14.7.10

ROMANIA-parte terza- Il Delta del Danubio ed il Mar Nero

da Brasov ci dirigiamo verso Ploiesti, città industriale a nord di Bucarest, dove è stato catturato Ceasescu e la moglie in fuga dalla capitale e da qui passando per Buzau e Braila arriviamo a GALATI che si pronuncia Galaz.
Il viaggio di 4-5 ore è stato facile in quanto il traffico era limitato, le strade buone, lunghissimi rettilinii circondati da sterminate campagne di cereali, canapa, tabacco.
A Galati prendiamo un traghetto che ci permette di attraversare il Danubio e sbarcati dall'altra parte arriviamo in breve a TULCEA la città di riferimento per la visita al Delta.
C'è un vero porto fluviale con tantissime imbarcazioni e ferry boat che organizzano escursioni nel delta, ma noi abbiamo proseguito per MUGHIROI un piccolo paesino dove abbiamo alloggiato nei bungalow del camping di Iulian,ragazzo che poi ci ha portato in giro con la sua barca attraverso i canali del Delta.
E' stata una bellissima gita di mezza giornata durante la quale abbiamo ammirato le sponde di vari canali e laghi immersi nel verde con alberi che crescono nell'acqua, fiori di loto, tanti uccelli ma anche case di pescatori, villette e pensioni turistiche.
Valeva la pena di venire fin qui per ammirare uno degli ultimi paradisi anche se Ceasescu con la sua folle politica fece di tutto per distruggero questo paradiso e riuscì a far dirottare le migrazioni degli uccelli che ora sono solo mezzo milione mentre prima ammontavano a ben dodici milioni!
Tornati a Tulcea e affranti per non essere andati a Sfante Gheorghe, sulla costa in quanto è un bellissmo posto con spiaggia naturale, ma bisogna esserci nei giorni giusti del traghetto che ci va da Tulcea un giorno si ed un giorno no e noi naturalmente eravamo nel giorno sbagliato.
Da Tulcea proseguiamo verso sud e arriviamo a HISTRIA, la colonia greca romena più antica. Una bella sorpresa per me che sono istriano!
E' la Pompei romena con i resti abbastanza ben conservati delle mura vicine ad un grande lago ed un bel museo che conserva i migliori reperti.

