12.12.06

MUI NE -diciasettesimo giorno











Ciao a tutti
sono arrivato a Mui ne verso mezzogiorno dopo 5 ore di pullman passate conversando piacevolmente con Claire, una simpatica australiana di Brisbane, in viaggio post laurea in Storia con le mie stesse date in arrivo e partenza.
Durante il viaggio abbiamo visto strani paesaggi, un'alternanza di risaie verdi ed altre secche, un sacco di tombe sparse in collina per chilometri e chilometri e addirittura dune di sabbia gialla in prossimita' di Mui Ne, considerata la piu'bella spiaggia del Vietnam, molto diversa della piu' celebre Nha Trang che e'una vera citta'di mare con lunghissimo litorale e spiaggia adiacente.
Abbiamo pranzato e cenato assieme, poi lei stanca e'andata a dormire ed io sono passato a Internet.
Questo pomeriggio anziche'rilassarmi in spiaggia ho fatto una lunga passeggiata dal nostro bel resort, con giardino esotico e camere a pianterreno prospicenti la spiaggia (la mia di prima fila costa 12 dollari con sconto).
Sono passato attraverso un villaggio di pescatori intenti nel loro lavoro, un rimessaggio di imbarcazioni locali, ho scattato un centinaio di foto molto intriganti di vita lavorativa dei locali fra cui molte donne impegnate a dividere e pulire pesce e frutta di mare.
Quella parte di spiaggia e'piuttosto sporca e piena di conchiglie di ogni tipo, di pesci morti anche di una certa stazza e di rifiuti vari portati dal mare.
La citta' che si intravede dal mio resort in pratica e'una serie di case in collina senza alcun centro o piazza, sicche' il poveretto che alla fine si e'offerto di portarmi in giro in moto ha dovuto subire i miei rimbrotti perche' abbiamo girato tutta la zona senza trovare la citta' che si vede ma non esiste.
In compenso ho scoperto che dall'altra parte ci sono resort di lusso con giardini favolosi e stanno preparando gli addobbi natalizi molto fantasiosi e colorati con tanti alberi di Natale, luminarie di ogni tipo e perfino presepi.
In spiaggia a piedi scalzi sono montato sopra un piccolo riccio nascosto dalla sabbia che e'riuscito a infilzarmi un piede con i suoi aculei.
Cosi'mezzo zoppo e sofferente ho dovuto farmi soccorrere da un posto di assistenza sanitaria dove un gentile dottore e assistente mi hanno tolto la spina che si era conficcata piuttosto profondamente.
Mi hanno spillato 7 dollari ma ne valeva la pena, altrimenti avrei rischiato un'infezione o l'immobilizzazione per qualche tempo.
Rientrato alla fine in moto mi son rilassato in spiaggia per assistere al tramonto assieme a Claire.
Domani mi sono imposto di non muovermi e di riposarmi in questa pace totale prima di affrontare il caos di Saigon che cmq conto di evitare per andare subito in escursione nel delta del Mekong

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