25.7.11

LITUANIA

La prima delle tre repubbliche baltiche a iniziare da sud, io ci sono arrivato in autobus notturno da Danzica, costo 45 euro, partenza alle 19 e arrivo alle 7 locali (un'ora in più rispetto alla Polonia).
VILNIUS è una bella città con palazzi dallo stile barocco ed è protetta dall'UNESCO.
Il centro storico si svolge in lunghezza a partire dalla porta dell'Aurora. E' una città strapiena di chiese, una ogni 100 metri, nonostante l'origine pagana del paese, arrivato al cattolicesimo per costrizione da parte dell'ordine Teutonico con sede al famoso castello di Malbork o Marienburg, nei pressi di Danzica.
Subito sopra la porta dell'Aurora c'è una cappella con l'immagine della Madonna Nera che richiama migliaia di pellegrini cattolici da tutta Europa, in testa i polacchi.
La Lituania e la Polonia erano un paese unito nel Medioevo e uno dei maggiori del continente che arrivava fino al Mar Nero.
Poi svedesi, tedeschi e russi cancellarono quel potento stato che sparì dalle mappe per riapparire alla fine della prima guerra mondiale e durare fino all'inizio della seconda quando prima i nazisti e poi i russi occuparono nuovamente il paese infliggendo perdite umane immensurabili, soprattutto della comunità ebraica ma anche della classe dirigente lituana che venne deportata in massa nei gulag della Siberia.
Oggi, nonostante l'afflusso di lavoratori polacchi che trovano in Lituania migliori stipendi e occasioni di lavoro, continua l'esodo massiccio dei lituani verso i paesi di lingua inglese, Stati Uniti, Irlanda e Regno Unito.
I lituani sono i più simpatici fra i popoli baltici, di spirito....italiano e cattolici a differenza dei protestanti lettoni ed estoni più seri e chiusi.
La specialità lituana sono i cepelinai, dei gnocconi saporiti di patate ripieni di carne e conditi con olio e pancetta. Vi sono anche i blynelai, i koldunai ed altri, insomma ravioli, cannelloni e frittelle con carne, funghi o verdure varie, tutti squisiti che si aggiungono alla carne di maiale, le ottime salsicce, le patate ed il capuccio fresco e in salamoia, insomma i crauti che si sposano bene alle ottime birre locali.
Vilnius ha anche un distretto anticonformista, la repubblica di Uzumis fondata da alternativi, artisti originali che oltre il fiume locale, passato un ponte con tanti lucchetti alle transenne annovera locali interessanti, ma meno di quanto ci si possa aspettare da un'iniziativa che a mio avviso è in decadenza rispetto al glorioso inizio.

Invece una bella sorpresa di questa città bella ma addormentata è stato l'incontro nel parco cittadino di BALTICA, un festival di danze e canti folclorici che si svolge ogni 4 anni nelle varie repubbliche e che richiama gruppi dalle medesime, ma anche dall'estero. Infatti è stato piacevole incontrare il gruppo italiano di Lodi, LA TERRA DEL SOLE che ha avuto grande successo fra il pubblico lituano in quanto esegue allegre ballate siciliane (coreografie e componenti sono per lo più originari di Agrigento), canzoni divertenti che tirano su dopo le belle ma tristi esibizioni dei gruppi locali che rievocano spesso le vicende della guerra e dell'esodo.
Belli i costumi e ottime le musiche accompagnate da banchi che vendono prodotti di artigiato locali fra i quali gli articoli in ambra di cui trabocca tutta la zona a partire dalla Polonia, poi i tessuti in lino, le sculture in legno, ma soprattutto le specialità culinarie con le ottime zuppe, le salsicce e le birre, fra le quali il Giro, una birra scura di pane e cereali, meno aspra e alcolica di quella d'orzo.

