4.2.15

SONO ARRIVATO NEL SIKKIM

Sono felicemente e stancamente arrivato nel SIKKIM dopo un estenuante viaggio di 4 ore in jeep, partito alle 7 di mattina, scesi circa 1.200 mt fino al fiume e poi risaliti di 500 mt. Qui la temperatura e'primaverile e accettabile e poi la citta'di GANGTOK, capitale del SIKKIM, e' bella e pulitissima, la prima in India. Si trova su varie colline come Darjeeling, ma sembra la parente di lusso. Ho trovato subito una camera decente ma mi chiedevano ben 1.400 rupie, contrattando sono scesi a 900, cioe'13 euro per notte. Sono andato subito alla posta per sbarazzarmi degli ultimi acquisti e come al solito mi han fatto diventar matto perche'vogliono che il pacco sia rivestito di stoffa di cotone che ho dovuto comprare in un negozio e poi portare ad un sarto per la confezione e quindi far la fila alla posta. Alle 2 ero finalmente libero e affamato ed ho pranzato coi soliti ravioli al pollo o momo. Poi mi sono fatti i dolcetti in una pasticceria del centro e quindi sono salito per le stradine in cerca di vedute panoramiche. Ho camminato a lungo fino al museo dell'artigianato e poi in un caffe'panoramico, una coppi indiana mi ha informato che il famoso tempio Eichey era a 15 minuti a piedi dal bar e invece l'ho raggiunto dopo oltre un'ora di camminata in salita, accompagnato da un gruppo di giovani indiani tutti alle prese con lo smartphone. Ho detto loro che sono la generazione degli idioti, prevista da Albert Einstein che aveva detto: in una societa' tecnologica avanzata, la gente sara'totalmente idiota, appunto la loro generazione che addirittura cammina leggendo lo smartphone e rischia di sbattere contro un albero o finire sotto un'auto. Raggiunto il monastero, niente di eccezionale, era chiuso ed un giovane monaco mi ha fatto entrare nella sua stanzetta dove costruiva delle montagnette con la plastilina. Han fatto bene i cinesi a chiudere i monasteri mandandoli a lavorare, questi fannulloni mangiapane a tradimento! Tornato giu'con un taxi che mi ha chiesto un importo spropositato, ho accennato, son salito e poi ho pagato poco piu'di un altro cliente,lasciando l'autista con un palmo di mano. Stava bevendo una birra, qui bevono come matti e ci sono un sacco di negozi per alcolici in quanto il SIKKIM e'franco di dazio e birra e brandy costano molto poco. Ho cenato ancora coi ravioli e poi mi son fatto anch'io un ponch con il brandy e l'acqua calda, dato che ero tutto sudato dopo la lunga camminata. Poi ho trovato un internet caffe' ed eccomi qui. Dovrei trascorrere 12 giorni nel SIKKIM del sud, prima di rientrare a Calcutta, dove ho il volo per Kuala Lumpur il 17 febbraio. A domani!

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