13.10.10

Montenegro, una bella costa di 100 km

lasciata malinconicamente la bella Croazia sono entrato in Montenegro, questo piccolo paese che si e'staccato dalla Federazione con la Serbia e che conta solo 700.000 abitanti, la popolazione di Firenze.
Mi sono limitato alla costa e all'interno ho visitato solo la ex capitale Cetinie, percorrendo una delle strade piu'panoramiche al mondo partendo da Cattaro che si arrampica per tornanti stretti sulla montagna fino a raggiungere una specie di altopiano nella cui valle si trova questa strana citta'.
Ci sono dei viali modesti e le belle ville che un tempo furono le sedi delle ambasciate al tempo di Cetinie capitale. In particolare quella francese e'la piu'elegante ma anche quella italiana con tanto di foto all'entrata dell'ultima regina italiana Margherita, appunto montenegrina e moglie di V.Emanuele III. Lei altissima doveva alzare la statura del re nano soprannominato sciaboletta e inoltre dette il nome alla famosa pizza Margherita per una focaccia inventata in suo onore.
Le bocche di Cattaro sono spettacolari ma un po' lugubri per il colore scuro delle acque e dei monti circostanti. Non per niente questo paese si chiama Montenegro.
Un po'deludente Perast tanto decantata da Lonely Planet che la cita per le tante chiese e palazzi, ma in effetti ne ho visto pochi e alquanto in rovina. Invece e'bello il lungo lago o meglio lungo mare e le due isolette prospicenti con chiese e le barche dei turisti che vi fanno la spola. Una di queste e'artificiale: gli abitanti la crearono buttandovi delle pietre e ancora oggi festeggiano questo avvenimento in estate col lancio in mare dei sassi.
Cattaro e'circondata da alte mura e da una fortezza che si arrampica in cima al monte. Come il resto delle cittadine dalmate e'tutta pedonale e pertanto molto vivibile: anche qui varie boutiques, ristorantini e bar.
Eccezionale la cattedrale romanica-gotica con bei quadri, ricchi paramenti vescovili e ostensori, reliquari in oro e argento.
La prima cittadina visitata fu Herceg Novi con una bella fortezza e piazzetta, poi il piatto forte BUDVA la cui vecchia citta' si trova confinata in una piccola penisola circondata dalle solite mura, tutta pedonale e diventata una boutique di lusso con tanto di yacht lussuosi ancorati appena fuori mentre la citta' nuova e'enorme e si sta consumando la montagna circostante.
Dopo si incontra Petrovac, piu'rilassante, per famiglie, molto tranquilla e la vicina isola di Sveti Stefan, un ex villaggio di pescatori in um'isoletta collegata alla terraferma da un sottile istmo contornato da spiagge. Fu un resort frequentato da vip internazionali fino alla guerra civile jugoslava. Ora la stanno restaurando e tornera'a splendere nel prossimo futuro.
Poi Bar il grande porto montenegrino e sorpresa...Bar vecchia in alta montagna tutta circondata dalle solite mura, ma con gli edifici quasi tutti crollati. Eppure ha un suo fascino e se restaurata sara'un vero gioiello.
Ho incontrato un simpatico archeologo toscano dai capelli rossi che la sta studiando e negli anni precedenti ha anche scavato in loco con altri colleghi.
Infine Ulcigno, ultima spiaggia prima dell'Albania ed ex covo di pirati.
Qui si respira gia'l'aria albanese con moschee e costumi islamici. D'estate viene presa d'assalto da kossovari e albanesi. Mi ricordo della velika plaja che percorsi 30 anni fa fino al confine albanese, ma questa volta ho visitato la vecchia Ulcinj, un'altra cittadella arroccata in alto e circondata da mura con spiaggia sottostante.
Cosi'in meno di due giorni ho completato anche la breve visita di un altro stato balcanico e adesso, via si entra in Albania!
































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