19.12.06

PHI PHI ISLAND-quart'ultimo giorno























Ciao a tutti
sono nella mitica Phi Phi Island che rivedo dopo un anno dalla prima sfortunata visita dell'anno scorso durante la quale,con l'eccezione di un giorno di sole splendido, aveva piovuto parecchio ed inoltre ero alla prese con la scottatura alla gamba destra procuratami dopo averla distrattamente appoggiata al tubo di scarico del motorino noleggiato a Phuket.

Questa volta il tempo e'piu'clemente anche se appaiono a tratti nuvole che oscurano il sole, ma e'una fortuna perche'nonostante la brezza marina, il sole picchia forte ed ho dovuto indossare tutto il giorno una maglietta bianca per non peggiorare la scottatura presa all'isola dei coralli
il giorno precedente.

Sono arrivato con un ferry boat, solo per persone, da Phuket Town dopo due ore di piacevole navigazione durante la quale sono rimasto sul tetto dell'imbarcazione finche'il mare mosso e le onde forti non ci hanno lavato e siamo stati costretti a rientrare all'interno .

Oggi ho fatto amicizia con una giovane coppia londinese che sta facendo il giro del mondo per una anno intero e poi madre e figlia cinesi di Shangai.
La ragazza parlava un ottimo inglese dato che da un po'vive a Londra e lavora per il gruppo Virgin.
Ho incontrato verso la fine anche una coppia milanese che vive a pochi chilometri da casa mia.
Stanno viaggiando da soli con Francorosso: significa che spendono il triplo e devono arrangiarsi ugualmente perche' hanno assistenza e guida solo in pochi casi.

Phi Phi Island e' costituita in effetti da tre isole di cui le piu'grandi sono Phi Phi Don dove mi trovo attualmente e Phi Phi Lay, piu' la piccola e splendida Bamboo island.
Abbiamo potuto ammirare la Viking Cave una strana grotta che si apre alla base di una alta parete rocciossa e Maya Beach, quella famosa del film di Leonardo Di Caprio.
Solo le imbarcazioni piu' piccole si avvicinano sotto costa, cosi' penso di restare anche domani a Phi Phi Don e prendere l'escursione di una giornata intera che mi permettera' di rivedere quanto gia'visto l'anno scorso con il cattivo tempo.
Il ferry ci ha comunque fermato davanti ad una bella spiaggia (long beach, la migliore di Phi Phi Don) ed abbiamo avuto la possibilita' di fare snorkeling per un'ora intera, ammirando la moltitudine di coralli e pesci variopinti.
Quindi abbiamo trasbordato su una imbarcazione minore che ci ha portato in spiaggia ed abbiamo pranzato in un ottimo ristorante con un buffet ricco di ogni ben di Dio.
Alla fine prima di rientrare nel ferry mi son fatto una mezza ora di bagno in quelle acque da sogno e sono rientrato col medesimo ferry fino all'imbarcadero di Phi Phi Don.
La gran parte dei turisti sono rientrati subito a Phuket mentre una piccola minoranza incluso il sottoscritto è rimasta a Phi Phi Island per goderci questa isola di pace e tranquillita' dove l'auto ed i motorini sono banditi e si circola solo a piedi lungo le stradine interne, del lungomare e spiagge.
L'isola e'piccola , con alberghetti e bungalow , cari e tutti esauriti per cui ho girato un po' prima di trovare una camera libera in una casetta vicino alla costa, a due passi dal lungomare dove si passeggia, ci si ferma a bere birra o cocktail , a mangiare nei tanti ristorantini o a farsi fare un massaggio in stanze a pianterreno, in vetrina con tanti lettini accostati e le donne locali intente a guadagnarsi la giornata con questa attività proficua per tutti, dal costo di 200, 300 baht (1 baht circa 50 vecchie lire). per un'ora di massaggio di tutti i tipi: totale, all'olio di erbe, facciale, ai piedi, per la schiena, ecc...
Gli isolani sono bruttini, scuri e mussulmani, con alcune donne bardate come vuole la loro religione assurda.
Mi sono sentito osservare anche dagli uomini come mi capitava nei paesi nordafricani: la solita repressione islamica che gli fa indirizzare su ogni meta alternativa dato che probabilmente le loro donne sono raggiungibili solo dopo il matrimonio.
Stasera vado al hippy bar dove fanno un black moon party con cocktail e fire show: praticamente girano delle aste di legno , incendiate agli estremi intorno al corpo a ritmo di musica e lo spettacolo e'veramente piacevole considerato che si svolge in spiaggia sotto le stelle con sottofondo musicale molto avvincente.
L'altr'anno mi hanno incantato per cui voglio ripetere l'esperienza.
Prima pensavo di andare a Ko Lanta o a Krabi, ma oggi ho cambiato idea: sara'il troppo sole, il mese di peregrinazioni, le poche ore di sonno, ma ho deciso di restare fino giovedi'pomeriggio a Phi Phi Island a godermi in pace il mare e fare l'escursione di tutto il giorno domani per rientrare il giorno successivo col battello delle 14.30 a Phuket e passare l'ultima notte a Patong nel famoso luogo di perdizione dove ho lasciato il mio pesante bagaglio presso l'alberghetto dei miei ospitanti sarti Sikh.
E' tempo di ritorno: vediamo se lo stomaco si sveglia e si fa risentire dopo un mese di tregua.
Anche Phi Phi e'cara come Phuket ma la si puo'perdonare dato che e'piccola ed esclusiva.
Ci sono molti negozietti che vendono le solite cose ma parecchio care.
La follia dello shopping e'terminata anche perche' mi hanno bidonato con l'orologio comprato a Patong cosi' bello ma che va avanti solo se lo scasso continuamente. Va bene che e'meccanico ma che si debba muoverlo continuamente mi sembra esagerato: purtoppo e'una bella patacca da 22 dollari che cerchero' di restituire al mittente quando torno a Patong o almeno a sostituirlo con uno a batteria piu' funzionante.
Saluti
A domani.

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