24.11.05

SABADEE/CIAO LUANG PRABANG





Ciao amici
ai 4 gatti che mi leggono!
Stamattina ho noleggiato una bici ed ho attraversato il fiume Mekon in barca.
C'è un altro mondo dall'altra parte.
Di qua la città dei templi antich, dei turisti, mercati, bar e ristoranti, di là la campagna dei contadini.
Mi sono addentrato per una decina di km incontrando tre villaggi di contadini.
Il sentiero non era sempre piano ed inoltre i freni non funzionavano bene, così ho rischiato grosso.
ma Buddha era dalla mia parte.
I Lao sono gentili, i bambini mi correvano dietro gridando non so cosa ma capivo il loro ciao ossia SABADEE.
Ho scattato un sacco di foto e nel pomeriggio quando sono tornato dall'altra parte sono andato a visitare il museo nazionale, il palazzo reale, la residenza della famiglia reale fino al 1975 quando fu proclamata la repubblica e andò al potere il partito comunista che ancora è al comando del paese.
Nel palazzo reale c.è una sala del trono un po kitsch,restaurata nel 1959 dall'ultimo re. Ci sono molti sofà a antiche spade, medaglie, vestiti reali, gioielli, ecc..
La parte più importante è la residenza privata della famiglia reale, estremamente semplice con mobili del 1930, di classico legno, salotto, stanza da letto del re e separata quella della regina, libreria e vecchie foto.C'è una stanza che contiene i regali di vari altri paesi, porcellane di Sevres, cristalliarie, statue artistiche di argento, oro e avorio.
Sono rimasto impresso particolarmente dal regalo degli USA che è la bandiera laotiana sbarcata sulla luna nel 1969.
Vicino al museo nazionale c'è il più importante tempio e di fronte la collina Phou Si sulla cima della quale c'è un altro piccolo tempio.
Ci vogliono 15 minuti per salire la scala che porta in cima ma ne vale la pena per il bel panorama che si gode della cittù stottostante e della valle.
Sceso in basso ho bevuto un caffè lao e sono andato al teatro ad assistere allo show di musica folclorica e danze , ma mi sono annoiato tanto.
Per fortuna c'erano una ventina di graziose ballerine  mentre gli uomini indossavano le maschere ed avevano le spade.
La musica era veramente soporifera.
Per fortuna lo show durò solo un'ora e cos' andai a far shopping al  night market giù affollato che trattava articoli di artigianato di ogni tipo ed inoltre aveva dei ristorantini molto economici.
Ho comprato parecchi regali, soprattutto stoffe ottenendo anche buoni sconti,
Poi sono partito per Vang Vieng ed il viaggio è stato orribile: sei ore di curve con gente che vomitava e un ragazzo che consegnava borse di plastica per l'occorrenza.



1 comment:

... said...

f....k h...l you are writing a book intead of enjoying the holiday!!
also where the h...l do u find all this internet over there?
ciaoooooo
fausto