:Da Vienna si raggiunge Bratislava, la capitale slovacca con una breve corsa di un'ora in un treno che sembra quasi una linea di metrò. E' frequentata da slovacchi che lavorano nella dirimpettaia Vienna ed io invece ho fatto uno strano ed eccitante incontro.
Mi sono seduto in fondo alla carrozza per tenere d'occhio la valigia ingombrante e dirimpetto al corridoio si è accomodata una ragazza alta e bionda molto sexy, vestita con un abito aderente dal colore bianco e rosa.
Con la mia solita faccia tosta ho attaccato bottone e mi sono messo a conversare con lei che mi ha lasciato a bocca aperta quando ha risposto alla mia domanda “Che lavoro fai?”
La risposta è stata: “Faccio la pornomodella!” Insomma una giovane Cicciolina!
La sorpresa poi è stata quando la ragazza è stata molto dolce a consolare una bambina che piangeva e che la nonna non riusciva a calmare. La pornomodella l'ha presa in braccio e coccolata, regalandole un piccolo delfino di stoffa bianca che aveva preso dalla valigia.
Alla fine la ragazza andò in paranoia ed ebbe quasi una crisi nervosa perchè non riusciva a trovare il biglietto del treno davanti all'inflessibile controllore. Per fortuna, mentre cercavo di consolarla e invitarla a cercare con calma, si ricordò di aver messo il biglietto in una tasca laterale della valigia. E tutto si risolse con grande soddisfazione di tutti, anche del sottoscritto, colpito da questo insolito incontro che non ebbi modo.....di approfondire!
BRATISLAVA è una bella città da circa 600 mila abitanti che si svolge lungo il fiume Danubio con parecchi battelli attraccati lungo le sue rive e tanti ponti moderni di cui uno con un ristorante a grande altezza sopra una colonna circolare.
Il centro storico è carino, con una serie di strade pedonali con case basse e antiche alle cui basi si trovano parecchi bar e ristoranti all'aperto che la sera si animano con la presenza dei locali e dei tanti turisti austriaci e tedeschi che arrivano in Slovacchia per i prezzi accessibili anche se il fatto che circoli l'euro, unico paese assieme all'Estonia in Europa orientale, ha fatto salire i prezzi prima bassissimi.
La Slovacchia ha una buona economia, migliore di quella ungherese e produce molte automobili dato che Volkswagen,case francesi e la Kia coreana vi hanno costruito tante filiali dove si producono più auto che in Italia, grazie ai bassi stipendi e la bassa pressione fiscale.
Bratislava possiede un castello in collina, un quadrilatero altissimo e bianco con grande cortile interno e parco circostante in corsi di restauro. Risale al XV secolo e divenne residenza della famiglia reale ungherese durante l'occupazione turca di Budapest quando la capitale ungherese venne trasferita a Bratislava.
Di sotto la bella cattedrale di San Martin con la sua sfera di oro massiccio da 8 kg sul campanile. In questa chiesa vennero incoronati molti re ungheresi..
I rapporti sono pessimi fra i due stati perchè gli slovacchi temono le rivendicazioni ungheresi che questi ultimi giurano di non sostenere.
Vi è un bel teatro dell'Opera in una piazza con bel giardino e albergo lussuoso, una chiesa antica sulla cui parete esterna è incastrata la palla nera di cannone sparata durante un vecchio conflitto ed il segno del Danubio che aveva allagato la città durante un'alluvione invernale con l'arrivo del ghiaccio. Un bel municipio antico e palazzi patrizi interessanti come il Reduta e l'Apponyi completano il centro storico con la fontana di Rolando che risale al 1500, alcune porte e torrioni ed una casa antica larga un metro.
Molto bella la parte moderna lungo il lato meridionale del Danubio. Vi sono edifici ultra-moderni sede di centri commerciali, alberghi e musei ed una bella passeggiata lungofiume con prati all'inglese ed enormi cuscini dove soprattutto i giovani si distendono e bevono cocktail ammirando il fiume ed ascoltando la musica di sottofondo.
Purtroppo il regime comunista ha compiuto degli obbrobri, per esempio costruendo un'autostrada che passa proprio davanti la cattedrale messa in pericolo ed in fase di ristrutturazione e consolidamento. Vi sono palazzi classici imponenti, ma anche quelli orribili di impronta comunista, che si vedono in distanza oltre il fiume, palazzi altissimi e colorati tutti uguali che formano la città c costruita nel dopoguerra dal regime comunista.
Ho pensato che un giorno fosse sufficiente e così decisi di passare oltre e visitare altre località del paese. Avrei voluto fermarmi a Trencin una bella cittadina antica con castello, ma purtroppo non mi accorsi di averla passata per un improvviso appisolamento.
Per fortuna mi fermai subito dopo a PIESTANY, una località sede di terme e spa con fiume, bella cittadina tranquilla e verde ed un imponente complesso termale, il Napoleon con ben tre strutture.
