10.12.05

PHNOM PENH








Qui sono di nuovo in una città piena di smog e che ospita 1,5 milioni di abitanti e pensare che era stata del tutto abbandonata a forza al tempo di Pol Pot. Rimpiango l'aria di Milano che è pure inquinata ma non così tanto. Questa città ha grandi boulevard alla francese, essendo stata appunto colonia francese. Sono arrivato verso mezzogiorno ed ho trovato una camera economica lungo il lago e poi ho noleggiato una bici per girare la città. Ai tempi della dittatura di Pol Pot almeno il 50% della popolazione venne torturata o uccisa e ci sono i killing fields cioè i cammpi della morte dove ci sono le fosse comune coi cadaveri dei disgraziati ed i turisti ci vanno come se fosse un'attrattiva, ma io me ne guardo bene. Nel paese ci sono molte persone senza gambe o braccia per causa delle mime sulle quali sono saltati e ciò avviene tutt'oggi perchè il paese non è ancora del tutto sminato. Il palazzo reale e la pagoda d'argento sono splendidi e assomigliano in piccolo al palazzo reale di Bangkok ed al suo tempio Wat Phra Keo. C'è da vedere inoltre il Museo Nazionale è più ricco di quello del Laos che celebra soprattutto i suoi leader comunisti più che la cultura, storia ed arte del paese. Qui si possono ammirare pezzi che arrivano dal famoso sito archeologico di Angkor Wat- Stasera ho pedalato lungo il fiume Mekong dove si radunano i giovani per incontrarsi, amoreggiare e bere qualche bibita, c'è anche un luna park, un mercato notturno. Doamani prendo l'aereo per Bangkok ed il giorno successivo per Pukhet.

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