21.11.11

PHI PHI ISLAND: UN PARADISO IN TERRA

Ieri ho passato una giornata rilassante in spiaggia a Patong. Ho camminato lungo i 5 km della spiaggia, fatto una bella corsa, conosciuto un sacco di persone tra cui una ragazza di S.Pietroburgo, un italiano che vive a Zurigo, due ragazzi di Bergen, Norvegia, un tedesco di Dusseldor e poi sono andato a comprarmi un cilindretto in cui si mettono i soldi e si porta al collo quando si entra in acqua.
Ero un po'triste per lasciare il mio bel e comodo albergo, ma oggi ho passato una giornata favolosa.
Sono partito alle 7.30 con van che mi è venuto a prendere al mio hotel e poi siamo arrivati a Phuket Town dove ci siamo imbarcati su una grande nave piena di coreani che mi hanno offerto un ottimo vino del loro paese, ho parlato con una ragazza simpatica di Seoul, una delle poche che parlava inglese. Siamo arrivati alle 10.30 a Phi Phi Don e c'era un ragazzo dell'albergo che mi aspettava per accompagnarmi e trasportare le valigie e arrivare dopo venti minuti a piedi all'albergo, semplice ma molto piacevole, in un posto tranquillo in mezzo al verde e fuori dal casino della cittadina. C'è una bella piscina e tanto verde intorno.

Ho conosciuto un gruppo di brasiliani di ventì anni di età media che vivono in Australia a Brisbane ma sono di San Paolo. Ho passato tutto il giorno in loro compagnia, visitando due belle spiagge, pranzando in un ristorantino sulla spiaggia e poi passando dall'altra parte al tramonto, stravaccati sui cuscini ad asoltare musica raggae e poi siamo arrivati nella cittadina che è raddoppiata di grandezza rispetto alla mia ultima visita di 6 anni fa.
E' piena di turisti, quasi tutti giovani. I brasiliani cercavano un tour per il giorno dopo ed avevano trovato un'agenzia che la offriva a 2.000 baht, cioè 40 euro mente io ho trovato più tardi lo stesso tour, con colazione e pranzo inclusi per solo 12 euro e meno male che non avevano prenotato perchè si sono fiondati poi alla mia agenzia.
Ma la grande soddisfazione è arrivata dalla posta, con la conferma di Agoda che mi stornano le commissioni di cancellazione di 129 dollari dopo due giorni di lotta sfrenata in cui ho messo in piedi tutte le mie armi, minacce incluse, la pubblicazione della storia su Lonely Planet e l'invito a Mastercard di stornarmi direttamente un addebito che non ritenevo giusto.
Invece è stata Agoda a rinunciare e a gettare la spugna.
Sul forum di Lonely Planet quasi tutti mi davano torto, i polli, si sarebbero sorbiti al mio posto l'addebito, ma il vecchio istriano non molla la presa ed alla fine l'ha spuntata e non erano noccioline ma circa 100 euro, insomma chi la dura la
vince!



Secondo giorno favoloso a Phi Phi Island, uno dei posti più belli del pianeta.
Ho fatto il tour in barca: siamo andati alla famosa spiaggia Maya, quella del film THE BEACH con Leonardo Di Caprio, poi all'isola delle scimmie che ci han fatto divertire, poi abbiamo fatto snorkeling in una bella baia vedendo un sacco di pesci colorati, poi ha piovuto di brutto e siamo rimasti in mare aperto per poi tornare all'isola delle scimmie e assistere a nuove prodezze dei terribili animali.
Ho conosciuto un piccolo gruppo di 4 persone dell'isola di Reunion, dipartimento francese al largo del Madagascar, in particolare le simpatiche Silvie e Colette.
La sera tornato a Phi Phi Don ho cenato in un ristorantino conoscendo una coppia australiana di Melbourne e poi ho fatto il bagno nelle acque calde della baia e mi sono riscaldato dopo la pioggia ed i vestiti bagnati.
Infine ho passato una bella serata nei bar lungo la spiaggia
che trasmettono musica e show col fuoco coi bastoni azionati da veri esperti. C'era in un bar perfino uno che camminava sulla corda sospesa e faceva i giochi col fuoco.
Insomma una bellezza, con tanta gente scatenata, incluso il gruppo dei brasiliani miei vicini di bungalow che han deciso di prolungare qui la loro permanenza mentre io avrei scelto di trasferirmi giovedì prossimo all'isola di Lanta che non ho mai visto e che tutti decantano per la sua bellezza, anzichè tornare per la terza volta a Railey Beach.

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