30.3.20

QUANDO POTRETE, ANDATE A VISITARE TRIESTE

Io ho vissuto a Trieste per ben 37 anni dal 1955 fino al 1992 quando mi sono trasferito in Lombardia per motivi famigliari. Anche se sono profugo istriano di Capodistria ho vissuto a Trieste fin dall'età di 5 anni e pertanto mi sento triestino. Trieste è una città bella che è stata scoperta dal turismo solo negli ultimi anni, prima ci passavano a monte solo i turisti che raggiungevano la Croazia, ma pochissimi si fermavano. Poi non so cosa sia successo, ma adesso arrivano turisti da tutto il mondo e molte scolaresche in gita scolastica.
Le cosa migliore è conoscere qualche triestino e farsi portare in giro da lui per esempio in una "osmiza" (osteria temporanea) del Carso triestino, il bel altopiano che sta a 400 mt di altezza e dove i triestini sono soliti fare escursioni lungo i tanti sentieri e boschetti. Oggi si può sconfinare in Slovenia perchè i confini sono aperti e quindi ci sono più cose da vedere come la località di Lipiza famosa per il suo allevamento di cavalli ma anche le famose grotte di Postumia,la Skocijanska Jama ed il castello di Predjama costruito dentro una grotta panoramica.
C'è anche una bella grotta nel Carso triestino, la Grotta Gigante che potrebbe contenere la Basilica di San Pietro e c'è anche un museo esterno della guerra  ed un giardino botanico carsico.
Consiglierei la passeggiata lungo la "Napoleonica" che va dall'Obelisco di Opicina fino a Prosecco, il paese che ha dato il nome al famoso vino.
Da qui si può di una splendida vista sulla città ed il golfo ed è un punto da raggiungere ad ottobre per ammirare la Barcolana, la maggiore regata del Mediterraneo che ospita migliaia di imbarcazioni ed attira turisti da ogni dove.
Un altro punto di osservazione può essere il Tempio Mariano, simpaticamente denominato "Formagin" per la sua forma ed che si trova sul ciglio dell'altipiano carsico.
Sotto, si vede il celebre castello di Miramare che merita senz'altro una visita ed è uno dei siti più frequentati in Italia. Fu costruito intorno al 1860 per diventare la residenza di Massimiliano d'Asburgo e la moglie Carlotta del Belgio.
Lui era il fratello dell'imperatore austriaco Francesco Giuseppe che lo nominò prima governatore del Lombardo Veneto e poi capo della Marina Austriaca. Massimiliano divenne imperatore del Messico, la cui corona gli fu offerta da Napoleone III. Purtroppo dopo qualche anno fu vittima dell'ennesima rivoluzione e venne fucilato dai ribelli.
Il castello si trova all'estremità di una piccola penisola con vista sull'Adriatico ed il golfo di Trieste ed è attorniato da un bel parco che raccoglie tanti alberi e piante portate da tutto il pianeta. E' sede anche di un ricco parco marino, uno dei maggiori in Italia.
Alcune stanze del castello ricordano l'interno della nave sulla quale era solito navigare Massimiliano.
E'bello percorrere il tratto tra il castello e la località di Barcola prima di raggiungere il centro di Trieste. E' una passeggiata di circa 4 km e si possono incontrare i celebri "topolini" ossia gli stabilimenti pubblici balneari gratuiti dove molti triestini usano trascorrere l'estate, soprattutto i giovani. Ci sono gli scogli che proteggono la strada costiera ed ai quali i triestini sono affezionati perchè li usano per distendersi e tuffarsi oltre ai marciapiedi che d'estate vengono coperti dai bagnanti. Prima del porticciolo di Barcola, c'è una bella pineta con fontana ed una passeggiata a mare più tranquilla perchè la strada trafficata è più lontana.
Consiglio di percorrere in auto la bella strada costiera che va dal castello fino a Sistiana. E'considerata una delle strade costiere più belle al mondo e a metà del percorso si incontra una grotta naturale attraversata dalla strada e ci sono varie piazzole dove si può sostare ed ammirare il panorama e le spiagge sassose sottostanti, sedi di associazioni naturiste.
