27.1.24

ATENE

Ci fui nel lontano 1967 durante un viaggio premio che mi aveva regalato la mia scuola perchè ero uno studente bravo e mi ritrovai in mezzo ad altri geni provenienti da tutta Italia però stranamente il 50% erca costituito da romani come se la bravura si fosse concentrata nella capitale! Il viaggio era centrato sulla Grecia classica di cui visitammo Corinto, Micene, Delfi,Epidauro, Nauplia e poi naturalmente Atene di cui visitammo l'Acropoli, il museo archeologico nazionale, il rione la Plaka e poi andammo a capo Sunio a vedere il tempio di Poseidone al tramonto con vista impareggiabile sul mar Egeo. Ail'epoca della mia visita la Grecia viveva in una dittatura oppressiva e c'erano carri armati nel centro della cittò, inoltre gli euzoni, le gaurdie della tomba del milite ignoto avevano cambiato il gonnellino tradizionale increspato da centinaia di metri di stoffa in una corta gonna militare. Il simbolo di Atene è il Partenone risalente al tempo di Pericle, intorno al V secolo avanti Cristo, tempio dedicato alla dea Atena protettrice della città alla quale i greci avevano dedicato una statua alta 12 mt scolpita dal famoso scultore Fidia custodita nella parte centrale del tempio alla quale avevano accesso solo gli inservienti dediti alla sua pulizia. Nel corso dei secoli il Partenone ha subito due gravi incendi e la statua è andata perduta. Inoltre il tempio fu prima trasformato in chiesa cristiana,poi in moschea e infine in deposito di esplosivi e alla fine del 1600 i veneziani spararono e fecero scoppiare il tempio, poi all'inizio del 1800 gli inlesi rubarono i fregi che sono ancora conservati al British Museum di Londra. Nonostante tutto il Partenone che è la massima espressione dell'arte ellenica, continua a fare la sua bella figura sull'Acropoli. Vicino al Partenone si trova l'Eretteo un altro bel tempio con quattro statue, più sotto due teatri, quello di Dionisio e l'Odeon di Erode Attico. L'Agorà era la zona centrale dove si svolgevano i fatti principali della vita pubblica, sociale, economica, mercantile, di svago, ecc... Atene ospita le rovine dell'Agorà greca scavate con fatica nel corso di tanti anni e vicende e l'Agorà romana sorta nei secoli successivi. Il Ceramico è il quartiere di Atene dove si trovavano le botteghe dei vasai. Attualmente è la necropoli più grande della Gracia. La Biblioteca di Adriano era un edificio straordinario, creato per accogliere le collezioni di libri dell'imperatore Adriano, occupava una zona estesa ed era circondata da 100 colonne. Nel centro vi era un atrio, dove nel V secolo d.C. si costruì una chiesa paleocristiana, venne distrutta e dimenticata fino a fine 1800 quando iniziarono gli scavi, con i quali si trovarono dei blocchi di pietra calcarea e delle impressionanti colonne corinzie di più di otto metri d'altezza. Il Tempio di Zeus Olimpico, chiamato anche Olimpeion, fu costruito fra il VI e il II secolo a.C. in onore di Zeus Olimpico. è situato a cinquecento metri a sudest dell'Acropoli e si trattava di una costruzione impressionante, in marmo che aveva oltre 1oo colonne corinzie di 15 metri d'altezza, di cui se ne conservano soltanto 15.La costruzione iniziata nel VI a.C. venne ripresa ai tempi dell'imperatore Adriano verso il 130 d.C. Fece costruire una grande statua di oro e avorio ed un suo ritratto oltre ad una alta porta di marmo ma tutto venne distrutto da un terremoto nel Medioevo. Oggi alcune colonne si ergono sopra un prato verde. Lo stadio di Panatinaiko fu costruito in legno nel 330 a.C. per ospitare le panatenee, feste religiose e agonistiche che si tenevano ogni 4 anni. Più tardi venne ricostruito in marmo per ospitare nel 1896 le prime olimpiadi dell'era moderna. Da vedere il museo archeologico costruito da qualche decennio alla base dell'Acropoli, ma ancor di più il grande museo archeologico che espone oltre 4.000 oggetti d'arte dell'antichità greca fra cui alcune maschere d'oro. Val la pena di visitare il quartiere de la Plaka, a ridosso dell'Acropoli, famoso rione popolare e molto frequentato dai turisti in visita ad Atene per la presenza di locali tipici ed hotel a prezzi economici. Piazza Sintagma è il cuore della vita degli ateniesi, dove si tengono i comizi, i concerti, ecc.. Nella piazza si trova il palazzo del parlamento e la tomba del milite ignoto presieduta dagli euzoni che effettuano il cambio della guardia ogni ora. Prima era il palazzo reale del re Ottone primo re greco intorno al 1840 e poi abitato dai suoi successori, Nella stessa piazza sorge l'hotel Grande Bretagne dove vengono ospitati i personaggi più importanti in visita ad Atene e dalla piazza parte la via Ermou la via commerciale per eccellenza. Fuori Atene val la pena di fare una capatina a capo Sunion, un promontorio a 70 km per vedere il tramonto sul mare Egeo e il tempio di Poseidone. Tra i pilastri della cucina greca troviamo: la celebre pita, il pane tradizionale, sempre presente sulla tavola e usato soprattutto per servire i piatti principali a base di carne o verdure la feta, il formaggio esportato in tutto il mondo, declinato in mille versioni diverse la carne di agnello, usata per involtini o kebab i polpi, essiccati al sole e poi grigliati la moussaka, un pasticcio a base di carne tritata e melanzane, arricchito con besciamella e formaggio il saganaki, ossia il formaggio fritto i condimenti mediterranei, come olio d’oliva, aglio, origano e limone i Dolmades, gli involtini di foglie di vite ripieni di riso i souvlaki, i tipici spiedini di carne speziata l’insalata greca, a base di pomodori, olive e cetrioli, molto diffusa soprattutto nel periodo estivo la salsa tzatziki, preparata con yogurt cremoso, cetrioli e aglio il tipico gyros, ovvero il kebab allo spiedo il baklava, un dolce molto diffuso nel mondo, formato da numerosi strati di croccante pasta fillo farciti con miele e frutta secca il famoso yogurt greco, cremoso, servito sia come dessert insieme a frutta secca e miele, sia come base di numerose salse l’ouzo, il liquore a base di anice a cui i greci non rinunciano. Se vi trovate in Grecia, sarà impossibile non imbattersi in alcuni di questi piatti o in uno spettacolo di sirtaki nel locale in cui si sta mangiando. E bevete il vino bianco retsina che prende il nome dalla resina contenuta nelle botti che lo custodiscono e gli danno un sapore particolare Kalimera e Kalispera ​href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT5EzDDiLENT3lqfQ6QV3jFOMmC8B_Ows4feLd3kk2TsMU-DCSsEXorGD2bd29KM4rmTYxF7MjGASiSnCOKzt40jAVFjRvGVZC1IKgDcXfF7eJ-CCUa7yy1v_Ts4A6bLA6r2zjLIO9FGBIffJBISQqjHY4qGmbAkTcsoj9zT-77wxXRWdJhp8w/s275/ate1.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; ">

No comments: