7.2.06

ULTIMO VIAGGIO A CUBA








CIAO,
l'anno scorso ad aprile feci il mio ultimo viaggio a Cuba, il quinto.
Sapevo che era l'ultimo e pertanto son tornato sul posto del delitto, nei posti preferiti:
la capitale, Trinidad, Santiago e Baracoa (a parte Vinales non rivisitata).
E' stato un commiato triste tranne l'ultima notte a Santiago quando partecipai ad una folle festa in strada nel centro cittadino con birra de la calle a volontà, samba e ballo de cintura (la ragazza di schiena strofina con movimenti circolari del suo bum/bum il pube del compagno e festeggia bevendo e ballando) con un gruppo di giovani cubani che mi hanno adottato perchè pagassi loro la birra (molto economica e anche poco alcolica, procura in cambio un forte mal di testa essendo prodotta con chissà cosa).

Comunque ho approffitato per vedere anche cose nuove, soprattutto a Santiago e Baracoa.

Infatti sono andato in escursione alla famosa Pedra in fondo al parco Baconao (un grande parco con statue in cemento di animali preistorici, un museo d'auto d'epoca, prati e spiagge).

Si tratta di una montagna alle spalle di Santiago che salimmo con una vecchia auto russa che stentò a salire andando in ebollizione, ma ce la fece dopo una sosta per raffreddamento.

Il panorama è spettacolare con l'isola di Giamaica in lontananza e la radio che trasmetteva i discorsi di Fidel, disturbati dalla base americana di Guantanamo.

Ho frequentato anche vari locali a Santiago, in compagnia di giovani cubani.

Per esempio un locale dove si esibivano con sfilate di moda locale e musica rock, oppure un altro posto dove i giovani cubani si esibivano in pezzi di rap cubano molto forte.

Non c'è solo la musica tradizionale, ma anche tutti i tipi di musica moderna.

La Casa de la Trova di Santiago, la più quotata a Cuba, mi deluse alquanto e continuo a pensare che la migliore è quella di Baracoa.

Visitai anche il museo Bacardi (quello del rum che era originario di Santiago e poi trasferito negli Usa dopo la rivoluzione) molto interessante e ricco ed il museo del carnevale con maschere e carri d'epoca.

Il pezzo forte è stato la rivisita di Baracoa dove ho girato a lungo in bicicletta, esplorando zone molto belle.
A nord sono arrivato alla bella spiaggia di Maguana.
Sabbia bianca, palme e venditori di frutta esotica e piatti di pesce e frutta di mare pronti per esser mangiati in spiaggia.

Ho conosciuto due ragazze israeliane di Tel Aviv che mi hanno raccontato della loro vita in mezzo agli attentati.

C'è stato un episodio buffo, ma anche triste con protagonista una povera ragazza cubana che cercava di vendermi una papaya.

Siccome avevo già comprato un sacco di frutta, la invitavo a rivolgersi altrove.

Ad un certo punto la vedo ritornare verso di me tutta triste e senza papaya.

Mi spiegò che si era seduta in spiaggia un attimo ed un maialino in libertà gliela aveva mangiata in un momento di distrazione.

La prendevo un po'in giro bonariamente, affermando che il maialino era stato più furbo di lei e nel mentre dicevo questa cosa, lo stesso maialiano stava mangiando le mie ciabatte, scatenando l'ilarità della cubana che concluse affermando che il maialino era anche più furbo del sottoscritto!

Per la cronaca riuscii a liberare la ciabatta malconcia ma ancora utilizzabile!

Raggiunsi anche un campismo (campeggio) cubano dopo aver attraversato un torrente straripato con l'aiuto di un cubano che portava la mia bicicletta sulle spalle mentre cercavo di camminare nell'acqua a mezza vita.

In compenso gruppi di turisti in pulman che mi avevano superato e preso in giro, furono costretti a tornare indietro per la strada impraticabile.

A sud, sempre in bicicletta ho percorso una cinquantina di km lungo un itinerario collinare stupendo, incontrando bei paesi, spiagge solitarie, entrando in una fattoria a conoscere e discorrere con l'intera famiglia fino ad ad arrivare al fiume Yumuri.

Ho ballato la sera nella discoteca panoramica in collina e ho passato una serata fantastica nella Casa de la Trova dove mi hanno chiamato sul palco a cantare nel coro la canzoneGuantanamera.
Ho fatto un lungo trekking lungo un fiume facendo il bagno nelle pozze d'acqua, incontrando portatori di legna a bordo di muli, pranzando in una casa cubana in compagnia di una famiglia di contadini molto simpatica che mi hanno mostrato la loro bella campagna.

Ho incontrato un paesaggio stupendo con alte montagne e cascate d'acqua.

In compagnia di tre fratelli che avevo conosciuto in discoteca sono andato a nuotare nel fiume a ridosso della città ed a tuffarmi dal ponte.

Ho fatto un altro trekking per raggiungere una bella spiaggetta ad est dove c'era solo un pescatore che si tuffava per catturare aragoste.

Ne ho comprata una che ho mangiato la sera stessa facendola prepare dal figlio della padrona di casa che era cuoco di mestiere.