Sistiana ha una bella baia con un paio di spiagge, una discoteca famosa e all'estremità verso Trieste il villaggio turistico "Mare Piccolo" costruito dentro una vecchia cava dismessa. Ricorda un villaggio istriano con villette costruite su vari piani che si arrampicano fino alla sommità della cava per raggiungere quasi la strada costiera. Ci sono spiagge, bar, ristoranti, posteggi custoditi ed un bel porticciolo ed una piscina coperta con acqua marina riscaldata.
Dall'altra parte salendo la strada a tornanti della baia di Sistiana si arriva all'azienda di soggiorno e turismo da dove inizia lo splendido sentiero Rilke che attraverso un percorso panoramico, delimitato da un campeggio e da una pineta, arriva in prossimità del castello di Duino, costruito nel secolo quattordicesimo, un'altra attrazione della provincia di Trieste. E' un castello di proprietà dei principi Thurm und Taxis (della Torre e Tasso) imparentatI con tutti i reali d'Europa che in passato ospitò tantissime celebrità fra i quali il poeta Rainer Maria Rilke che durante il soggiorno scrisse le sue poesie "Elegie duinesi".
Si possono visitare varie sale, dense di testimonianze della storia centenaria . Da non perdere: la Scala del Palladio, capolavoro di architettura, il piano sul quale suonò Liszt e lo straordinario panorama sul golfo.
Anche il porticciolo di Duino merita una visita, c'è una spiaggetta con stabilimento balneare ed un ristorante dove si mangia dell'ottimo pesce.
Il castello ospitò per vari anni il "Collegio del Mondo Unito" che veniva frequentato da studenti provenienti da tutti i continenti con lingua d'insegnamento inglese.
A Trieste centro l' attrazione maggiore è la Piazza Unità d'Italia che è una delle piazze più grandi sul mare, seconda dopo quella di San Marco a Venezia.
La piazza ospita il palazzo del Municipio, il Palazzo delle Generali, compagnia di assicurazioni triestina con al pianterreno il famoso Caffè degli Specchi, il palazzo della Prefettura con una bella facciata, l'albergo Gran Duchi d'Aosta e l'ex palazzo del Lloyd Triestino che oggi ospita uffici della regione Friuli Venezia Giulia.
Consiglio la passeggiata panoramica sul Molo Audace che permette la vista delle Rive e delle varie colline su cui è costruita parte della città. Si possono percorrere le Rive a sinistra passando davanti al palazzo della stazione marittima che ospitava i passeggeri che partivano con le navi verso i vari continenti, soprattutto l'America. Davanti si vede la statua del martire capodistriano Nazario Sauro.
Proseguendo si incontra la ex pescheria oggi centro di esposizioni, il Museo del Mare e il ristorante Eataly prima di arrivare al porto turistico con varie imbarcazioni.
Dall'altra parte a destra s'incontra il teatro Verdi, una copia minore del teatro La Scala di Milano, il caffè Tommaseo, uno dei più spettacolari che fu ritrovo di intellettuali fra i quali lo scrittore triestino Italo Svevo ideatore del romanzo moderno psicologico ed il suo amico e scopritore James Joyce che visse a Trieste vari anni, la chiesa greco ortodossa di S.Nicolò ed il palazzo Carciotti sede della Capitaneria del Porto.
Si arriva infine al Canal Grande ed il Ponterosso con la Chiesa di S.Antonio Taumaturgo e la spettacolare chiesa serbo-ortodossa di S.Spiridione con le sue cupole azzurre.
Proseguendo a destra si arriva nella vasta zona pedonale, il Corso Italia che ospita vari negozi prima della grande e centrale Piazza Goldoni che a sinistra ospita la galleria Sandrinelli e la spettacolare scalinata dei Giganti che conduce alla collina di San Giusto.
San Giusto è il patrono di Trieste e la collina è assolutamente da visitare il castello medioevale con l'interessante museo, le rovine del foro romano e la bella Cattedrale romanica.
Dalla collina di San Giusto si ammira il panorama di parte della città e viene a mente il poeta triestino Umberto Saba e la sua poesia