Decisi di provare l'esperienza del bagno nei fanghi neri e poi nell'acqua caldissima e solforosa con bevuta di circa sei litri di acqua caldissima ritenuta miracolosa per l'acidità di stomaco di cui purtroppo soffro, spesso per colpa della birra cui dovrei rinunciare.
Insomma ho cercato di rimediare alle tante birre bevute con questa bevuta spropositata di acqua calda e del bagno che mi procurò, nella mezzora di riposo a letto, una sudorazione eccessiva, ma forse salutare. In compenso questa esperienza mi costò solo 13 euro e nei giorni successivi mi sentii rinato.
La prossima tappa senza fermata furono i monti Tatra ed i suoi parchi nazionali. La Slovacchia viene prese d'assalto soprattutto per le sue montagne, ma io ebbi la fortuna di salire il monte Lonmin, uno dei più alti dei Tatra, durante un'escursione da Zakopane in Polonia dell'anno precedente e così proseguii e mi fermai a SPISK NOVA VES, una cittadina simpatica, in totale restauro che fu molto comoda per due escursioni del giorno successivo.
Alloggiai in un albergo moderno e presi la stanza più cara di tutto il viaggio: 35 euro per una singola con bagno, televisione, aria condizionata e impianto termale al pianterreno con uso gratuito della sauna secca finlandese e di quella a vapore turca.
Dopo la stanchezza del viaggio interminabile in treno durato mezza giornata, apprezzai questa rilassante esperienza che mi diede modo di incontrare varie coppie di giovani slovacchi che usano trascorrere il week-end con escursioni in montagna e sedute di sauna in serata.
In più, uscito dalla sauna e intenzionato a cenare nel bel ristorante dell'albergo, scoprii che l'intero locale era destinato alla festa di matrimonio di una bella coppia. Mi fermai in terrazza, ascoltando la musica del complessino, i balli dei parenti e le loro libagioni che duravano giorno e notte per ben tre pasti come appreso da due ragazze locali invitate con le quali riuscii a scambiare una breve conversazione e che mi gratificarono con l'offerta della torta nuziale, di alcuni pasticcini e dello spumante slovacco, niente male.
Non sazio decisi di trovare un ristorante per una cena completa e fui fortunato a trovare un ottimo locale caratteristico e molto originale con un arredamento di oggetti antichi della casa slovacca di altri tempi. Stranamente non ricordo cosa mangiai, ma fui soddisfatto e pagai circa 10 euro.
Il giorno dopo presi un treno locale e raggiunsi LEVOCA una cittadina medioevale circondata da antiche mura e torrioni con alcuni bei palazzi all'interno ed una bella chiesa dove assistetti alla messa domenicale notando la profonda religiosità degli slovacchi e apprezzando i canti del coro accompagnato da quello dei fedeli.
Con pullman proseguii per SPISSKE PODHRADJE una bella cittadina tranquilla in una vallata verde che ospita due interessanti attrazioni: il monastero e l'antica chiesa di.S.Martin, un convento e antiche mura risalenti al 1200 in un complesso religioso chiamato Kapitula appena fuori città in una bassa collina panoramica e dall'altra parte il sito più fotografato della Slovacchia: il castello fortezza di SPIS che si raggiunge a piedi salendo una lunghissimo sentiero che sale gradatamente ma che fu pesante a mezzogiorno col sole a perpendicolo.
Risale al 1200 ed è uno dei più vasti d'Europa che servì a difendere le popolazioni locali dai Tartari.
Fortunatamente la visita, lo spettacolo panoramico, le sale con la cucina antica, una chiesetta interna, alcune armi medioevali, la prigione, la stanza delle torture, ma soprattutto la grandiosità e la posizione panoramica resero meritevole quella visita che costituisce una delle principali attrazioni del paese.
L'ultima tappa slovacca fu la città di KOZICE, seconda città slovacca che si trova vicino al confine con.l'Ungheria dove avrei dovuto fermarmi la notte, ma per una serie di circostanze sfortunate decisi che la visita di un paio d'ore poteva bastare.
Insomma cercai un ostello che non esisteva e gli alberghi erano piuttosto cari, oltre 50 euro per stanza e nel frattempo girando alla ricerca mi accorsi che avevo visto tutto il centro storico, molto bello, una via molto larga centrale con la bella catterale di S.ta Elisabetta con bel campanile, la cappella di S.Michele, una torre cittadina, una fontana spettacolare che manda zampilli a tempo di musica classica, molti giardini e palazzi curati, perfino alcuni scavi archeologici ed una festa in piazza con concerto rap di gruppi di giovani slovacchi e ragazzine isteriche sottostanti inneggianti ai loro idoli.
In effetti avevo scoperto che partendo subito avrei potuto arrivare a Budapest entro la serata con ottimo e comodo intercity che altrimenti avrei dovuto prendere la mattina molto presto con alzataccia che non avevo intenzione di fare.
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