Ho iniziato a viaggiare nel 1966 e continuato per 50 anni - oramai sono circa 70 paesi per 70 anni d'età - all'inizio in gruppo- poi con la mia ex - infine da solo ed è il modo migliore per un amante della libertà e per una full immersion nel paese visitato -pensionato nel 2007 dopo 3 anni di sosta ho ripreso a viaggiare, visitando con 7 viaggi tutti i paesi dell' Europa orientale e poi due lunghi viaggi nel sud est asiatico di 5-6 mesi l'uno.Ora sono fermo da 5 anni in attesa di ispirazione
3.4.23
USA coast to coast coi Greyhound da NY a LA -viaggio del 1982 rivisitato a memoria 41 anni dopo
Fu il primo grande e lungo viaggio fuori dall'Europa, durato sei settimane dal 1.5 al 15.6.82
in compagnia di Rossella la mia ex dell'epoca che purtroppo è scomparsa dieci anni fa.
Arrivammo a New York di sera e mai dimenticherò la visione di New York illuminata dal ponte di Brooklyn.
Alloggiammo a Broadway in una cella di una ex prigione, piuttosto claustrofobica ma a buon mercato e centrale.
Andammo in giro per Manhattan, lunghe camminate fra i grattacieli e a Central Park e poi spostamenti in metro a scoprire zone più lontane e arrivare a Little Italy, alla Borsa dove partecipai ad un test con un computer mai visto prima e da bancario feci bella figura. Prendemmo il traghetto per visitare la Statua della Libertàe salimmo fin sulla testa. Andammo a vedere tre musical a Broadway: Hair, Jesus Christ Superstare e Oh Calcutta in cui gli attori recitavano e ballavano nudi sul palco e facevano pesanti battute.
Andammo nel Village e a visitare il Metropolitan Museum ed anche uno spettacolare megaschermo che faceva vedere i posti più belli del paese quasi in 3a dimensione.
La seconda tappa fu Washington D.C dove visitammo i vari imponenti monumenti dedicati a Lincoln e Jefferson, oltre al Capitol e vari musei tutti gratuiti e molto interessanti fra i quali quello del folklore e costumi con reperti dedicati agli indiani d'America decimati dai nuovi venuti. Facemmo anche una capatina al cimitero di Arlington e rendemmo omaggio alle semplici tombe dei due fratelli Kennedy.
Terza tappa Knoxville in Tennessee che in quel periodo ospitava l'Expo, così assistemmo a tanti spettacoli musicali e di balletti per i quali gli americani sono dei veri maestri.
Quarta tappa Nashville la città della musica country, visitammo un vecchio teatro del centro il Grand Ole Opry e poi vedemmo in centro la copia del Partenon, molto kitsch, ma la cosa più bella fu la visita a Liberty Land un grande parco musicale dove assistemmo ad altri spettacoli di musica e ballo.
Quinta tappa a San Antonio in Texas di cui ricordo solo di esser stato male per aver assaggiato delle verdurine piccantissime in un ristorante messicano.
Quinta tappa Flagstaff una cittadina piacevole dalla quale si parte a visitare il famoso e spettacolare Gran Canyon che ammirammo ai bordi superiori e poi più giù a Indian Gardens da dove si vede il fiume Colorado. Facemmo amicizia con una cameriera della mensa del villaggio che ci invitò ad un party dove ebbi molto successo citando più volte le parole "crazy bananana".
Visitammo anche il Painted Desert, deserto dipinto, il Meteore Crater, un cratere formato dalla caduta di una meteorite di cui sono rimasti i resti al centro e poi la Petrified National Forest, sono tronchi d'albero trasformati in dura pietra per un fenomeno fisico e chimico.
