17.3.23

TREKKING IN BIRMANIA MASTICANDO IL BETEL

 dopo la ex capitale Yangon mi diressi a nord verso la vecchia capitale Mandalay e prima arrivai a Calaw, una bella città verde in collina dove volevo fermarmi e pagai anche una camera d'hotel ma vidi alla reception l'offerta di un trekking verso il lago Inle che volevo visitare


quindi chiesi se potevo partecipare e poco dopo arrivò la guida ed un ragazzo che doveva fare il portatore della mia grossa valigia

camminammo in mezzo a campagne e villaggi, in uno di questi consumammo il pranzo presso una famiglia legata alla guida
era tutto molto verde e bello, rilassante, incontravo contadini, animali come buoi asiatici, oche e tanta cordialità

ad un certo punto dovemmo salire un'erta e la guida vedendomi in difficoltà mi offrì il betel che i birmani masticano tutto il giorno in maniera endemica, trattasi di una leggera droga che potrebbe equivalere al nostro caffè, forse più energetico come la famosa bibita red bull, si mastica una foglia verde di pepe betel assieme ad una pallina  bianca di calce e semi della palma di betel oltre ad altre spezie, bisogna solo masticare, non mandare giù, rende la bocca impastata come quando si mangia un caco non maturo e poi tutta la bocca denti inclusi diventano rossi e si sputa la saliva, infatti ci sono sputi rossi dappertutto e la gente ha i denti rovinati da questo vizio

non direi che sia una droga, è come bere il caffè da noi, ma è diffusissimo in tutta l'Asia sudorientale, in Birmania più di tutto

notai che dopo aver masticato da qualche minuto, mi sentivo più forte e infatti salii l'erta in modo rapido
in cima c'era un tempio buddista antico e fatto di legno, era il posto dove passammo la notte, su un materasso appoggiato al pavimento, c'era anche la tv che alcuni ragazzini del paese guardavano, sotto la sorveglianza di un vecchio monaco che ci portò la cena,

la mattina iniziava la discesa verso la valle verde e dopo un po' arrivammo al bellissimo lago Inle che è famoso perchè i pescatori usano stare in piedi sulla barca e pagaiano con un piede, avendo così le mani libere per pescare e tirare le reti
ci sono coltivazioni di verdure nelle acque del lago, senza terra, varie case galleggianti e poi ebbi la fortuna di vedere una spettacolare regata di enormi e lunghe barche bardate con colori sgargianti e contenti anche un centinaio di persone tutte vestite in abiti tradizionali ed altre che portavano musicanti, uno spettacolo eccezionale

infine ricordo la visita ad un monastero dove erano riusciti ad addomesticare dei gatti che si esibivano a saltare dentro un cerchio infuocato come le tigri nei circhi

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