25.1.24

PECHINO

Visitai la capitale della Cina nel lontano 1983 in un viaggio di gruppo di cinque settimane attraverso gran parte del paese e rimanemmo circa due settimane a PECHINO quando il gruppo tornò in Italia mentre io e la mia ragazza decidevamo di restare ancora perchè la città ci era piaciuta molto ma nel giorno concesso avevamo visto ben poco. Bisogna pensare che nel 1983 la Cina era un paese povero e sottosviluppato ed i cinesi vestivano tutti allo stesso modo con casacche blu o verdi, sia uomini che donne, solo i bambini erano vestiti all'occidentale, i maschietti piccoli col pisellino ed il culetto nudo così non sporcavano. C'erano pochissime auto e milioni di biciclette tutte nere. C'erano pochi grattacieli, per lo più le case erano basse e annerite dal carbone usato per cucinare, I cinesi erano diffidenti nei nostri confronti, sembra che temessero di venir punti con l'accusa di darci fastidio e comunque nessuno di loro parlava l'inglese, neanche negli alberghi e ristoranti per cui era difficile comunicare. C'è una via pedonale dedicata allo shopping, la Vanfungjing street dove fummo invitati a inaugurare un centro commerciale, ripresi dalle telecamere e comprammo tre pellicce spendendo circa 600 dollari che valevano in Italia circa 5.000 euro. Mangiavamo tutti i giorni al Peking Hotel nel ristorante migliore della città spendendo allora circa 3 euro a testa, soprattutto gli ottimi ravioli ripieni di carne e verdure bevendo tanto te. Andavamo quasi tutti i giorni nella Città Proibita perchè era una vera città nella città (1.000 x 700 metri) e scoprivamo sempre cose nuove nei grandi cortili e nei tanti palazzi e poi c'erano pochissimi turisti stranieri ed anche cinesi impegnati tutti a lavorare per guadagnarsi il pane. Il più grande palazzo è quello del'Armonia Suprema tutto di legno e dove gli imperatori venivano proclamati e dove c'è il trono più grande. La città era stata abitata da 24 imperatori nell'arco di 500 anni e l'ultimo imperatore fu quello del famoso film di Bertolucci che vinse una decina di Oscar, imperatore bambino poi corrotto e strumentalizzato dai giapponesi occupanti e infine obbligato a ritirarsi a fare il giardiniere durante il periodo comunista di Mao Tse Tung. I grandi negozi statali comunque erano forniti di tutto, quasi esclusivamente prodotti cinesi, non come a Mosca dove erano desolatamente vuoti. Andammo a vedere il bellissimo Tempio del Cielo, veramente straordinario prevalentement azzurro di tre piani, con cupola circolare e con passerelle di legno decorate con disegni colorati dipinti sui soffitti e sulle colonne, c'è un bel parco, insomma un posto delizioso. Altrettanto rilassante è il Palazzo d'estate che ha un grande lago, tanti prati ed un grande palazzo in collina che somiglia abbastanza al Tempio del Cielo. Purtroppo gli europei hanno distrutto gran parte degli altri edifici per punire i cinesi del fatto che non ubbidivano ai loro ordini, sembra che fosse più imponente e ricco di tutti i palazzi reali europei messi assieme. Poi il tempio del Dalai Lama, un luogo di culto molto frequentato e che odora dei bastoncini bruciati dai fedeli, ha un Budda alto 18 metri e le ruote di preghiera e statue in bronzo. Mentre fuori Pechino si visitano le tombe dei Ming con lunghi viali che hanano statue in pietra di animali ai lati e poi grandi edifici dove sono contenute le tombe. Infine la Grande Muraglia Cinese a Badaling che è veramente impressionante dato che le mura sono molto alte dai 5 agli 8 metri e le torri molto grandi e tra una e l'altra corre quasi una strada, insomma un percorso largo, non come da noi che abbiamo in genere le mura strette. Erano lunghe quasi 21.000 km di cui 345 km di trincee, costruite per difendere l'impero nel corso di 1500 anni dall'attacco dei Mongoli che vivevano oltre il confine nord, costruita 2300 anni fa, è una delle sette meraviglie dell'UNESCO. In centro davanti alla Città Proibita c'era l'enorme Piazza Tian an Men con la Casa del Popolo ossia il palazzo del Parlamento, dove il primo ottobre del 1949 aveva dichiarato la nascita della Repubblica Popolare Cinese e dove nel 1989 ci fu la rivolta degli studenti repressa nel sangue.

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