5.4.16

CINA









































































Nel 1983 intrapresi un viaggio di gruppo in Cina con un'agenzia di Monfalcone.
Eravamo un piccolo gruppo di circa dieci persone con un giovane capogruppo di Bergamo alla sua prima esperienza.
Il turismo era ancora un'avventura in Cina, rari gli hotel, quasi nessun cinese che parlasse l'inglese, in compenso i prezzi erano molto bassi, l'ospitalità buona, le cose da vedere tante e come si sa un'ottima cucina.
Io ero in compagnia di Rossella una ragazza con la quale formavo allora una coppia che alla fine del viaggio si ruppe.
Purtroppo Rossella è venuta a mancare qualche anno fa e ricordo questo viaggio in suo onore.

Noi arrivammo a Hong Kong in settembre e facevo un caldo impressioante con un'umidità altissima che ci costringeva a rientrare in albergo dopo poche ore per permetterci di respirare.
Ricordo il mare interno che sembra un lago, circondato da grattacieli altissimi e molte imbarcazioni ancorate che fungevano da case o ristoranti.
C'era la Kowloon street che era la via dello shopping ed era strapiena di negozi e infine ricordo che salimmo un monte, forse con una teleferica, per godere dall'alto il panorama.

La prossima tappa fu l'ingresso in Cina a Canton oggi Guangzhou perchè allora Hong Kong era ancora indipendente o colonia britannica.
Canton era molto più povera, addirittura buia alla sera con migliaia di persone in giro. Eravamo preoccupati e con la paura di perderci in mezzo alla folla e così ci tenevamo per mano.
Ricordo che il treno era come un salotto con le tende di lino ed i tavolini coi servizi di the di porcellana.
Di Canton ricordo solo la visita al mercato di verdure, tantissime, e di animali,inclusi gli insetti perchè si sa che i cinesi mangiano di tutto.
Inoltre ricordo la visita ad un monumento di un cinese padre della patria, ma non Mao Tze Tung.

La prossima tappa fu Guilin, la città romantica lungo il fiume delle Perle con le sue colline particolari, ognuna a se stante anche se in foto sembrano unite. Percorremmo il fiume sopra un battello dove ci offrirono il pranzo e ognuno di noi scattò decine di foto anche se poi sembrarono tutte uguali.
La città fu e rimane fonte di ispirazione per tutti i pittori e poeti cinesi per la particolare ambientazione romantica.
Poi fu la volta di Hanzhou col suo West lake o lago occidentale. So che in passato questa città fu capitale della Cina, mi pare che visitammo un grande tempio buddista e poi ricordo una passeggiata al lago con salici piangenti intorno.

Un'altra visita fu alla città che i cinesi considerano la loro Venezia. Si tratta di Suzhou, ma di Venezia ha ben poco. Ci sono un paio di canali stretti e bruttini, qualche ponte, ma in general fu una delusione.
Fu poi la volta della metropoli Shangai la cui isola di Pudong che oggi ospita i grattacieli più avveneristici, era allora piatta e forse deserta. Ricordo il Bund ossia la via costiera con edifici di stile occidentale, dei giardini con pontili in cemento, un grande Buddha forse di giada verde e poco altro.
Le due ultime tappe furono Xian la vecchia capitale all'interno, famosa per il suo esercito di terraccotta che naturalmente visitammo.
E' composto da migliaia di soldati, ognuno con la sua espressione personale e di grandezza naturale. Era l'esercito del grande imperatore cinese che unificò il paese, costruì la grande muraglia e si fece poi questa tomba incredibile. A Xian ricordo anche una bella torre cittadina e forse un altro tempio buddista.
Naturalmente la città che mi rimase più impressa fu la capitale Pechino nella quale Rossella ed io rimanemmo due settimane mentre il gruppo ripartì dopo solo due giorni.
A Pechino e anche fuori visitammo un sacco di posti ed ho ricordi molti positivi della capitale cinese.
La città proibita fu il clou, ci entrammo tre-quattro volte senza difficoltà nè le chilometriche code di oggi. Ogni volta scoprivamo nuove cose perchè è veramente enorme e riserva sempre nuove sorprese coi suoi interessanti palazzi, i suoi mobili, gli oggetti d'arte e poi i cortili ampi, le scalinate di pietra bianca.
Un altro posto che mi piacque molto fu il tempio del Cielo tutto in legno e dipinto di vari colori e allegorie.
Poi il tempio del Dalai Lama, la piazza Tian an Men, forse la più grande al mondo che ospita il mausoleo con il corpo del leader Mao Tze Tung e poi il Palazzo del Parlamento.
Più in lùà c'è la via dello shopping la Waffungin street dove Rossella ed io comprammo delle pellicce ad un prezzo molto basso in quanto eravamo i primi clienti di un emporio appena aperto e fummo addirittura ripresa dalla tv cinese.
Fuori Pechino visitammo la Muraglia cinese, veramente impressionante e le tombe Mingh, un po' deludenti. Ricordo un viale con le statue in pietra di molti animali.

A Pechino usavamo andare a pranzo al Pekimg Hotel vicino a piazza Tian An Men. Si mangiava molto bene e ricordo che spendevamo allora circa 5.000 a pasto ossia 2,5 euro in uno dei ristoranti più quotati della città.
Anche nelle altre città ci dettero ottime stanza a prezzi molto bassi, ricordo che a Hanzhou alloggiammo in una suite di circa 100 mq con mobili antichi ed il costo della stanza era di 10 dollari per notte.

Sono passati 33 anni da allora, i ricordi si fanno sempre più nebbiosi, la Cina da allora ha fatto passi da gigante, oggi è totalmente cambiata e dove allora c'erano casette basse e affumicate, oggi ci sono grattacieli avveneristici.
Io sono comunque contento di aver visto la Cina di allora, più originale, più facile e meno costosa.


























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