"Trieste ha una scontrosa grazia
Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore con gelosia"

Sotto c'è la città vecchia, oramai restaurata con varie strade piacevoli come la via Cavana in fondo della quale si raggiunge una piazza che ospita un giardino, la Biblioteca civica, il palazzo dell'Istituto Nautico e dietro l'Ist.Tecnico Commerciale G.R.Carli da me frequentato e dove ho ottenuto il diploma di ragioniere nel lontano 1969.
Dall'altro lato c'è il palazzo dell'Anagrafe, la chiesa barocca di Santa Maria Maggiore ed una piccola chiesa romanica, la Questura con il prospiciente e interessante Teatro Romano scoperto casualmente negli anni '30.
Percorrendo a destra il Corso Italia che ospita sedi di banche, grandi magazzini e vari negozi, si arriva alla centrale Piazza Goldoni, girando a sinistra si raggiunge la larga arteria centrale, ossia via Carducci che è da percorrere fino ai portici di Chiozza per girare a destra ed entrare in uno dei salotti della città, il viale XX Settembre sede di tanti bar, gelaterie e alcuni cinema.
Era il posto dove un tempo  i giovani triestini usavano fare la passeggiata serale o "vasca"di ritorno dai topolini di Barcola per adocchiarsi e poi sostare in uno dei tanti bar per assaggiare un gelato e "cuccare" i passanti. Non so se dura tutt'oggi perchè nella mia ultima visita a Trieste, mi è sembrata priva dello smalto di un tempo.Pare che oggi i giovani triestini scelgono la strada pedonale nei pressi del porto turistico e non lontana dalla Biblioteca Civica, oggi ricca di bar e ristorantini e divenuto anche luogo di ritrovo notturno.
Un 'altra visita da non dimenticare è l'Antico Caffè San Marco in via Battisti, 18, una parallela del Viale XX Serttembre che ha ospitato le scene di tanti film. Trieste è stata location scelta da molti registi di film e sceneggiati come la recente produzione televisiva "la Porta Rossa" che ha fatto vedere una Trieste insolita, buia e cupa, ma ciò per rendere meglio la sceneggiatura della serie drammatica.
Invece Trieste è una città solare e radiosa, non solo per il clima marittimo (a parte qualche giornata in cui soffia la bora e qualche gelata invernale oramai sempre più rada).

I triestini sono molto allegri e vivaci, amano ridere e scherzare, a volte anche pesantemente, ma è tutto un gioco che i "foresti" non capiscono e a volte si inalberano.
Ne so qualcosa io che vivo in Lombardia e che ho dovuto cambiare il mio atteggiamento triestino per non inimicarmi tutti i seri e permalosi lombardi.

Proseguendo si raggiunge da una parte il Politeama Rossetti, il secondo teatro della città dopo il Teatro Verdi. Trieste è una città che ha una ricca e attiva vita culturale con concerti, balletti, commedie e drammi, opere, il festival dell'Operetta ed anche un festival del cinema.

Dall'altra  il Giardino Pubblico, uno dei pochi parchi -giardini della Città con grazioso laghetto con cigni e le statue di molti intellettuali triestini,
Per chi è patito di chiese, Trieste ha una bella e originale chiesa evangelica dietro l'imponente Palazzo delle Poste e la più grande sinagoga ebraica d'Italia in via Crispi, una trasversale della centrale via Carducci.
Ci sono anche interessanti musei con ricche collezioni come il museo Revoltella ed il Sartorio.
Altro parco è quello della Rimembranza sul Colle di San Giusto che si può raggiungere salendo la scala dei Giganti da piazza Goldoni, in mezzo a prati verdi e strada panoramica, ci sono cippi e pietre carsiche coi nomi di caduti durante le due guerre mondiali. Imponente il monumento di bronzo dedicato ai caduti triestini.
Raccomando vivamente  per chi viene in visita a Trieste per almeno qualche giorno, l'escursione a piedi in Val Rosandra, una gola profonda attraversata dall'omonimo torrente che forma pozze d'acque dove d'estate ci si può rinfrescare. C'è un laghetto, una cascata d'acqua, una chiesetta, un ghiaione, un lungo sentiero a monte che porta al paesello di Bottazzo col confine prospiciente e che una volta ospitava un'osteria dove si beveva anche il fragolino e si potevano mangiare alcune specialità triestine.
I triestini amano percorrere questo sentiero, lasciando l'auto nei pressi di Bagnoli della Rosandra. Alcuni patiti vanno ad arrampicarsi lungo i costoni rocciosi della gola.
Molti triestini amano anche andar per grotte di cui è ricco il Carso.

