15.7.10

POLONIA -Seconda parte:AUSCHWITZ-WIELIZCKA-SCHINDLER











AUSCHWITZ

ci si arriva in comodo pullman in un paio di ore e poi si attende la visita guidata di gruppo nelle varie lingue e ti forniscono un apparecchio con cuffie nelle quali senti bene quello che racconta la guida strada facendo.
Ero molto indeciso se fare questa visita perchè sapevo che mi avrebbe impressionato e depresso, ma poi l'ho fatta più o meno per il motivo che ho trovato espresso subito dopo l'ingresso: CHI EVITA LA STORIA, PER QUANTO DURA, E'DESTINATO A RIPETERLA SULLE PROPRIE SPALLE.

All'ingresso c'è la famosa scritta ARBEIT MACHT FREI, cioè il lavoro rende liberi,scritta che era stata rubata qualche mese e che poi hanno rimesso al suo posto.

1,5 milioni di ebrei e non solo ebrei ma anche zingari, oppositori politici, gay, ecc. sono stati gasati in questo mattatoio perfettamente organizzato.
Ci sono le baracche di mattone bruno che fungevano da dormitorio-prigione ed in alcune hanno raccolto i reperti trovati quando i nazisti se ne andarono alla fine della guerra, non prima di aver bruciato quasi tutto per nascondere i loro misfatti.

Ci sono montagne di capelli umani che venivano usati per produrre stoffe!
Le valigie dei deportati coi loro nomi impressi, i loro oggetti personali, scarpe, spazzolini da denti, occhiali, rasoi, ecc...
E poi le stanze interrogatorio e le celle punizioni strettissime dove dovevano stare in piedi al buio prima di essere messi al muro e fucilati.
E naturalmente le camere a gas nei quali venivano introdotti appena arrivati dai treni che a volte ci mettevano un mese e scaricavano metà dei disgraziati già cadaveri e l'altra metà ridotti a 30 kg di peso perchè senza cibo, nè acqua per lunghi giorni.
I più forti venivano destinati ai lavori, gli altri venivano indirizzati subito alle camere a gas, compresi i bambini sotto i 12 anni.

Di fronte al campo di Auschwitz c'è quello di BIRKENAU che si visita in successione ed era il campo destinato alle donne, altrettanto orribile e impressionante ed in parte bruciato.
Unica nota positiva che ho sentito nel commosso racconto della guida polacca: ad Auschwitz sono arrivati SOLO 7.500 ebrei italiani in quanto gli italiani, brava gente, hanno fatto in modo di nascondere e salvare la maggioranza dei suoi ebrei.

WIELIZCKA

sono le miniere di sale in funzione da 700 anni e tuttora in uso che si trovano in periferia di Cracovia e raggiungibili in autobus in circa mezza ora dal centro.
E' un grazioso paese con un bel parco attorno all'entrata di questo sito protetto dall'Unesco
Nove livelli che arrivano a 327 mt di profondità ed un percorso di oltre 300 km di gallerie e cunicoli.
Si pagano circa 10 euro e con guida parlante le varie lingue (io ho scelto quella inglese per questioni di orario ed era una gentilissima signorina polacca che parlava un ottimo inglese molto comprensibile).
All'inizio ero addirittura da solo ma poi si sono aggiunte due coppie di ciccioni americani di Chicago e Oregon.
Si scendono circa 350 scalini tutti di gesso, grigio-neri, in ambiente fresco per cui è meglio portarsi un maglioncino, dato che la guida dura circa 3 ore.
Ci sono molti tunnel, sale con statue di minatori, cavalli, muli tutti fatti di sale e poi la meraviglia di una cattedrale, cioè un salone immenso scavato nel sale e decorato con statue e bassorilievi biblici come "l'ultima cena", lampadari che sembrano cristallo e naturalmente la statua del papa polacco.
La maggiore emozione è quando arrivi in una sala decorata dove entrano in funzione dei giochi di luce che mettono in risalto la particolarità dei bassorilievi e poi esce pian piano il pezzo forte di CHOPIN grande compositore polacco.

Si risale in superficie dentro un piccolo ascensore dopo esser stati a 200 metri di profondità e prima di uscire si può mangiare nel self service che offre specialità della cucina polacca a prezzi molto bassi oppure si possono comprare vari oggetti di sale, alcuni di altre pietre come l'ametista e l' ambra che ,assieme ai cristalli Swarowski (cecoslovacchi) costituiscono la componente principale dell'oggettistica relegata a souvenir.

FABBRICA DI SCHINDLER

si trova nell'immediata periferia di Cracovia in zona industriale.
E' il sito reale della storia di Schindler da cui Steven Spielperg ha ricavato forse il suo più bel e toccante film nella sua lunga carriera di successi.
Schindler si faceva consegnare centinaia di polacchi ebrei dai campi di concentramento nazisti, naturalmente a pagamento, e così li salvava da morte certa, facendoli lavorare nella sua fabbrica che produceva principalmente pentole d'epoca.

Il museo ricavato all'interno della fabbrica stessa è stato inaugurato recentemente e raccomando assolutamente la visita interessantissima e varia anche se il tema è sempre quello tristissimo della persecuzione ebraica.
Meno deprimente di Auschwitz e più ricco di oggettistica d'epoca: si percorre un bel circuito attraverso varie stanze e gallerie dentro le quali sono posti foto d'epoca, vestiti, suppellettili, perfino giocattoli, ricostruite le stanze d'abitazione degli operai, addirittura il salone del parrucchiere e barbiere e poi ricostruzioni del ghetto ebraico.
C'è poi la stanza dell'ufficio di Schindler con la sua scrivania e la sua foto e tante altre cose, ma tutte molto interessanti.
La visita costa intorno ai 10 euro

HO FATTO TUTTE QUESTE VISITE DA SOLO, PRENDENDO I MEZZI PUBBLICI E PAGANDO SOLO IL BIGLIETTO D'INGRESSO, IN TOTALE PER LE TRE ESCURSIONI, TRASPORTO E BIGLIETTO D'INGRESSO HO SPESO 40 EURO CIRCA mentre se avessi aderito alle escursioni organizzate di gruppo avrei speso QUASI IL TRIPLO|
L'ultimo giorno, affranto dal gran caldo ho deciso di prendermi una giornata di relax; ho preso il pullman 292 che porta all'aereoporto BALICE di Cracovia pagando il biglietto meno di 1 euro e poi ho camminato una mezzora prima di raggiungere il lago Kryspinow che è la spiaggia di Cracovia.
Il lago è grandino con acqua pulita ma dal colore verde scuro, tutta circondata da betulle, canneti e a sorpresa, sabbia sia ai margini che sul fondale, sicchè si può circolare a piedi nudi e immergersi senza problemi nell'acqua fresca ma non fredda.
Io sono stato nella zona più tranquilla e "liberal", la spiaggia naturista, essendo un naturista convinto da 40 anni, senza pruderie, nè morbosità ma solo per il piacere di prendere il sole e nuotare come mamma m'ha fatto.
Ho conosciuto un gruppo di giovani polacchi molto simpatici coi quali ho conversato piacevolmente. Mi hanno anche offerto la birra che loro si portano appresso in grandi contenitori frigo e che bevono continuamente alternando le bevute con nuotate e grandi chiaccherate in allegria.
Era domenica e mi sono rilassato e rinfrescato prima di rientrare, con passaggio offerto dagli amici polacchi, in città e prima della partenza il giorno successivo per Zakopane.

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