13.1.15

NON MI RESTA CHE MANGIARE, BERE E ...PARLARE

Il problema e'che la cura ayurvedica ha mandato in letargo anche il mio miglior amico e pertanto non posso manco ambire a conquiste perche'farei una figura barbina. Un italiano mi ha consigliato di assumere cannella...per raddrizzare la canna! Oggi ho ripreso a comunicare e a parte il trio di tedeschi di Saarbruecken che incontro dappertutto, ho fatto amicizia prima con due americane, madre e figlia che vivono rispettivamente alle Hawaai e a nord di San Francisco, Sue e Caroline. Le ho conosciute presso la black beach dove ho fatto il bagno e poi mi son riposato all'ombra degli alberi, godendomi la piacevole brezza marina. Poi ho incontrato una simpatico coppia milanese, Alessandra ed Andrea, finalmente non i soliti banali italiani che si lamentano di tutto. Poi mi sono rifugiato in un ristorante isolato e spartano dove ho fatto incetta di liquidi: un the al latte, un succo di frusta misto ed il primo caffè dopo un mese. Caffè' del Kerala che ne produce tanto e servito lungo all'americana, come piace a me,unico italiano che non ama il caffè'espresso, per il quale gli italiani fanno una malattia e pare che non possano vivere senza. L'ho preso perche' mi ero addormentato sulla poltrona, cullato dalle onde del mare e da una piacevole e rilassante musica indiana diffusa nel locale. Insomma niente di speciale, ma una piacevole giornata rilassante dopo la colazione continentale di stamattina e quella indiana del masala donsai che ho trovato al Temple bar,gestito da un italiano e con una bella e giovane cameriera italiana poliglotta. Il bar e' molto frequentato e si bevono tutte le specialità' italiane,ma io come al solito controcorrente, ordino sempre il lassi, un bicchierone di yogurt liquido che mi piace molto e che solleva la bocca infuocata dopo un piatto indiano. Stasera non ho fame, come ieri sera e salto di nuovo la cena, ma esco a bermi qualche altra specialità' locale, analcolica. Qui sono ridicoli: gran parte dei turisti ordina la birra, ma siccome pochi ristoranti hanno la licenza per gli alcolici, la servono in boccali opachi mentre la bottiglia viene ricoperta con carta di giornale e nascosta sotto i tavoli, manco fosse una droga! In compenso quando passeggio, ci sono parecchi che offrono marijuana o hashish, ma a me non interessa. Come al solito a repressione forte, segue consumo abbondante!

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