26.3.23

NEI VICOLI DEL BAZAR DEL CAIRO

 Ho già raccontato alcuni episodi che ho considerato pericolosi e dei quali mi sono difeso forse in modo esagerato (il trekking fra le dune in Marocco, quando mi son trovato nel deserto del Tar tra l'esercito pakistano e quello indiano, ecc...)

Mi sono ricordato di altri episodi nei quali forse ho reagito in modo esagerato, ma a volte è meglio esagerare che essere troppo fiduciosi e rischiare la vita.

Per esempio nel 1983 feci un viaggio in Egitto lungo il Nilo e al Cairo visitai il bazar e mi fermai a osservare la vetrina di una gioielleria quando venni avvicinato da un ragazzino che mi propose di seguirlo a visitare la gioielleria di un suo parente.

Si addentrò attraverso i vicoli ed io lo segui, ma il percorso divenne molto lungo, oramai eravamo fuori dalle luci dei negozi e attraversavamo strade semibuie.

Volevo tornare indietro ma mi sarei perso così proseguii e finalmente arrivammo al pianterreno di una casa dove il ragazzo entrò e mi invitò a seguirlo lungo la scala che conduceva al primo piano dove doveva trovarsi il supposto negozio di gioielli.

Improvvisamente mi accorsi che un ceffo mi seguiva lungo la scala, feci uno scatto e discesi velocemente scappando fuori, poi corsi lungo un paio di strade e per fortuna trovai un taxi che mi riportò al mio albergo.

Forse si trattava veramente di un negozio innocuo, ma ebbi l'istinto di essere intrappolato e scappai e non mi pento affatto


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