Facemmo amicizia con due israeliani ed un triestino e prendemmo a nolo un'auto per andare a visitare la California, ma prima andammo a vedere
la Death Valley, veramente impressionante con la visita allo Zabrinsky Point reso famoso da un film di Antonioni e poi a Las Vegas che allora aveva solo pochi grandi alberghi lungo lo Strip, il viale lunghissimo che oggi è tutto occupato da questi mastodontici alberghi a tema. C'era invece il Down Town coi primi e famosi alberghi con colori sfarzosi e tante luci al neon. Visitammo una wedding chapel dove ci si poteva sposare pagando solo cento dollari, foto e testimoni inclusi.
Visitammo una foresta di sequoie giganti, poi il bellissimo Yosemite National Park, una bella valle attraversata da un fiume e con alte montagne intorno dalle quali cadono cascate d'acqua. Il Captain e l'Half Dome sono le più celebri dove si è iniziato a scalare senza corde col free climbing.
E finalmente la più bella città americana: San Francisco con le sue colline e le case di legno di varia foggia, il suo famoso ponte rosso del Golden Gate, col relativo parco e spiaggia dove ci sono i surfisti, una bella Chinatown, il tram che percorre varie colline prima di arrivare al mare, il Trieste Caffè, la Transpyramid, bel grattacielo piramidale e la famosa libreria Citylights di Ferlinghetti amico ed editore del poeta gay Allen Gingsberg reso famoso dal suo libro di poesie l'Urlo ed uno degli esponenti della beat generation assieme a Kerouac autore di Sulla strada.
Dopo la visita della famosa via Ashbury Heights per gli hippies ed i loro negozi e ritrovi
percoremmo poi la bella strada costiera pacifica cercando inutilmente il famoso Big Sur che ci parve essere solo un camping fra i monti dove si rifugiavano gli hippipies fra i quali Kerouac e dove si tenevano concerti famosi, credo soprattutto di jazz, visitammo una bellissimo tratto di costa a pagamento la Seven Miles Drive con spiagge rocciose e sabbiose e bei giardini fioriti.
Passammo per Monterrey per vedere il suo molo e porticciolo con le foche ed il posto celebrato dallo scrittore americano John Steinbeck
quindi la bella Carmel di cui fu sindaco per tanti anni Clint Eastwood e la bianca Santa Barbara dove c'è un'importante residenza estiva presidenziale e infine Los Angeles, una città vasta come l'Umbria con tante autostrade al suo interno e percorsi di ore per raggiungere i suoi tanti e famosi posti celebrati dal cinema come Hollywook ed il suo Boulevard con le stelle del cinema ma anche di tante prostitute, Beverly Hills con le sue ricche ville, Santa Monica il suo molo enorme che ospita ristoranti, la spiaggia di Venice che merita una visita soprattutto nel week end dato che qui vengono a esibirsi artisti di strada ed esibizionisti, senza dimenticare la palestra a cielo aperto dove praticamente è nata la moderna palestra di fitness, i canali del miliardario che pensò di costurire una nuova Venezia, più su la spiaggia e le ville esclusive di Bel Air
Andammo a visitare Disneyland, gli Universal Studios dove assistemmo alla replica di famose scene del cinema come quella dello squalo o di un terremoto, poi a Long Beach visitammo la nave Queen Mary trasformata in albergo ed il Colossus la più alta montagna russa dove rischiai l'infarto e infine la bella San Diego, la città che ospita la Marina militare americana ed il Sealand, un grande zoo acquatico dove si può assistere a vari spettacoli con foche, orche ammaestrate e perfino pescatori di perle.
Tornati a Los Angeles prendemmo l'aereo per New York e dopo alcune ultime visite, tra sui quella ad un mio ex collega diventato direttore della filiale di banca americana tornammo soddisfatti a casa dopo un mese e mezzo di tante belle cose viste.
Otto anni dopo tornai in US con la madre di mia figlia volanda da Londra via Artico a LA dove affittamo un'auto e percorremmo i stessi posti del mio viaggio precedente con l'aggiunta della splendida Monument Valley, del Lake Page, del Zion National Park, del Canyon de Chelley e del castello del magnate americano Hearst
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment