2.500 pesos cioè 42 euro a notte mentre io ho speso 25 ma non credo che mi fermerò dopo le prime tre notti perchè troppo caro a meno che abbia problemi a trovare un altro decente a prezzi migliori finora ho visto tanto casino, si arriva con l'aereo all'isola di fronte e poi si deve prendere un trycycle e poi la barca e poi un altro trycycle per raggiungere l'albergo e tra una cosa e l'altra partono 300 pesos cioè 6 euro che sembrano pochi ma per i prezzi locali è troppo ho poi visto Bulabong beach dall'altra parte dove avrei dovuto avere il mio hotel è molto ventosa e piena di turisti giovani che praticano lo skate surf così ho camminato lunghe le affollatissime e incasinate strade di Cebu City ascoltando musica, prima di rientrare al

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