Il fenomeno carsico comprende le doline (buche vaste che si aprono nel pianoro), grotte con stalagtiti e stalagmiti di incomparabile bellezza, roccia calcarea e l'enigmatico fiume sotterraneo Timavo che ad un certo punto s'inabissa e riappare a S.Giovanni del Timavo, dopo Duino nei pressi della strada del Vallone che si prende per raggiungere Gorizia ed anche in direzione di Monfalcone, la città bisiaca "bis acquae" cioè tra i due fiumi Isonzo e Tagliamento, famosa per gli imponenti cantieri che costruiscono le navi da crociera che tutti ci invidiano e che un tempo si trovavano anche a Trieste (cantieri San Marco).
A Trieste si mangia molto bene il pesce soprattutto nei ristoranti lungo le Rive, ottimo il "brodeto de pesse" e il "risotto de mar" e poi ,in alcuni buffet, come il famoso "da Bepi S'ciavo" in Piazza della Borsa, nella City non lontana da Piazza Unità,si possono assaggiare specialità a base di maiale bollito e crauti, Un'altra specialità triestina è la jota una minestra con patate, fagioli e crauti acidi. Prelibati i dolci Presniz (da Preis der Prinzessin ossia premio della principessa Sissi) la Putizza e a Pasqua la Pinza.
Sul Carso è assolutamente da frequentare qualche "osmizza" dove si mangiano ottimi salumi e formaggi, la crema in sfoglia, bevendo il vino novello in un clima semplice ma di assoluta simpatia e allegria.
La cosa che più mi manca di Trieste è proprio questa convivialità con gli amici e le risate fatte durante pomeriggi e sere passate nelle "osmizze" o nei ristorantini del Carso a Basovizza, Padriciano,Rupingrande,Samatorza, ecc… Si mangia bene e si spende anche meno oltre confine ed il pesce anche a Muggia, la bella cittadina istriana a circa 20 km da Trieste e l'unica della penisola rimasta ancora in territorio italiano.
Muggia ospita un famoso carnevale imparentato con quello di Venezia. Ci sono una decina di compagnie che si sfidano per vincere il trofeo annuale. Anch'io ho partecipato per qualche anno con amici sfilando per la compagnia Lampo, l'unica che ha sede fuori Muggia, in un paesino sopra la città.
Avendo tempo, consiglio la visita oltre confine di Capodistria di stile veneziano, Isola d'Istria la città di Nino Benvenuti e soprattutto Pirano la città di Tartini con la bella piazza che ospita la sua statua ed è circondata in alto da mura antiche, con porticciolo centrale e poi la vicina e moderna Portorose con alberghi-casinò imponenti ed una bella spiaggia di sabbia e grande porto turistico.
Dall'altra parte, dopo Monfalcone, si può raggiungere dopo 30 km la bella città antica di Grado con pineta e spiagge sabbiose e la vicina Aquileia con basilica ricca di mosaici e rovine archeologiche romane.
Andate a visitare Trieste, vi piacerà, cercate di conoscere i simpatici e matti triestini e se vi capita una giornata di bora, non spaventatevi, non è così micidiale come si pensa, a noi triestini mette allegria ed io che vivo in provincia di Como spesso incontro qui giornate di vento più forti e dannose.

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