Vilnius presenta la collina di Gediminas alta solo 50 mt con le mura, una torre museo, i resti del castello superiore cui si arriva dopo una breve salita dal parco sottostante o in un percorso breve in funicolare partendo a fianco del museo d'arte.
Di sotto l'imponente cattedrale bianca, il palazzo reale recentemente restaurato e la statua nera di Gediminas a cavallo l'eroe locale, il granduca di Lituania che fondò la città nel 1320 cui è dedicata anche Gedimino Prospektas, la principale via della città moderna adiacente il centro storico con palazzi eleganti quali quello del teatro di arte drammatica con le impressionanti teste nere delle tre muse e bei parchi verdi.
Vi sono grattacieli moderni e avveneristici e la torre della televisione che raggiunge l'altezza di ben 326 metri e che è diventato un simbolo di libertà ed eroismo quando 12 lituani si immolarono alle forze russe che nel 1991 diedero l'assalto alla stazione televisiva per reprimere i moti di indipendenza.
Vilnius possiede la più antica università dell'Europa settentrionale, risalente al 1579 e che presenta 13 cortili fra i vari palazzi che l'ospitano.
Vilnius fu capitale europea della cultura nel 2009 a dimostrazione del valore di questa città di circa 600.000 abitanti.
La vecchia capitale invece era a TRAKAI che si raggiunge in treno o autobus in un paio d'ore e che presenta un bel castello fortezza dentro un'isola circondata dalle acque tranquille di un lago meraviglioso ed un paesaggio verde molto suggestivo.
E' un'escursione che vale la pena perchè il posto è molto bello anche se il castello ricostruito non è estremamente interessante per le sale interne e per quanto espone dato che sono articoli recuperati qua e là.
Da Vilnius presi il treno moderno e comodo ma lento e raggiunsi la città costiera e porto del paese KLAIPEDA, la Memel prussiana, città più a oriente del vecchio stato tedesco.
La città non è particolarmente bella e interessante eccetto per una piazza con teatro classico, alcuni palazzi bassi dalla parte opposta e bancherelle che vendono la solita ambra, un canale con bar e ristoranti dove si mangia il salmone alla griglia, un palazzone alto e antico, il vecchio mulino trasformato in albergo.
La città è molto estesa e verde perchè le case vengono costruite lasciando grandi spazi verdi, vialoni con marciapiedi comodi e piste ciclabili che rendono l'ambiente rilassante e non oppressivo e cementificato come da noi.
Il canale che la separa dalla penisola opposta costituisce le banchine del porto con enormi gru e stabilimenti per il rimessaggio e le costruzioni navali.
Sbarcati dal traghetto si può raggiungere la spiaggia dopo una breve passeggiata nella pineta e ci si trova in mezzo ad un paradiso balneare con le scale di legno che ogni 200 mt circa permettono la discesa dalle dune che qui sono alte solo...una decina di metri.
Le spiagge sono libere, ma divise fra spiagge per famiglie, per donne sole e per nudisti e attrezzate con spogliatoi costituiti da strutture metalliche circolari aperte che nascondono solo la parte centrale del corpo e ricoperte da pubblicità.
Poche le attrezzature, qualche bar all'arrivo del traghetto ed un altro in spiaggia, dato che ci si trova dentro un parco nazionale protetto.

Il traghetto impiega solo 15 minuti per raggiungere la penisola di fronte, la bellissima CURLANDIA e NERINGA che è lunga circa 100 km e larga solo 4, metà appartenenti alla Lituania e l'altra metà al distretto russo di Kaliningrad, la vecchia Konigsberg prussiana che è raggiungibile propria da questa strada.
La penisola forma una laguna interna col fiume Nemunas il cui delta sfocia all'interno e che si usa visitare in battello per la bellezza e particolarità del paesaggio verde.
Molto più interessante la penisola che gode di una particolarità unica al mondo: la presenza di dune si sabbia che in vari punti raggiungono l'altezza di 60 metri e che sono tutelate nel parco nazionale costituito da pinete estese, una lunghissima spiaggia verso la parte esterna del Baltico che è la gioia di bagnanti e naturisti, una pista ciclabile separata dalla strada che induce molti al noleggio delle biciclette e l'attraversamento della penisola con soste per visitare le dune, rinfrescarsi con un bagno tonificante nelle acque non tanto fredde (sui 22 gradi) del Baltico o fermarsi nei 4 villaggi rimasti (altri sono stati abbandonati perchè sommersi dalla sabbia) e soprattutto nella bellissima NIDA, a soli 3 km dal confine russo.
NIDA è piuttosto cara, ma val la pena di spendere qualcosa in più per godersi questo paradiso che permette la visita del parco vicino con le dune alte oltre 50 mt, una passeggiata in mezzo al verde lungo il sentiero costiero con scale in legno che permettono di arrivare in cima e godere del paesaggio circostante con la pineta perso il mare e la spiaggia che si raggiunge dopo una passeggiata di un paio di km lungo e attraverso la pineta.
Vi sono belle case in legno colorato, con giardini molto curati, aste altissime con le banderuole in ferro battuto che caratterizzano le varie abitazioni, bei parchi curati, hotel di standard internazionale e perfino la villa dove il celebre scrittore tedesco Thomas Mann passò 4 estati in compagnia della numerosa famiglia e che ora è stata trasformata in museo.
L'ultima visita del paese è per la città costiera di PALANGA, la Rimini lituana che attira bagnanti da tutto il paese e anche dall'estero con la sua bella e lunga spiaggia e la famosissima via pedonale centrale, lunga un paio di km che arriva al molo in legno che continua la sua corsa nel mare, dividendo la bella spiaggia a metà.
La sera vi sono migliaia di giovani e turisti che animano il posto passeggiando e intrattenendosi nei numerosi bar e ristoranti, un grande luna-park e tante attrazioni tipiche delle località balneari prestigiose e di richiamo.
Insomma un bel paese di cui ho visto le cose essenziali, trascurando i due parchi nazionali di Zematija dietro Klaipeda e Ausksitalija verso il confine con la Bielorussia perchè tutto il paese è un parco nazionale essendo verdissimo.
Ho inoltre preferito vedere la costa e saltare l'interna collina delle Croci verso Siaulai che espone migliaia di croci in legno di ogni forma e grandezza che i lituani piantano per voto, per ringraziamento, per ricordo, per protesta al punto che rappresentò in passato la propria avversione agli occupanti stranieri, tedeschi prima e russi poi fino all'indipendenza del 1991.










































































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