Ho passeggiato nel bel Malecon (la strada costiera) conoscendo un sacco di gente, bevendo birra in loro compagnia nel bar costiero ammirando un tramonto eccezionale.

Ho visitato l'albergo della Russa, famoso perchè una nobile russa che lo aveva allestito prima della rivoluzione in fuga dal suo paese, aveva ospitato anche Fidel ed il Che in fuga e difficoltà.

Ho fatto amicizia con un ciclotaxista simpaticissimo che era una specie di playboy locale e conosceva e salutava tutte le bellezze locali.

Mi ha presentato la bella moglie ed abbiamo passato una piacevole serata assieme, passando da un locale all'altro.

Ho parlato ore ed ore con la padrona di casa, una maestra che a pochi anni dalla pensione, aveva deciso di metter su una casa particular (camere in affitto ai turisti) e mi raccontava dei problemi connessi, con le tasse enormi istituite di recente che la obbligavano a lavorare per lo Stato fino al 25 del mese, sperando di guadagnare qualcosa per sè nella settimana finale.

Aveva una splendida nipotina di 5 anni che giocava al vecchio computer e di cui ho postato la foto.

In un'altra casa dove avevo alloggiato ero stato invitato a mangiare con loro ed avevo conosciuto tutta la famiglia patriarcale con nonni e nipoti, molto simpatici e curiosi del nostro mondo.

Parlare lo spagnolo che ho imparato da autodidatta, aiuta molto nella comunicazione con questo popolo splendido.

A Trinidad invece avevo avuto come padrona di casa una haitiana nera, professoressa di francese ed il figlio che mi cucinava tutte le sere dell'ottimo pesce alla griglia.

A Vinales una famiglia splendida (la più simpatica) con la quale ho festeggiato anche il mio compleanno, bevendo dell'ottimo vino cubano e ridendo tutte le volte come un matto perchè il padrone di casa era un vero e proprio comico e la moglie una grande cuoca oltre ad essere una perfetta organizzatrice di escursioni a basso costo.

A Cienfuegos una coppia moderna e colta, simpaticissima con il padrone che parlava un ottimo inglese avendo vissuto anche negli USA e la moglie che faceva le battute esilaranti.

A Camaguey una signora colta e anziana con una casa piena di mobili d'epoca.

A Santa Clara una coppia di quarantenni benestanti con una casa ed un giardino bellissimo.

A Santiago una signora grassa e simpatica, grande cuoca ed organizzatrice, molto sveglia e furba.

Nella capitale un vecchio cubano pensionato che era scappato negli USA durante la rivoluzione e ritornato a Cuba da vecchio.

Mi raccontava della situazione di Cuba, a suo dire molto migliore in quegli anni precedenti la Rivoluzione, dicendo che allora c'erano ad esempio 6 milioni di abitanti e 9 di mucche mentre adesso c'erano 10 milioni di cubani e 2 milioni di bovini.

Invece una vecchia cubana conosciuta in spiaggia mi raccontava che prima della rivoluzione si moriva letteralmente di fame, che il padrone latifondista faceva lavorare duramente per un piatto di minestra; che chi si ribellava veniva mandato via di casa e che tutto era migliorato dopo solo che i giovani non lo sapevano e capivano e vogliono solo il benessere dei turisti.

Opinioni diverse, punti di vista.
Penso di conoscere bene Cuba per aver parlato con decine e decine di cubani, alcuni credenti nel regime, altri molto critici.

In definitiva mi son fatto l'idea di un paese in cui gli abitanti hanno dignità, istruzione, casa,cibo e sanità a sufficienza, ma sono privi di libertà e del superfluo, a volte l'essenziale considerando il nostro tenore di vita.
Ci sono i negozi in dollari dove hanno e vendono di tutto ma sono solo alla portata di quelli che lavorano con i turisti o che fanno parte della burocrazia di partito.

Inoltre l'età di 78 anni del leader fa presagire un pericolo imminente per quello che può succedere alla sua morte.
Alcuni dicono che sono pronti a tutto, che il fratello sarà il nuvo leader, che c'è uno giovane molto preparato, che si va incontro alla guerra civile, che ritornano i cubani dalla Florida a scatenare il putiferio, che arrivano gli americani.

Questi ultimi sono considerati con l'embargo i responsabili di tutto.

In effetti l'embargo gioca un ruolo penalizzante e negativo ma serve anche a Fidel per nascondere il fallimento della propria politica economica.

Cuba era mantenuta dalla Russia in cambio dell'uso dell'isola in funzione anti USA.

Quando il comunismo cadde e mancò il denaro russo, Cuba visse anni drammatici, quasi la fame.

Poi si sono aiutati con il turismo e adesso puntano sulla farmacia e la biotecnologia.
Il sistema funziona poco e male causa l'ostilità del regime a concedere maggior libertà civile ed economica.

Paesi molto più poveri come il Laos e la Birmania, entrambi comunisti hanno risolto gran parte dei loro problemi liberalizzando l'economia e vivono un tenore di vita nettamente superiore.

Fidel dovrebbe farsi un giro da quelle parti, imparare e copiare.
Mi fa rabbia questo suo atteggiamento stupido e risoluto, per il resto amo Cuba alla follia.
Andatevi prima che cambi tutto

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