18.12.06

PHUKET, TAILANDIA le sue e nostre contraddizioni



















Ciao a tutti
la vacanza sta volgendo al termine purtroppo.
Sto cercando di godermela fino in fondo, quasi a far tesoro del sole e caldo che qui riesco ad assaporare in attesa del lungo inverno milanese che mi aspetta.
Sono a Phuket, l'isola meta del turismo di mare e sessuale di migliaia di europei.
Patong beach e' l'emblema di tale paradiso/inferno cui non riesco a sottrarmi ma cui non presto la mia collaborazione nel senso che non partecipo al mercato della carne in cui si spingono tanti porcaccioni coetanei che girano mano nella mano in compagnia di giovani ragazzine locali e altri in compagnia di ragazzi e altri ancora in compagnia di giovani dalla dubbia sessualita', forse transgender o forse lady boys come vengono chiamati qui.

L'isola e' comunque bella, con un mare favoloso ed il sole non brucia come si puo'temere.
Ho trovato una camera in una guesthouse gestita da gentili pakistani sikh che abitano all'ultimo piano, sotto affittano tre camere e a pianterreno hanno un negozio di sartoria su misura, somigliante alle sartorie di Hoi An, solo che qui i prezzi sono doppi, se non tripli.
Pukhet e'cara e poco competitiva: se non avesse il mare che ha e tutta questa carne in vendita, sarebbe presto abbandonata perche' i paesi vicini offrono prezzi molto inferiori.

Per star lontano dalle tentazioni sono andato tutto il giorno in escursione all'isola dei coralli dove ho passato una splendida giornata in compagnia di un piccolo gruppo ed un simpatico ragazzo tailandese nostra guida, chiamato Big forse per l'imponenza del fisico raro da queste parti di gente minuta e magra.
Ho legato subito con un coetaneo di Gelsenkirchen, Lothar in pensione gia' da sei anni grazie al pre-pensionamento ,strano per un paese come la Germania e con una coppia americana di Tucson, Arizona con lui vecchio ma simpatico di 78 anni e la moglie francese americanizzata sulla sessantina.
Oggi ero particolarmente in forma, li ho fatti morire dal ridere per ore ed alla fine non volevano mollarmi, con tanti complimenti per la mia vivacita' ed entusiasmo.

Siamo arrivati dopo un'ora di navigazione su un motoscafo veloce ed approdati su una spiaggia da sogno con sabbia bianchissima, acque cristalline, coralli e tanti pesci colorati, murene, ecc. che ho potuto ammirare con maschera e pinne per ore ed ore dato che la temperatura dell'acqua ti permette di stare a mollo senza un brivido di freddo.

Mi e'tanto piaciuta che ho rilanciato per l'indomani prenotando con la medesima agenzia (trovata sempre per caso nelle mie peregrinazioni all'avventura) un'escursione a Phi Phi Island con open ticket per il ritorno, nel senso che intendo pernottare almeno una notte a Phi Phi e poi proseguire per Krabi che l'anno scorso ho saltato con rammarico, restando nella sua meravigliosa provincia per altre localita' da sogno (Phangang bay, Railey West ed East Beach, James Bond Island, Phangan Cave Beach, ecc..).
Ho comprato un orologio copia rolex meccanico, un'ottima cintura in pelle di un animale non ben definito, un giubbotto pesante misto seta e non so che altro, copiato dal trade Ferrari dai pakistani che mi curano il bagaglio durante la mia assenza da Patong.
Ieri sera mi sono scatenato in discoteca, saltando di fiore in fiore senza impollinatura perche' decisamente contrario come detto a questo mercato del sesso.
C'e' da dire che qui almeno le ragazze sono tutte indipendenti, non soggette a papponi o mafie profittatrici come in Europa. E' una loro scelta, easy money, a confronto dei miseri stipendi per un lavoro normale che qui prendono (circa 200 dollari al mese).
Oltretutto non sono biasimate dai locali.
Stasera non mi sono fatto perdere l'ennesimo massaggio thai, gia'sperimentato in passato, l'oil massage che mi ha permesso di dare respiro alla pelle arrossata da tanto sole preso durante tutto il giorno passato in mare.
Stasera andro' un po'in giro in attesa della bella giornata che mi aspetta domani ed i pochi giorni successivi.
Sto entrando nell'incubo del ritorno, del freddo e della solita noia che mi aspetta a Milano.
Pero'me la sto godendo alla grande e non e'ancora finita
Buona settimana lavorativa

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