E' arrivato il momento del mare e del riposo dopo migliaia di chilometri.
In breve arriviamo a Costanza il grande porto romeno e seconda città del paese.
Proprio prima di arrivare in centro si passa per MAMAIA, la spiaggia numero uno della Romania, con tanti alberghi, discoteche e infrastrutture di ogni tipo per il divertimento dei bagnanti.
Pur essendo di domenica nell'enorme spiaggia, lunghissima e larghissima, sabbia giallina e piuttosto ventilata, c'è poca gente. Decidiamo che non è il nostro posto e proseguiamo per Costanza centro.
E'domenica e c'è poco traffico, ci perdiamo girando varie strade in cerca del centro storico. Arriviamo in una strada insignificante e chiedendo ad un ragazzo veniamo a sapere che siamo a due passi dalla piazza con la statua di Ovidio nativo del posto.
La piazza è piuttosto bruttina ed anche il contorno. Vicino c'è una strada dall'alto della quale si vede il mare, stabilimenti balneari bruttini e infrastrutture del porto.
Cerchiamo il centro moderno ma siamo stanchi, nervosi e dopo qualche chilometro di varie strade centrali con qualche giardino e parco decidiamo di andarcene a sud in cerca di meglio.
Passiamo per Euforie Nord e Sud a pochi chilometri da Costanza ma le saltiamo ripromettendoci di visitarle al ritorno.
Arriviamo a COSTINESTI, una località marina frequentata soprattutto dai giovani, ricca di discoteche, pub e tanti negozietti, bar e ristorantini dove ci rifocilliamo con pizza e ottimo strudel di mele.
La spiaggia è carina, ma piccolina, piatta, con ombrelloni di paglia stile Oceano Pacifico.
Proseguiamo ancora e visitiamo una serie di cittadine satellite con nomi di pianeti:Olimp, Neptun, Saturn, Cap Aurora, Venus.
Queste località sono state create dal regime comunista ed hanno ospitato per decenni i fortunati turisti romeni ma anche migliaia di turisti in cerca di prezzi bassi.
Ci sono albergoni semplici con la classica struttura comunista semplice e senza fantasia e con prezzi intorno ai 20 euro per stanza, parecchio verde, spiagge abbastanza curate ed altri albergoni moderni stile Acapulco con luna park, trenini per escursioni dei pigri bagnanti, però il tutto dà l'idea di essere ancora all'inizio o fuori stagione. Ci sono pochi turisti, molte strade in rifacimento e non convinti proseguiamo ancora.
Arriviamo a MANGALIA, secondo grande porto romeno, con un enorme porto commerciale con enormi gru, un porto militare della marina romena con alcune navi ed una caserma accanto.
La spiaggia è grande ma non ci piace e ancora avanti.
Finalmente arriviamo nel posto giusto: VAMA VECHE e non si poteva procedere oltre perchè un paio di km dopo c'è il confine con la Bulgaria.
Vama Veche significa Dogana vecchia. La spiaggia è ad arco con piccoli alberghetti e ristorantini. Ci sono molte costruzioni in legno, ma noi troviamo alloggio in un stranissimo ed originale albergo stile greco, tunisino o spagnolo.
La facciata bianca è adornata con ceramiche colorate che ricordano il grande architetto barcellonese Gaudì. All'interno c'è un bel cortile con giardino e piscina.
Le camere sono semplici ma dignitose.
Andiamo a cenare nel ristorante di proprietà dell'albergo che domina la spiaggia e si protende nel mare, cosicchè si mangia con il mare sotto ed un bel tramonto che però in Romania non è sul mare ma nell'interno.
Ci facciamo la prima scorpacciata di pese che continuerà nei giorni successivi.
Qui si mangiano i calamari, le sardine fritte e poi il pesce siluro e la dorata una specie di orata locale, molto buona.
Anche il vino bianco, la feteasca regale in particolare, è buono; si può scegliere secco e semisecco o dolce e dopo qualche bicchiere dà una piacevole ebbrezza che ben si sposa con la...brezza marina.
Vama Veche negli anni '50-60-70 era la Capalbio romena con tanti politici che venivano in vacanza. Poi divenne bohemienne con tanti artisti ed oggi ha trovato una nuova collocazione: giovani discotecari e hippies che arrivano qui da tutto il paese soprattutto il 10 agosto quando vi celebrano un famoso festival di disc jockey e la spiaggia è invasa da 30.000 giovani scatenati in nottate di balli, sballi e tanta birra.
Cerchiamo il paese ma è quasi inesistente, insomma ci sono case private ma poche e per trovare un vero paese bisogna andare all'interno di Mangaia e non ne vale la pena.
Comunque il soggiorno a Vama è stato molto piacevole per un paio di giorni dopo i quali abbiamo deciso di provare con Euforie.
Infatti ci è piaciuta molto Euforie Nord separata da Euforie Sud da un istmo all'esterno del quale da una parte c'è il mare e dall'altra un grande lago salatissimo, TECHIRGHIOL con tanto di Spa curativa e spiaggetta dove prima si provano i bagni di fango nero che curano i problemi alle articolazioni.
Ti danno il fango spalmabile come il burro, in un secchio e ti ungi di questa terra che tieni addosso per una ventina di minuti e poi o ti fai la doccia o ti immergi nel lago salato che sembra faccia molto bene e stranamente non brucia gli occhi.
Euforie Nord invece è in alto con il mare sotto che si vede percorrendo una piacevole passeggiata pedonale. Noi abbiamo preso la nostra miglior camera nell'hotel sul mare di Stefanino, con ottimo ristorante e camere deliziose decorate con velluti rosso bruno o verde.
Le spiagge sottostanti sono enormi e molto curate, con ombrelloni e sdraio a disposizione dei pochi turisti a pagamento. Noi abbiamo preferito restare al sole anche se ci eravamo letteralmente bruciati a Vama Veche dove stupidamente eravamo restati tutto il giorno esposti al vento senza accorgerci che intanto ci stavamo abbrustolendo.
Euforie almeno in questa stagione non ancora iniziata è molto riposante, più adatta a famiglie che ai giovani ed essendo a pochi chilometri da Costanza deve riempirsi dei suoi abitanti, anche con le seconde case.
Un piacevole soggiorno marino con le famose acque nere, che poi sono scure ma non proprio nere. Il mare è piuttosto mosso e freddino, con onde abbastanza violente che ti scagliano facilmente sulla batigia.

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