7.4.23

2004 MYANMAR o BIRMANIA viaggio rivisitato a memoria 19 anni dopo

Dopo tre anni di cinque viaggi a Cuba decisi di cambiare continente e scelsi il Myanmar tornando dopo il 1990 quando visitai l'Indonesia e la Tailandia. Il volo non fu diretto ma via Bangkok che anche negli anni successivi diventerà l'aeroporto di transito per i viaggi in Laos e Cambogia e per il Vietnam. Arrivato a Yangon o Rangun che non è più capitale sostituita da Naypyidaw da almeno un decennio mi misi a girarla a piedi nel centro storico visitando la vecchia pagoda di Sule dove incontrai un ex bonzo che si offrì di farmi da guida e siccome parlava un buon inglese accettai e fu tutto più facile. Mi portò a visitare mercati, vecchi edifici coloniali e naturalmente alla Shwedagon Pagoda che è una vera meraviglia, forse la più bella fra quelle buddiste da me visitate. L'ultima sera andammo a cenare in un enorme barcone ristorante sul lago dove assistemmo ad uno spettacolo folkloristico e assaggiammo tutte le specialità della cucina birmana. Dopo presi il pullman in direzione della vecchia capitale del nord Mandalay dove visitai un enorme palazzo reale e vari templi circondati da mura, il monte Popa che è una montagna monolitica che bisogna salire scalando le scale a tornanti fino alla cima dove c'è un bel tempietto panoramico, quindi Calaw una bella cittadina verde di montagna che non ebbi tempo per visitare perchè stupidamente decisi di partire immediatamente per un trekking fino al lago Inle. Arrivò una guida ed un portatore per la mia enorme valigia. Percorremmo campagne e passammo per piccoli villaggi dove fummo ospiti per il pranzo e la notte in capanne di contadini conosciuti dalla guida. Passammo una notte in una pagoda in cima ad una collina e la mattina successiva iniziammo la discesa che ci portò al lago dove ebbi un colpo di fortuna in quanto si stava celebrando una festa religiosa nel lago con processioni di enormi barche occupate da decine di fedeli in costume colorato e tanti musicanti. Feci amicizia con una coppia spagnola e assieme andammo a visitare un sito archeologico in collina. La particolarità del lago è che vi sono orti e paesi galleggianti, laboratori artigianali e templi fra i quali uno dove i monaci son riusciti ad ammestrare un gruppo di gatti che si esibiscono saltando dentro un cerchio infuocato. Successivamente da Mandalay feci delle escursioni alla roccia di Midun che doveva diventare un tempio incompiuto, poi un'isola con un palazzo antico di color giallo pericoloso perchè pieno di serpenti ed un lungo ponte di legno costruito sul fiume. Infine presi la nave che da Mandalay mi portò a Pagan o Bagan la località famosa per la sua valle di 7000 templi costruiti lungo centinaia di anni dai fedeli buddisti per farsi perdonare dei loro peccati. La valle è spettacolare e ci sono templi grandi come cattederali con dentro enormi statue del Budda stradiato o in piedi ed altri piccoli templi. La girai in bicicletta con una certa difficoltà perchè il fondo è sabbioso. Alla fine arrivai a Ngapali beach che prende il nome da Napoli perchè sembra che un turista napoletano colà arrivato finì per dire "me paresse Napule". E' una bella e lunga spiaggia con palme, rocce nere e bungalow di legno che ospitano i turisti, più in là un villaggio di pescatori che visitai osservando l'attività dei pescatori che partivano e tornavano dalla pesca ed il lavoro delle donne che accorrevano per dividere il pesce catturato. Feci amicizia con un giovane pescatore che mi invitò a casa sua e mi fece conoscere le sorelle ed il padre. Corremmo ignari un grave rischio: la malaria encefalitica mortale che si era diffusa proprio in quei giorni e che fece alcuni morti. Non ci avvisarono ma vedemmo che gli inservienti accendevano nelle camere dei tizzoni che emanavano fumi antizanzara. A parte questo pericolo, la Birmania è un paese che mi piacque molto per il suo paesaggio, le sue pagode e la sua gente.

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