26.10.14

BALLANDO SUL CUBO

A
ncora una giornata di sole fino alle 3.p.m. e poi è arrivata la pioggia e fuga generale, ma questa volta sono rimasto, riparandomi sotto un ombrellone assieme a qualche russo ed una simpatica coppia composta da un'america ed un tedesco. Sergiei, un cinquantenne russo mi ha insegnato qualche parola della sua lingua che è più simile a quella slovena che alla croata, usando per i numeri lo "sto" per il cento ed il "tisoc" per il mille. Mnia priatno, piacere di conoscerti, somiglia ancora allo sloveno e tante altre parole come "pivo" per birra, "voda" per acqua, "sonce"per sole, ecc.. Spesso dicono "bolshoi" come il famoso teatro di Mosca che significa "grande" e "karashov" che vuol dire buono. Se resto ancora a lungo, finisce che apprendo la quinta lingua, il russo e non me ne dispiacerebbe, ma dovrei rivedere l'alfabeto cirillico che avevo imparato, dimenticato, imparato nuovamente e che mi annoia alquanto. Potrei limitarmi al parlato. Oggi sono andato a riportare i soldi alla ragazza che mi aveva venduto le ciabatte senza incassare i soldi e vedendomi arrivare non è rimasta neanche tanto sorpresa del mio ritorno. In serata sono tornato dopo tanto al locale dove fanno lo show coi travestiti e dove si può ballare, durante le pause tra uno spettacolo e l'altro e siccome ballavo bene, mi hanno invitato a salire sul....cubo, anzi alla sbarra e gli spettatori si son messi ad incitarmi e applaudirmi, vedendo un signore attempato che si esibisce ancora, niente da dire: sono un vero esibizionista che si ostina a non considerare il tempo che passa! Ma chi se ne frega! Io mi diverto così e non mi interessa affatto di apparire ridicolo agli occhi dei soliti benpensanti che credono che dovrei starmene ai giardinetti a leggere il giornale. Ci vadano loro!

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