30.11.05

DAL LAOS ALLA CAMBODIA VIA BANGKOK

Ciao amici sto aspettando all'aereoporto di Bangkok il mio volo per Siem Reap da dove inizierò i miei 12 giorni di visita in CAMBOGIA. Ieri ho passato il confine tra Laos e Tailandia in bus da Vientiane a Udon Thani partendo alle 9.30 e arrivando a mezzogiorno al confine tailandese dove ho dovuto aspettare ben 7 ore il mio volo per Bangkok. Ho mangiato ad un self service on soli 80 baht, 2 dollari, come al solito cibo speziato anche se avevo chiesto di non darmelo. Poi ho conosciuto un matto israeliano di Tel Aviv che vive a Koh Samui e gestisce un ristorante vicino alla spiaggia. Era giocatore di basket col Maccabi. Simpatico ma geloso per ogni ragazza thai che cercavo di conoscere. Voleva dimostrare di essere più capace ma le ragazze non gli davano retta ed io pure perchè sembrava troppo appiccicoso. Arrivati a Bangkok ho preferito eclissarmi e prendere da solo un taxi che mi ha condotto nella KHAO SAN ROAD.
In Cambogia entrai a Siam Reap via aereo da Bangkok perchè allora le strade erano orribili e le file interminabili al confine. Nella bella cittadina trovai un buon albergo e poi uno tassista ciclista che mi portò in giro pedalando mentre io me ne stavo seduto dietro su una poltrona comodissima attaccata alla bicicletta. Passai con lui due giorni visitando i templi di Angkor Wat e solo il terzo giorno preferii un taxi collettivo in quanto c'erano altri templi piuttosto lontani.
Poi presi un una barca a motore veloce che mi fece percorrere un fiume ed il lago Tonle Sap dove c'erano vari villaggi con le palafitte in acqua. Visitai anche un le rovine di un vecchio tempio in collina e poi proseguii in pullman per Battambang, una grossa città dove mi  misi d'accordo con un ragazzo che mi portò in giro con la sua moto.
Andammo a visitare alcune fattorie, un tempio in collina e alcune cascatelle lungo un fiume. In certi punti rimanemmo impantanati nel fango, cos' tornammo indietro sul bamboo-train, cioè una tavola-carrello posta sul binario del treno. Eravamo noi due col motorino e qualche ragazzino, fu una bella e strana esperienza.
La prossima tappa fu la capitale Pnom Penh, una grossa città molto indaffarata e pensare che Pol Pot l'aveva fatta svuotare anni prima e trasferito tutti i suoi abitanti in campagna.
A proposito di questo pazzo dittatore che fece uccidere e sparire quasi la metà della popolazione cambogiana, non volli andare a vedere i killing fields cioè i campi dove sono sepolti migliaia di corpi in fosse comuni, nè i vari musei che raccontano la triste storia con dovizia di orribili particolari.
Nella capitale visitai il palazzo reale, alcuni belli templi buddisti ed il lungo fiume Mekong, quindi mi trasferii in pullman a Sihanoukville, la città sul amre che offre parecchie belle spiagge che andai a vedere e presso le quali feci il bagno. Feci anche un'escursione in barca presso una bella isola prima di prendere il pullman che mi avrebbe portato a Bangkok.

















































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