16.3.23

ALENA seconda e terza parte

 a colazione Alena era ostile e non mi parlava, le dissi che forse avevo vinto la scommessa e che mi doveva una cena e le chiesi come le fosse andata col ballerino nero, fece una faccia di disgusto raccontandomi che aveva dovuto mollarlo dopo qualche ballo perchè puzzava terribilmente di sudore acido


io lo sapevo perchè avevo avuto anni prima l'esperienza di una discoteca a Dar es Salaam dove coppie nere ballavano la kizomba in modo molto sensuale, sembrava che scopassero tutti avvinghiati, ma c'era una puzza di sudore terribile che mi costrinse a scappare per non vomitare

seconda vendetta

quel giorno stesso ci recammo alla vicina spiaggia di Ancon, sabbia bianca, mare chiaro, pulitissimo e dai bei colori
sdraiati vicini a noi c'erano due ragazzi russi coi quali Alena si mise a chiaccherare in russo che lei parlava perchè era slovacca,

io rimasi tagliato fuori, fortunatamente arrivò una bella ragazza cubana in bicicletta e feci amicizia con lei facendo il gallinaccio e offrendole da bere, ma non c'era posto dove appartarci, comunque passammo un bel pomeriggio nuotando, bevendo, scherzando

quando arrivò il tramonto la cubana mi disse che doveva andarsene perchè arrivavano milioni di zanzare aggressive
ci salutammo, io presi l'ultimo coco-taxi (ape rotonda) e tornai rapidamente in città prima di venir mangiato dalle zanzare

dopo un'ora arrivò Alena tutta sfigurata dalle zanzare e incaz.zata come una jena verso di me che l'avrei abbandonata sulla spiaggia
le risposi che lei mi aveva abbandonato tutto il giorno mettendosi a parlare coi russi e non ca.gan.domi per tutto il tempo

terza parte, il gesto generoso e riparatore

prima voglio raccontare una nostra escursione in bicicletta nei pressi di un laghetto con cascata d'acqua
non c'era nessuno, a parte noi, le proposi di fare il bagno nudi, lei rifiutò, io mi spogliai ed entrai in acqua
chiamandola inutilmente

uscii visibilmente eccitato e lei mi urlò addosso parole oscene

un giorno raggiungemmo un fiume in bicicletta dopo aver fatto i fanghi nella spa di una grotta
non riuscivamo a trovare il fiume ed il sentiero, ma incontrammo un ragazzo cubano che veniva in bicicletta verso noi

lo fermammo e si offri' di accompagnarci, vidi subito che Alena era impazzita e attratta dal bel e giovane ragazzo cubano e lui pure
quando arrivammo al fiume dopo dieci minuti di bagno e loro evidenti segnali di seduzione reciproca, mi allontanai lasciandoli amoreggiare

tornati a Vinales mi fece una testa grande come una casa parlandomi continuamente della bellezza, simpatia,...del ragazzo
era innamorata persa
la mattina successiva Alena doveva prendere il pulman per l'Avana perchè aveva il volo di rientro in Italia mentre io proseguivo la mia vacanza per un'altra settimana

non alloggiavamo nella stessa "casa particular" perchè ci conoscemmo dopo l'arrivo a Vinales, io avevo una stanza in una bella casa che dava sulla via principale del paese lei in una casa un po' fuori
la mia casa aveva un portico con la classica poltrona a dondolo che i cubani usano per rilassarsi
dopo la colazione stavo dondolandomi quando vidi arrivare in bicicletta il ragazzo cubano che avevamo conosciuto al fiume

Alena doveva arrivare verso le nove alla piazzetta davanti alla chiesa dove era la partenza del pulman per l'Avana, io sarei andato a salutarla, ma mi venne una bella idea per farmi perdonare delle mie vendette

raccontai al ragazzo cubano che Alena stava per arrivare nella piazza vicina per partire e gli consigliai di comprarle un mazzo di fiori e se fosse capace di comporre una poesia d'amore offrendomi di aiutarlo nel caso non ne fosse capace

divenne raggiante al solo pensiero di rivedere Alena di cui era presissimo, ascoltò i miei consigli, io lasciai passare una mezzoretta e poi mi avviai verso la piazza dove vidi i due incollati come amebe che si baciavano davanti a tutti

la partenza fu straziante per tutti e tre in lacrime, loro per amore reciproco, io per rimpianto e tristezza e consapevolezza di perdere una donna che mi aveva fatto girare le balle ma anche portato in paradiso per una settimana, fra l'altro festeggiammo il mio compleanno assieme nella mia casa particular con grande cena preparata dalla simpatica padrona di casa che era un'ottima cuoca, mi preparò anche una squisita torta e come sorpresa finale una bottiglia di ottimo vino cubano che non sapevo ci potesse essere,

non seppi più niente di Alena, mi raccontò che andava a vivere a Fuerteventura per fare windsurf dato che Alpitour per cui lavorava aveva ridotto il personale e lei era fra quelli trombati, ultimo regalo il biglietto aereo a Cuba e Fuerteventura dove forse vive ancora veleggiando coi windsurf e facendo impazzire maschi locali e turisti

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