13.1.15

RIFLESSIONI A META'VIAGGIO

Sono a meta'viaggio,dopo tre mesi di permanenza in Asia. Il bilancio e'positivo, ma avrei potuto far meglio, per esempio limitare la mia presenza a Phuket ad un mese e trascorrere più'tempo altrove in Thailandia o qui in India dato che il mio visa indiano scade a meta'marzo mentre esco dal paese un mese prima. Con tutti i suoi difetti,soprattutto la sporcizia e la cucina troppo piccante,l'India mi sta piacendo di piu'. E'un paese più' esotico,più' intrigante rispetto alla commerciale e moderna Tailandia e poi si nota lo spessore di una grande storia e civiltà'alle spalle,più'ricca di quella tailandese anche se il regno del Siam,antico nome della Tailandia, non si fece mai conquistare come colonia dalle potenze occidentali mentre l'India dopo una strenua resistenza, cedette all'impero inglese. Al momento mi son pentito anche della lunga cura ayurvedica che mi ha bloccato per tre settimane a Kovalam,facendomi spendere ben 250 euro di extra per i massaggi,saune e yoga. Al momento mi sento spossato e senza energie e credo sia dovuto proprio a quella cura. Mi han detto che dopo dieci giorni dalla fine del trattamento, ci si sente forti e ringiovaniti.Speriamo bene, al momento il mio colesterolo buono e' crollato a 4 e credo sia all'origine del mio malessere. Anche la tosse continua, ma noto un netto miglioramento. Inoltre dormo meglio e più'a lungo. Varkala mi piace proprio e mi sarebbe piaciuto rimanere più'a lungo a prescindere dalla spiaggia, dato che sono saturo di mare, dove ho trascorso 13 settimane e solo una decina di giorni alla'interno. Venerdì lascio Varkala per arrivare ad Aleppi dove dovrei provare l'esperienza di navigazione nei famosi canali e nel paradiso verde delle backwaters. Infine raggiungero' il grande porto di Kochi da dove il 21 gennaio ho il mio volo per l'Orissa e dove trascorrero' la seconda parte della mia vacanza indiana per finire a Calcutta da dove volerò' a Kuala Lumpur per il mio mese di vacanza in Malesia e da li' mi spostero' ancora in Tailandia per l'ultimo mese di peregrinazioni asiatiche. Ieri ho scoperto un tempio interessante a ridosso del mio albergo e poi un negozio dove ho acquistato medicine ayurvediche contro lo stress e saponette profumate. Ne ho presa una al sandalo e dopo la doccia mi son sentito fresco e finalmente ripulito di tutti gli oli di cui Var un e Tanga avevano coperto il mio corpo. Qui ci sono parecchi italiani, ma non ho voglia di ascoltare le loro fisime. Ieri ho parlato solo con Asan, un pescatore locale che si lamenta dei pochi soldi che guadagna e che non li bastano per mantenere moglie e quattro figlie. Dice che la stagione buona per la pesca inizia a marzo e continua fino a giugno, ma e'anche la più'pericolosa dato che le onde sono alte e forti e provocano molti incidenti mortali.Arrivano anche giganteschi squali mentre lui adesso pesca quelli piccoli che sono commestibili. Durante il monsone estivo cadono frane e sassi dalla montagna sulla spiaggia che poi ripuliscono,costruendo dei muretti. Ha speso 2500 euro per la sua pesante barca di plastica e le reti costano circa 500 euro, ma una buona pescata può' rendere più' di 100 euro, mentre solo 5 nei giorni di magra. Mi ha chiesto soldi, ma io non glieli do'.E' un furbetto e se li devo dare, preferisco aiutare i tanti poveracci che incontro tutti i giorni ed ai quali regalo qualche rupia per aiutarli a sopravvivere e poi questa generosità' mi fa sentire bene!

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