16.3.23

LEGATO E IMBAVAGLIATO, MINACCIATO DI MORTE PER UN'INGENUITA' A RIO

 Rio de Janeiro metà anni 80


avevo litigato con la mia compagna perchè io volevo rimanere a Rio che mi piaceva da morire
e invece lei voleva andare a Buzios, una cittadina turistica molto rinomata a circa 100 km

così se ne andò e mi lasciò solo, naturalmente ci saremmo rivisti dopo qualche giorno
prima stavamo in un albergo caro a Copacabana, ma il portiere dell'albergo ci segnalò un appartamento
che potevamo affittare a metà del costo e così feci,

andavo in spiaggia e comprai il giornale Globo scoprendo che il giorno dopo al Maracanà c'era il derby cittadino fra il Botafogo ed il Flamengo ma non sapevo
come potevo trovare il biglietto e come raggiungere lo stadio, così mi rivolsi ad un ragazzo brasiliano sdraiato a qualche metro da me
lui mi disse che andava a vedere l'incontro e che se volevo potevo andare con lui, che i biglietti erano disponibili perchè il Maracanà contiene 200k spettatori

mi propose di passare presso il mio appartamento e poi saremmo andati assieme, accettai e gli diedi l'indirizzo
il giorno dopo, all'ora convenuta sentii suonare il campanello, guardai dallo spioncino, vidi la sua faccia e aprii la porta
non l'avessi mai fatto, era assieme ad un suo amico che mi spinse ed entrarono dentro

mi immobilizzarono, tapparono la bocca con uno straccio da cucina e legarono con una corda spingendomi sul letto
cominciò un dramma, l'amico del ragazzo conosciuto mi disse subito che dovevo consegnarli tutti i soldi che avevo
altrimenti me la sarei passata molto male

avevo pochi soldi perchè erano gli ultimi giorni di vacanza e li avevo nascosti dietro ad un quadro, temendo furti
inoltre avevo nascosto passaporto e biglietto aereo sopra l'armadio
me la vidi brutta e gli raccontai del nascondiglio dei soldi e lui li prese, li contò e si arrabbiò tanto perchè disse che non credeva
che ne avessi così pochi, circa 150 dollari oltre ad una cinquantina di dollari convertita in real brasiliani
mi puntò il coltello alla gola, premendo forte e minacciando di colpirmi
scoppiai a piangere e gli dissi che non avevo altri soldi,

il ragazzo che avevo conosciuto in spiaggia era dispiaciuto e cercava di convincere l'amico di andarsene
ma l'altro non voleva, continuò a minacciarmi, a gridarmi addosso e poi rovistò fra le mie cose trovando solo un orologio di plastica che mise in tasca

temevo che trovasse il passaporto ed il biglietto aereo che potevano vendere in certi circuiti ed il cui furto mi avrebbe provocato problemi infiniti

fortunatamente se ne andarono e mi chiusero dentro portandosi via la chiave
dopo un'ora di sforzi riuscii a slegarmi, aprii la finestra e chiamai aiuto in inglese, HELP, HELP
dopo un po' vidi un gruppo di poliziotti nel cortile in basso e sospirai con sollievo

aspettai la liberazione che non arrivava, chiamai nuovamente, ripetutamente e solo dopo un'ora arrivò la signora che mi aveva affittato l'appartamento che aprì la porta con la sua chiave
si fece raccontare l'accaduto e mi rimproverò per la mia ingenuità, facendomi capire che a Rio non si deve mai far entrare in casa nessuno che non sia una persona fidata e conosciuta

per la cronaca, i poliziotti che vidi erano intervenuti per un altro fatto analogo che era successo in un piano sottostante!
il libro piu' venduto in Brasile all'epoca s'intitolava: come subire un'aggressione al giorno e sopravvivere

il giornale Globo aveva una decina di pagine con foto di ragazzi giovani che avevano rapinato, ucciso, aggredito e parecchi morti in scontri con la polizia,

non sono più tornato in Brasile, nè negli altri paesi del Sud America che non sono molto diversi, tranne forse il Cile e Uruguay
Bolsonaro vinse le elezioni perchè promise ai brasiliani di liberarli dai criminali e dare sicurezza al paese che non è ancora arrivata

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