3.2.06

INDIA












































Ciao
l'anno successivo in compagnia di Carmen, la mia compagna di allora e madre di mia figlia, visitai la mitica India, cui avevo sempre rinunciato per non dover assistere a scene di estrema miseria.

Non capitò neanche allora, in quanto il paese pur avendo problemi economici ,non mi diede l'impressione di povertà estrema cui film, documentari e libri mi avevano abituato.

Dopo New Delhi con il suo Forte rosso, la torre Mogul, la tomba di Gandhi, visitammo il Rajastan, la parte più interessante dell'enorme paese-continente.

Da Jaipur la città rossa con il palazzo dei venti,

passammo via via ad Agra ,la Firenze indiana con il meraviglioso palazzo Taj Mahal in marmo bianco, tomba di un'amata principessa morta di parto,

Udaipur con il suo bel palazzo ed il lago con la barca/tempio di marmo,

Jodhpur con la sua cittadella e palazzo enorme,

Jaisalmer la perla del deserto, piccola ma stupefacente con le sue mura ed i palazzi di sabbia intarsiata che sembrano ricamati a mano.

Facemmo anche un'avventurosa escursione con i cammelli, nel deserto del Tar proprio mentre a poca distanza, gli eserciti indiano e pakistano si schieravano per l'ennesima crisi politica e per poco non si affrontavano, con noi in mezzo.

Volammo quindi a Benares,Varanasi la città santa sul Gange con le sue acque miracolose e misteriose dove galleggiano i cadaveri delle vedove, dei bramini e dei bambini mentre la gente fa le abluzioni, si lava i denti e beve la stessa acqua accanto alle pire dei morti che bruciano in un'atmosfera suggestiva e seria, ma stranamente non impressionante.

Poi visitammo i meravigliosi templi di Kajurao con i templi dell'amore e del Kamasutra, in mezzo alle piante di buganville.

Quindi raggiungemmo il villaggio abbandonato e fortificato di Fatepur Sikri e la fortezza di Amber che si può raggiungere a bordo d' elefante.

Poi volammo fino a Bombay/Bollywood l'enorme metropoli con i grattacieli e la spiaggia dove i locali passeggiano ed i più sportivi si lanciano con i cavalli al trotto.

Infine la suggestiva ex colonia portoghese Goa con le sue vecchie chiese cattoliche e la bella spiagge di Colva Beach con le sue comunità hippy, i suoi ristorantini dove si mangia dell'ottimo pesce bevendo il vino porto ed il suo tramonto indimenticabile.

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